Regola numero uno

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Jim si svegliò di soprassalto.

Un altro terribile incubo.

Da diverso tempo sognava cose orribili, ma al suo risveglio non ricordava nulla, a parte la paura che aveva provato.

Il suo cuore batteva a mille e la sua fronte era madida di perle di sudore. Le asciugò con la manica del pigiama e cercò di riaddormentarsi. Dopo una mezz'oretta trovò il sonno e sprofondò nel mondo degli incubi. Ma questo non sarebbe stato un incubo come gli altri.

Era in riva ad un lago, circondato da una fitta boscaglia nera. Iniziò a camminare finché non trovò scritto per terra, con dei petali di rosa: Stavolta è la volta decisiva.

Non capì il perché della scritta e continuò a camminare intorno al lago. Ad un certo punto l'acqua iniziò a tingersi di rosso, poi dal nulla sbucò un contenitore di legno. Da esso uscì qualcosa, con gli occhi d'ombra e un sorriso sadico.

-Chi osa disturbare il mio eterno sonno?

Jim indietreggiò, spaventato dalla creatura.

-Jim?- fece lei -Jim, ti aspettavo. Questa sarà la volta decisiva!

-La volta decisiva per cosa?- chiese il povero Jim, perplesso.

-Le domande le faccio io!- si indurì la creatura -Se vuoi possiamo giocare ad Acchiapparella. Ti dirò le regole del gioco in maniera sparsa ed insieme ci divertiremo. Ok?

Non diede neanche il tempo di rispondere che subito iniziò a dettare le regole del gioco.

-Regola numero due: se ti prendo sei morto. Se riesci a scappare allora ti risparmierò. Regola numero cinque: non puoi salire sugli alberi del bosco per sfuggirmi, sarebbe come barare. Regola numero sei: puoi entrare nell'acqua se vuoi. Ma finirò per averti lo stesso, dato che l'acqua è il mio regno [...]- continuò a dettare le regole per molto.

Poi diede il via e Jim iniziò a correre, spaventato, e lei iniziò a rincorrerlo ridendo sadicamente.

Il ragazzo fece uno slalom tra gli alberi e grazie a questo distanziò la creatura di un poco. Lei continuò a seguirlo, non mostrando alcun segno di stanchezza o fatica, procedendo con passo regolare.

I due continuarono a correre per molto, finché Jim inciampò in una radice, ma si rialzò subito, vedendo che la fine del bosco era a pochi metri da dove si trovava lui. Stava per oltrepassare il confine, quando il suo braccio venne intrappolato nella morsa delle mani di lei.

-Fine dei giochi, Jim. Forse dovevo dirti anche la prima regola:

Io vinco sempre.

E Jim non si svegliò più da quella volta.

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