CAPITOLO 30

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Harry ostentò indifferenza alle battute dei suoi amici, ma si trovò a riflettere sulle loro parole mentre li accompagnava all'uscita. Forse, avrebbe dovuto dire a Mariana del suo rapporto con Draco, ma non si sentiva a suo agio nel definirlo il suo ragazzo dato che non avevano avuto modo di parlarne prima che il giovane studente fosse aggredito dall'altro professore. Stavano insieme o no?

Hermione e Ron lo salutarono con caldi abbracci, Harry promise loro di farsi sentire presto e si girò per tornare indietro. Era quasi arrivato davanti alla camera di Draco, quando un Medimago che non conosceva gli disse di aspettare fuori, perché Hedgar lo stava visitando. Il bruno corrugò la fronte, dato che non erano previste visite di controllo a quell'ora, ma annuì e si mise a passeggiare nervosamente nel corridoio. Finalmente Hedgar uscì dalla stanza, seguito da alcuni infermieri e chiudendosi la porta alle spalle. Harry gli andò incontro, chiedendo spiegazioni. Il Medimago rispose in tono calmo: "Malfoy si è svegliato qualche minuto fa, come ci aspettavamo era disorientato, confuso e spaventato. Abbiamo cercato di calmarlo ma era sull'orlo di un crollo emotivo, così abbiamo dovuto usare un incantesimo sedativo ed ora sta dormendo di nuovo". Harry impallidì, ma l'altro continuò: "Lo stiamo tenendo sotto stretta osservazione, perché la sua reazione potrebbe essere dovuta agli incantesimi usati per i ricondizionamento. Temiamo che possa confondere il passato con il presente, quindi per il momento non ti è permesso stare con lui, Harry". "No, no" obiettò il bruno: "Io devo stargli vicino". Il Medimago scosse la testa: "Potrebbe essere pericoloso, per lui e per te. Aspettiamo domattina e vediamo come va, nel frattempo devo comunicarti che i responsabili del programma di reinserimento saranno avvisati e invieranno qualcuno per esaminarlo". Harry cercò di restare calmo, di combattere l'impulso di spalancare la porta ed entrare, per vederlo e assicurarsi che stesse bene. Non era giusto, tutto quello. Hedgard gli posò una mano su una spalla, con aria comprensiva: "Domattina, potrei vederlo. Ti assicuro che sta bene". Harry annuì meccanicamente, per nulla convinto. Continuava a ripensare ai suoi incubi, che sembrava si stessero avverando.

Ritorno all'innocenza - Drarry FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora