"Avanti. A cosa devo l'onore della tua visita, Tom?"
"Purtroppo non sono le buone circostanze a portarmi qui da lei, professore. È stato il preside a chiedermi di cercarla."
Osservò la porta aperta per far passare gli studenti e poi aggiunse: "Dovrebbe annullare la lezione, probabilmente ci vorrà un po'."
Silente lo guardò pensieroso, probabilmente chiedendosi quale mistero stesse causando tutto ciò, poi annuì.
"Va bene. Avete sentito? La lezione è annullata, avvisate anche gli altri."
Non appena fu sicuro che l'insegnante lo avrebbe seguito, Tom lasciò l'aula.
Fu solo quando entrambi si trovarono lungo il corridoio che rallentò un po', così da poter camminare fianco a fianco con il vecchio professore.... Non voleva far sembrare che stesse scappando da lui.
"Potrei sapere qual è l'argomento che mi spinge a essere convocato?"
"Non so se ho il diritto di parlargliene qua, dove tutti i passanti possono sentirci. È qualcosa che richiede un po’ di discrezione... Almeno per ora.
"Questo è un tuo merito, Tom. Ho sempre amato i misteri e gli enigmi. Più tempo si passa a cercare di indovinare, più soddisfacente sarà la risposta."
Tom pensò che fosse più saggio non rispondere, accontentandosi di sorridere educatamente.
Fu sollevato di trovarsi a una distanza ragionevole dall'ufficio del preside poiché temeva che la loro camminata sarebbe diventata faticosa se si fosse prolungata.
Se avesse iniziato una conversazione in quel momento, avrebbe avuto più probabilità di commettere un errore che di trarne beneficio.
Lo sguardo di Harry che gli lanciò quando entrò nella stanza gli scaldò lo stomaco: erano mesi che non lo guardava in quel modo.
Al suo arrivo notò brevemente che due uomini sconosciuti stavano parlando con il preside, ma per il momento preferì concentrarsi sul suo amico.
Quest'ultimo cercò la sua mano e Tom gliela porse immediatamente, entrambi subito rassicurati da quel gesto familiare.
"È sicuro di quello che dice?"
Il giovane Hagrid sembra certo dell'innocenza di Aragog.
"Si tratta di un'Acromantula, ovvero una creatura indomabile. Un ragazzino di soli undici anni non può garantire le sue azioni."
"Soprattutto perché ci sono già state accuse contro di lui."
Tom non mostrò alcun sollievo quando si rese conto che i due Auror, così come il preside, credevano alla loro storia.
Aveva sempre sospettato che Silente non era così credulone, quindi non era sorpreso dalla sua riluttanza a credere che Hagrid fosse colpevole, anche se indirettamente, della morte di uno studente.
"E sono stati Harry e Tom a trovarlo?"
Il preside annuì e tutti gli occhi si posarono su di loro.
"Abbiamo incontrato Hagrid nei corridoi e è stato proprio Harry a notare per primo che si stava comportando in modo strano. Sembrava nervoso.
Lo abbiamo seguito e è stato allora che abbiamo scoperto il ragno. Quando ha cercato di scappare, Harry è riuscito a bloccarlo. Sapendo cosa è in grado di fare una creatura del genere, abbiamo ipotizzato, con buone probabilità, che fosse l'assassino che ha ucciso Mirtilla Malcontenta. Spero che non stiate pensando che sia stata colpa di Hagrid. È vero che è stato un irresponsabile nel portare un'Acromantula tra le mura della scuola, ma, come avete sottolineato, ha solo undici anni. Non si è reso conto della gravità del suo gesto e, probabilmente, aveva paura. Non sarete troppo duri con lui, vero?"
"Non sapevo che ci tenessi così tanto al nostro caro Hagrid."
Tom guardò Silente con sguardo sicuro.
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𝐈𝐥 𝐁𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐑𝐞𝐭𝐭𝐢𝐥𝐨𝐟𝐨𝐧𝐨
FanfictionHarry Potter è nato più o meno nello stesso periodo di Tom Riddle. Abbandonato nello stesso orfanotrofio di quest'ultimo dallo zio, lui e Tom si ritroveranno uniti dal loro passato. Insieme non si fermeranno davanti a nulla per raggiungere il futur...
