CAPITOLO 31

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Si rifiutò di dormire, quella notte. Seduto su una scomoda sedia in sala d'attesa, con gli occhi a malapena aperti, ora dopo ora. Aveva promesso a Mariana di passare a salutarla, quel mattino, ma ora aveva cose più importanti. Sperava che la ragazza lo comprendesse. Era di poco passata l'alba, quando chiese a una delle infermiere il permesso di entrare in camera di Draco. La donna usò la bacchetta per controllare le istruzioni e confermò che poteva andare. Harry prese un respiro profondo e aprì la porta, entrando con cautela nella stanza e avvicinandosi lentamente al letto, ancora in penombra. Si fermò a un passo dal capezzale, passandosi nervosamente una mano tra i capelli. Draco dovette avvertire la sua presenza, dato che aprì gli occhi e voltò la testa verso di lui. Il bruno rimase senza fiato, sorridendo incantato nel rivedere gli occhi grigio argento posarsi su di lui. "Draco" lo chiamò in un sussurro, avanzando fino a toccare il materasso con una gamba. "Come ti senti?" proseguì il più grande, studiando l'espressione sul viso pallido. Il biondo batté le palpebre, come se stesse cercando di mettere a fuoco e Harry aspettò pazientemente, più che lieto di stargli semplicemente vicino e sollevato nel vedere che stava bene. "N-non so" mormorò con voce flebile Draco, spostando lo sguardo intorno a sé, per cercare di capire dove si trovasse. "Ricordi, cosa è accaduto?" domandò in tono dolce il maggiore, chinandosi in avanti per guardarlo meglio in viso. All'improvviso, la porta della camera si spalancò e due funzionari del Ministero della magia irruppero con le bacchette in mano ed un'espressione minacciosa. Harry si voltò per fronteggiarli, arrabbiato: "Come vi permettete, di entrare in questo modo in una stanza di ospedale?". I due avanzarono fino al letto, replicando: "Siamo qui per condurre dei test su Malfoy, qualsiasi intromissione sarà considerata intralcio alla giustizia e come tale perseguito". Il bruno comprese perfettamente il significato di quelle parole, voleva proteggere Draco ma li avesse intralciati, sarebbe stato probabilmente arrestato senza avere più la possibilità di stargli accanto. "Voglio sapere cosa avete intenzione di fare" replicò, incrociando le braccia. Il più alto dei due rispose in tono più calmo: "Niente di invasivo, non devi preoccuparti, professor Potter". L'altro annuì: "Puoi attendere fuori, non ci vorrà molto". Harry si mosse a disagio, incerto su come comportarsi. I due lo fissarono con impazienza, infine fu costretto a farsi da parte, sottolineando con veemenza che avrebbe aspettato a un passo dalla porta, facendo loro intendere che sarebbe intervenuto in caso lo ritenesse necessario. 

Ritorno all'innocenza - Drarry FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora