Game Life

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Era un giorno come un altro, stavo facendo shopping con la mamma, quando passai dinanzi a un negozio di videogiochi.

Riuscii finalmente a convincere mia madre a comprarne uno, ma il mio budget era decisamente basso. Cinque euro. Ma grazie mamma! Che diavolo di gioco posso trovare!?

Scavai tra tutti i giochi ma non trovai nulla, quando osservai un bambino che aveva appena venduto un videogioco usato per la Play Station. Andai verso quella mensola e presi quel gioco. "GAME LIFE", chissà cos'è. Vidi che costava solo quattro euro, allora decisi di comprarlo.

Ero eccitato all'idea di tornare a casa e giocare con quel gioco. Purtroppo le compere andarono per le lunghe e così mi abbandonai sul letto.

L'indomani era domenica, quindi dopo essermi alzato mi dedicai a quel gioco. Presi quel disco e lo piantai nel cuore della mia Play Station nuova. Faceva un rumore del caricamento piuttosto strano, come se una sega stesse tagliando un albero.

Di punto in bianco il caricamento finì. Mi sedetti sul letto e, dopo aver premuto Start, scelsi 'Nuova partita'.

Era una specie di The Sims. Cercai di ricrearmi perfettamente come ero nella realtà. Dopo un'ora e mezza finii il mio personaggio. Era senz'altro bellissimo.

Mentre il mio 'sim' giocava alla Play come stavo facendo io, una donna bionda e alta suonava alla porta. La cosa mi inquietò, perché il suono non si sentì solo dal gioco, ma anche dalla porta di casa.

Mi sporsi dalla finestra e notai una donna bionda e alta. Osservai ancora il gioco e vidi che mia madre stava andando ad aprire. Ma come diavolo faceva mia madre a essere nel gioco se io non l'avevo ancora creata?

In esso mostrava la conversazione tra le due, era molto strana.

-Buongiorno

-'Giorno, avete dei giochi da regalare ai bambini senzatetto?

-Ora chiedo a mio figlio- rispose mia madre.

-Jim!!! Hai qualche vecchio giocattolo che non usi più?

Tremavo. Oh mamma mia, sapevo ciò che si stavano dicendo!!

Corsi veloce con in mano dei peluche vecchi, li lasciai a mia madre e poi corsi su per le scale. La Play riprendeva me che ritornavo a giocare.

Era fantastico... sapevo ciò che succedeva intorno a me.

Creai un nuovo personaggio, una ragazza dai lunghi capelli neri, bellissima. Cosa accadde? Il giorno dopo, a scuola, trovai una bellissima ragazza dai capelli neri. Si comportava in modo molto gentile.

Quando arrivai a casa lessi una cosa che mi preoccupò, e non poco.

"13.35" era una specie di timer. Credevo fosse una visita che avrei ricevuto.

Rimasi in contemplazione di quel ticchettio fastidioso. Quando mancarono ormai 10 secondi uscì fuori una scritta:

"Scegliere la morte: impiccagione, omicidio, suicidio, arresto cardiaco"

Non riuscivo a capire.

Passati i dieci secondi una scritta rossa pervase lo schermo:

"Dato che non avete scelto la morte, abbiamo scelto noi per voi: morte per omicidio"

La scritta scomparve. Vidi ancora quel maledetto schermo che mostrava un uomo con un passamontagna, che aveva ucciso mia madre. E che ora stava venendo da me.

Non riuscivo a muovermi, ero paralizzato dalla paura. L'uomo entrò e con forza pugnalò la mia povera gamba.

Essa sanguinava sempre di più. Dolore e urla. Mi tagliò completamente la gamba e la spellò davanti ai miei occhi. Poi, divertito, fece la stessa cosa con l'altra gamba. Stavo morendo dissanguato.

Lui con forza mi cavò un occhio. E poi le labbra.

L'ultima cosa che vidi fu una scritta sul mio schermo.

"GAME OVER

Siamo lieti di annunciare che il personaggio Jim si è aggiunto al gioco. Aspettiamo con ansia il futuro possessore del Game Life"



Sai... quel gioco è ancora in circolazione. Non si sa né come né perché, ma torna sempre nel negozio. Un giorno lo troverai, e se lo troverai morirai.

Il Game Life è unico al mondo. Non si può scollegare la spina, si accorcia il tempo della morte



[Creepypasta creata da @JohnnyDepptiamo ]

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