CAPITOLO 9

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Quella notte, lo sognò. Aveva indosso la divisa da quidditch di Serpeverde e sorrideva, il viso illuminato dal sole e gli occhi che brillavano. Harry si svegliò di soprassalto, sedendosi sul letto e passandosi una mano tra i capelli in disordine. Si alzò e andò in bagno per farsi una doccia, sforzandosi di scacciare dalla mente l'immagine del ragazzino biondo. Si stava affezionando a lui e provava il desiderio continuo di vederlo sorridere, di sentire la sua voce e perdersi in quegli occhi dal colore particolare. Doveva smettere di pensare a lui, si impose. Era un uomo adulto, il suo professore. Ma Draco era così assolutamente adorabile e attraente, non poteva negarlo. Anche se aveva da tempo accettato la propria predilezione per gli uomini, nessuno aveva suscitato in lui quelle emozioni. Ma non gli era permesso, era assurdo ed inconcepibile. Non poteva infatuarsi di un suo allievo, soprattutto non di Malfoy!

Durante la lezione con Grifondoro e Serpeverde, il professor Potter evitò deliberatamente di guardare in direzione del biondo seduto in seconda fila. Interagì con altri studenti, ma il suo sguardo non cadde mai sul bel viso del più giovane. Alla fine della lezione, Harry sospirò di sollievo perché era stato molto difficile non controllare come stesse Draco. Dopo la loro ultima conversazione, il suo desiderio di proteggerlo e renderlo felice era aumentato, facendolo sentire terribilmente in colpa. Gli studenti uscirono, chiacchierando tra loro ma mentre chiudeva il proprio libro di incantesimi, Harry sollevò lo sguardo notando qualcuno avvicinarsi. Rimase gelato sul posto, trovandosi davanti il viso corrucciato e gli occhi tristi di Draco. "Malfoy" lo salutò, mantenendo un tono di voce freddo. Il biondo si mosse sul posto, visibilmente a disagio. "Ho fatto qualcosa di male, professore?" chiese il più giovane, avendo evidentemente notato il comportamento dell'altro, proseguì in un sussurro: "M-mi dispiace essere andato via in quel modo, ma avevo bisogno di stare solo". Harry serrò la mascella e strinse i pugni, a corto di parole. Draco non aveva fatto nulla di male, era lui che voleva evitare un comportamento inappropriato. "No, Malfoy" rispose, mantenendo un certo distacco: "Non hai fatto niente di sbagliato". "Allora, perché mi tratti in questo modo?" Draco lo fissò direttamente negli occhi, sfacciatamente, suonando infastidito e ferito. Il professore sperò che nessuno fosse abbastanza vicino da sentirli, perché non stavano avendo una tipica conversazione tra insegnante ed allievo. Per un attimo, fu tentato di rimproverarlo e cacciarlo dall'aula, ma poi ricordò quello che gli aveva detto il giorno prima ed il suo cuore glielo impedì. "Sono il tuo professore" rispose, in tono gentile: "Devo comportarmi come tale, non sono arrabbiato con te, credimi". "Solo questo?" chiese il biondo, chinando la testa di lato, per studiarlo: "Sei, solo, il mio professore?". Lo sguardo intenso di Draco fece rabbrividire il maggiore, che ribatté, con un nodo alla gola: "C-cosa, altro potrei essere?".

Ritorno all'innocenza - Drarry FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora