Mentre si cambiavano in due spogliatoi separati, Harry si pentì del suo carattere troppo impulsivo. Essendo un professore, nessuno avrebbe protestato per l'uso del campo, visto che era libero. Ma, lo preoccupava potesse sembrare che avesse una predilezione per lo studente biondo. Si era ripromesso, quando gli era stata assegnata la cattedra, di essere giusto ed imparziale. Invece, la sua curiosità lo aveva spinto ad avvicinarsi al giovane Malfoy e ne era rimasto colpito. Non andava affatto bene, si disse, scuotendo la testa. Doveva mantenere le distanze, invece lo aveva addirittura chiamato per nome! Infilando la sua vecchia divisa, adattandola al fisico più muscoloso con un incantesimo, si ripromise di mantenere un comportamento distaccato con il ragazzo. Era il suo primo anno come professore e non aveva intenzione di mettersi in cattiva luce, comportandosi in modo poco professionale.
Uscì dagli spogliatoi con la sua scopa in mano, un leggero vento muoveva le bandiere al di sopra del campo. Draco lo raggiunse a passo veloce, il volto sorridente e i capelli chiari mossi dalla brezza. Harry si morse un labbro, fissando il viso di solito pallido ora arrossato e gli occhi che brillavano di anticipazione. Scosse la testa, incapace di distogliere lo sguardo. Non aveva scampo, decisamente.
Si sfidarono testa a testa, dopo aver lanciato il boccino, per tre volte. Harry vinse due sfide su tre, cedendo l'ultimo scontro al più giovane, che si era dimostrato abile e veloce quasi quanto il professore. Dopo il breve allenamento, volarono affiancati senza una meta, entrambi persi nei propri pensieri e nella sensazione di libertà. Mantennero la stessa velocità, l'equilibrio perfetto e la postura impeccabile. C'erano tra loro una familiarità e un affiatamento, che stranamente non stupirono nessuno dei due. "Adoro volare" sussurrò la voce roca e piccola di Draco, facendo voltare il professore verso di lui. "Mi sento in pace, nel posto giusto" continuò, guardando davanti a sé. "Non ti senti così, di solito?" chiese Harry, curioso. Il biondo scrollò le spalle, facendo una smorfia e sussurrando incerto: "Non ho una vera casa. Per quello che ricordo, da quando i funzionari del Ministero mi hanno portato qui, ho sempre vissuto tra le mura di questa scuola. Anche durante le vacanze, quando gli altri se ne vanno, rimango io qui e i professori si danno il turno per non lasciarmi solo". Abbassò di colpo la scopa e planò, scendendo a terra con un gesto naturale. Harry lo imitò, sentendosi una certa empatia per il giovane. "Sai, anche i miei genitori sono morti" confessò, camminando insieme all'altro in direzione degli spogliatoi. "Ne ho sentito parlare" replicò Draco, senza voltarsi a guardarlo. Camminava lentamente, la testa bassa e il tono mesto. "Io non so niente, dei miei" continuò, bloccandosi sulla porta e tenendo il viso rivolto verso il muro. "Ma, credo" mormorò con voce flebile e leggermente tremante: "Credo che non fossero delle brave persone".
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Ritorno all'innocenza - Drarry Fanfiction
FanfictionWarnings/Avvertenze: Magia, age-gap, storia con differenza di età tra i personaggi romanticamente coinvolti, scene di sesso esplicite, linguaggio forte. Trama Dopo la sconfitta di Voldemort, la vita di Harry avrebbe dovuto essere semplice. La carrie...