CAPITOLO 33

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Harry cercò di mantenere un tono di voce calmo, spiegando al più giovane cosa era accaduto negli ultimi mesi. Raccontò dell'incantesimo che lo aveva colpito, delle cure a cui era stato prontamente sottoposto e del lungo stato di incoscienza in cui era caduto, mentre il suo corpo si riprendeva. Cercò anche di scherzare, spiegandogli le numerose visite dei suoi amici che lo prendevano in giro per aver vissuto tutto il tempo in ospedale, sottolineano con autoironia il modo scherzoso in cui commentavano la situazione. Draco si era voltato verso di lui, per ascoltarlo, mantenendo un'espressione neutrale che Harry cercò di non interpretare negativamente. Era, ovviamente, confuso ed era normale, si disse terminando il lungo racconto. Era assurdo pensare che fosse ormai aprile, quando probabilmente gli ultimi ricordi di Draco risalivano a prima delle vacanze di Natale. Giusto? Harry si ritrovò a chiedere, in tono apprensivo: "Ricordi, quello che è accaduto a scuola?". Gli occhi di Draco lo fissarono a lungo, di un grigio chiaro tendente all'azzurro in quel momento. Il giovane si passò la lingua sulle labbra, annuendo lentamente. "Sei rimasto con me" mormorò poi, in tono sorpreso. "Certo" replicò sicuro Harry, avvicinandosi fino quasi a sfiorarlo, desiderando prenderlo tra le braccia ma non osando. Draco piegò il viso di lato, come studiandolo. "Io ti piaccio" disse, con un piccolo sorriso, non era una domanda ma un'affermazione. "Esatto" confermò il più grande, allungando una mano per sfiorargli un fianco, come per assicurarsi che fosse veramente di fronte a lui. "E non sei più, il mio professore" aggiunse in tono fermo il biondo, dato che Harry gli aveva spiegato di essersi dimesso per evitare un'indagine su di loro. "No, non lo sono" ammise, mentre un sorriso gli illuminava il volto. Il biondo sembrò riflettere, chiedendo poi con aria imbronciata: "Allora, perché non mi stai baciando?". Harry rise, sollevato e felice. La conclusione del ragionamento era impeccabile e provocante al tempo stesso, si sporse e lo prese gentilmente tra le braccia, posando le labbra su quelle del giovane. Chiuse gli occhi, travolto dalle emozioni. Il biondo ricambiò la stretta e schiuse invitante le labbra, istigandolo ad approfondire il bacio. Harry non poteva crederci, aveva avuto paura di perderlo o di trovarsi di fronte una persona diversa. Avrebbe voluto chiedere dei test dei funzionari del Ministero, ma la sensazione della bocca calda contro la propria, il corpo snello che si premeva contro il suo, lo resero incapace di pensare. Qualcuno si schiarì la voce, facendoli ritrarre di scatto. Hedgar li fissava dalla porta con un sorrisetto, commentò: "Sembra che il paziente, si sia perfettamente ripreso".

Ritorno all'innocenza - Drarry FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora