CAPITOLO 20

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Dopo la conversazione con Berenice, la sera prima di cena Harry pensò di chiedere anche a Heizel se avesse notato qualcosa di diverso. Era ormai loro abitudine, fare due passi insieme prima di cena, chiacchierando uno affianco all'altro, le mani e le spalle che si sfioravano. Anche se non voleva ammetterlo, Harry si sentiva a disagio con l'altro uomo. Il bacio che si erano scambiati non era stato particolarmente piacevole e aveva deciso di procedere lentamente, cercando di conoscere meglio l'altro uomo e di comprendere le proprie reazioni. "Non ho notato nulla di strano" rispose Haizel alla sua domanda. "Professore!" il richiamo fece sobbalzare entrambi, da un lato dell'edificio arrivò trafelata al brunetta Serpeverde cui Harry aveva chiesto tempo prima notizie di Draco. "Che succede?" chiese subito il professore di incantesimi, la ragazza si limitò a indicare il punto da cui era arrivata e subito Harry decise di correre in quella direzione. Haizel lo seguì a distanza.

Nella penombra, Harry notò un movimento e vide un gruppo di ragazzi senza riuscire a distinguerli. Sentì qualche parola pronunciata a bassa voce e un fruscio, poi un rumore secco. Estrasse istintivamente la bacchetta, raggiungendo senza fiato il punto in cui si trovavano. Ma il gruppetto si sciolse velocemente, i ragazzi corsero in direzioni differenti lasciandolo spiazzato, poi notò una persona a terra e abbassò lo sguardo. Gli occhi grigi di Draco lo fissarono freddi, il giovane si scrollò i vestiti, raddrizzandosi in piedi. "Malfoy" fece Harry, confuso e preoccupato: "Cosa succede?". "Niente, professore" rispose il giovane, il volto privo di espressione. Haizel si fermò affianco a lui, apparentemente indifferente. Draco li guardò per qualche istante, prima di allontanarsi per rientrare. Harry sbatté le palpebre, confuso. "Andiamo a cena, Harry, si sta facendo tardi" lo esortò l'altro professore, in tono allegro.

Aveva lo stomaco completamente chiuso. Harry non finse neppure di ascoltare la conversazione a tavola, girando invece continuamente la testa verso il tavolo de Serpeverde. Draco non c'era. Con un sospiro, il professore si chiese se stesse saltando i pasti oppure li consumasse in camera. Non era un suo problema, continuava a ripetersi. "Assolutamente irrispettoso" stava dicendo nel frattempo Haizel: "Questo stupido esperimento di reinserimento di criminali, non porterà altro che pessime conseguenze". "Non sono d'accordo" replicò Berenice: "Reputo ammirevole lo sforzo compiuto per pacificare invece di spingere allo scontro". Haizel sbuffò, roteando gli occhi: "Pacificare, cosa? Chi? I morti? Le persone che hanno perso le proprie famiglie?". "Non si dimostra certo rispetto per i morti, causando indistintamente altro dolore e altre morti, considerando a priori tutti colpevoli e incapaci di cambiare " osservò Harry, in tono serio. Fissò Haizel con uno sguardo ammonitore, non gli piacevano i discorsi dell'uomo. Senza aggiungere altro, si scusò e lasciò il tavolo.

Ritorno all'innocenza - Drarry FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora