Non essere gelosa se vedi il tuo ex con un'altra... la mamma ci ha insegnato che devi dare i giocattoli usati ai meno fortunati.
(Marilyn Monroe)
Economia. Una parola, duplici significati.
Le lezioni del professor Murphy erano illuminanti; collegava temi seri e all'ordine del giorno con degli esempi che noi giovani potevamo comprendere. Eppure, quando si perdeva in argomenti come le conseguenze sull'economia americana a seguito dell'insediamento del nuovo presidente Trump e il petrolio che stava facendo tremare i mercati mondiali, non riuscivo proprio a seguirlo. Non perché faticassi a stargli dietro ma perché non mi interessava sentir parlare di petrolio anche a scuola. Così smisi di ascoltare e mi concentrai sulle spalle di Elliott, sul suo braccio piantato nel bracciolo della sedia per sorreggersi la testa con la mano fra i capelli. Lo avevo ancora ben impresso nella mente il suo profumo: così dolce e intenso da farmi chiudere gli occhi ogni maledettissima volta che lo abbracciavo. Poi la campanella infranse i miei sogni a occhi aperti. In compenso ottenni una piccola vittoria personale: Elliott si voltò per caso verso di me e i nostri sguardi si sfiorarono per un istante. Il suo labbro superiore lo tradì, sussultando, quasi a voler accennare un sorriso. O forse lo avevo immaginato io e invece di un sorriso si era trattenuto dal rivolgermi una smorfia rabbiosa. Più probabile la seconda ipotesi, visto che poi si allontanò e uscì dall'aula insieme ai suoi amici. Peccato, perché il corso di economia era uno dei pochi che Ruby non frequentava insieme a noi. Ci eravamo scambiati un sacco di bigliettini quando avevamo iniziato a frequentarci di nascosto e di solito era sempre stato lui a lanciarli per primo. Avevo continuato a lanciarglieli dopo il disastroso rientro a scuola in settembre, ma non li aveva nemmeno letti, quindi era inutile provare ancora a instaurare un rapporto di dialogo con lui. Stava a Elliott cercarmi, se almeno gli mancavo un po'.
Mi ritrovai a camminare per inerzia percorrendo uno dei corridoi del dipartimento di economia e ciondolai per la scuola fino al mio armadietto. Elliott e Ruby quel giorno, per la gioia dei miei nervi, avevano deciso di andare a sbaciucchiarsi da qualche altra parte. Aprii l'armadietto per prendere le mie cose e vidi scivolare un bigliettino che cadde svolazzando dritto sul pavimento; forse qualcuno lo aveva infilato dalle feritoie frontali per farmi qualche scherzo di cattivo gusto. Lo raccolsi e lo stracciai senza neanche leggerlo, tanto ormai a forza di vedere in giro volantini con scritto "Slut" non mi stupivo più di nulla. Recuperai il giubbino e i libri infilandoli alla svelta nello zaino. Era bene approfittare del momento di calma per filarmela il più presto possibile, prima che a qualcuno venisse in mente di prendermi di mira per noia o perché non aveva nient'altro di meglio da fare.
Me la svignai dall'uscita laterale per evitare di imbattermi in Ruby e le altre fuori da scuola. Magari si erano fermate a chiacchierare sedute sulle panchine prima di tornarsene a casa. Invidiavo il loro tempo libero e il fatto di non avere pensieri. A Ruby invidiavo anche Elliott, ma era sottinteso.
Quella mattina mi aveva accompagnato mia madre per via del mio ginocchio ancora dolorante e aveva detto che sarebbe venuta a riprendermi alla fine delle lezioni, intorno alle tre. Ma di lei nemmeno l'ombra. Sbirciai dall'angolo per controllare se le femme fatale fossero sotto la tettoia a ocheggiare e fui costretta a tirarmi indietro per nascondermi; Kim e le altre erano proprio lì che se la ridevano di tutto cuore per chissà cosa. Ruby non c'era.
Presi il cellulare dalla tasca e controllai se mia madre mi avesse avvertito che avrebbe tardato, ma non trovai alcun messaggio. Così le scrissi io.
Ash: Che fine hai fatto?
Rintanai il mento nel colletto del giubbotto per ripararmi dalle folate di vento gelido e mi appoggiai con le spalle contro la parete esterna per far riposare il ginocchio e caricare tutto il peso su quello destro. Non attesi molto prima di sentire trillare il cellulare.
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Mai innamorarti del tuo confidente (Confident #1)
Teen FictionLa vita di Ash Foley viene sconvolta dalla fuga del padre, titolare di una nota agenzia di assicurazioni con base a Hurricane, nel West Virginia. Accusato di frode ai danni di decine di persone, sparisce chissà dove lasciando Ash e sua madre a racco...