★ Homicidial Liu

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Liu Woods era un bravo ragazzo. Faceva sempre come gli veniva chiesto, aveva buoni voti a scuola, cercava sempre di mantenere il fratello minore fuori dai guai e aveva una grande passio per l'arte e la poesia.

I bravi ragazzi non vanno a finire dove lui era finito, in prigione, ma Liu si era offerto volontario perché amava troppo suo fratello Jeff e non voleva che ci andasse lui al suo posto. Fu un'esperienza solitaria e terrificante.

Ora, sono passate settimane da quando Liu è stato rilasciato da quell'orribile posto, e solo per poi vedere suo fratello minore in uno stato molto delicato. Lo visitava il più spesso possibile dopo la scuola. Jeff non riusciva a parlare, ma questo non fermò Liu nel suo intento di mantenere intrattenuto suo fratello.

Gli raccontava di cose banali, come che cosa aveva avuto per pranzo, che non si era fatto ancora amici, che questo ragazzo che a scuola continuava a chiamarlo 'prigioniero' e che stava risparmiando dei soldi per poter comprare a Jeff un nuovo gioco.

A scuola, Liu riusciva a pensare solo a suo fratello, bloccato lì all'ospedale. Jeff aveva un compagno di stanza, ma Liu aveva la sensazione che il luogo era altrettanto solitario, come lo era per lui in quel riformatorio.

Il tempo passò abbastanza in fretta e il medico era pronto per dimettere Jeff. Liu si sentiva un po' nervoso mentre i vari bendaggi venivano lentamente rimossi. Dovette ricordare a se stesso che non aveva importanza l'aspetto che avrebbe avuto adesso suo fratello, sarebbe stato ancora il ragazzo che giocava alla lotta e ai videogames con lui e che avrebbe visto nel fratello maggiore una sorta di modello da seguire.

Gli strati di tela vennero completamente rimossi e l'urlo di sua madre fece capire a Liu che quello che aveva visto non era un'illusione. Deglutì, ricacciando indietro la sensazione del pranzo che risaliva la sua gola, e disse: "Non è poi così male". La sua prima bugia a suo fratello.

La risposta di Jeff fu una lieve risata, che però fece rizzare i capelli di Liu.

***

Quella notte, Liu riuscì ad addormentarsi dopo aver elaborato vari pensieri. Era sicuro di essersi già abituato al nuovo volto di Jeff: era ancora suo fratello dopotutto, non importava come sembrava esteriormente.

Si svegliò al suono di un tonfo. Il suo istinto gli disse che cc'era qualcosa che non andava ma lui lo ignorò e cercò di ritornare a dormire. Il tentativo di calmarsi non ebbe successo e si rialzò nuovamente dal letto.

Una mano gli coprì bruscamente la bocca, facendolo agitare, finchè Liu non venne scagliato nuovamente sul letto, col suo aggressore che lo teneva inchiodato giù. Un liquido gocciolò sulla sua fronte e Liu si rese conto di due cose allora: la persona sopra di lui era Jeff e lui stava sanguinando da due tagli appena fatti sulle sue guance.

Il coltello da cucina rifletteva l'opaca luce della luna che entrava dalla finestra, mentre Liu cercava di liberarsi e di gridare.

"Shhhhhh" La voce del fratello aveva un che di dolce, come quella di una madre che parla al proprio neonato "Torna a dormire".

Il dolore del coltello che incideva il suo petto era insopportabile. Il taglio che seguì sul suo addome fu il dolore peggiore il ragazzo avesse mai provato. Nessun dolore era comparabile a quella acuta e bruciante sensazione. La lama scivolò sul suo ventre, creandosi un varco nella pelle e creando una sempre più grande pozza di sangue sulle lenzuola.

Jeff sembrava aver rinunciato a tenergli la bocca chiusa, muovendo la mano ora libera sull'addome di Liu. Quest'ultimo stava ancora urlando, cercando invano di liberarsi, quando il fratello mise la mano dentro l'incisione che aveva creato e strinse qualcosa.

I miei organi... Liu ebbe degli orribili pensieri, mentre il mondo attorno ruotava vorticosamente e finalmente divenne tutto nero.

Gli parve di sentire Jeff dire "Buonanotte fratellone" prima di svenire.

***

Liu sbattè gli occhi più volte, le sue idee erano talmente confuse da non riuscire a formare pensieri coerenti.

"Oh bene, si sta svegliando" esclamò una voce femminile.

Tutto era sfuocato ai suoi occhi, così come i suoi ricordi riguardo al suo passato, a ciò che era successo.

"Hey ragazzo, stai tranquillo. So come sia stata dura per te ma non preoccuparti. Adesso sei salvo, lui non sarà in grado di farti più del male qui.

Lui? Liu si prese un momento per riuscire ad elaborare quello che gli era appena stato detto. Lui... Lui chi? Chi è 'lui'? Oddio, fa male-

"Calmati, ragazzo, o farai impazzire il cardiogramma" una morbida mano poggiò sulle sue mani e Liu chiuse gli occhi, cercando di calmarsi. "Sei un ragazzo fortunato. Quel bastardo psicopatico ha gia ucciso un bel po' di persone. Sembra un demone o qualcosa del genere dai bozzetti di identikit della polizia... Non vorrei mai incontrarlo in un vicolo di notte..."

Liu si accigliò. Lui...lui... ah giusto. Jeff.

Suo fratello gli aveva dato la 'buona notte' dopo essere ritornato a casa.

Ma aspetta... ma lo ha chiamato demone?

Spalancò di colpo gli occhi. Il suo cuore accellerò quando vide l'infermiera al suo capezzale, mentre il cardiogramma cominciava ad andare in tilt.

Non si era nemmeno reso conto di essersi alzato e seduto sul letto, finchè lei non lo spinse nuovamente in posizione distesa. Gli occhi di Liu scivolarono sugli strumenti medici al fianco dell'infermiera.

Ammazzala. Disse una voce con forza nella sua mente.

"wow, sei un tipo veramente irrequieto. Per favore, calmati adesso, devo riuscire a-" non riuscì a finire la frase che Liu afferrò le forbici e le infilzò l'occhio.

"Sta zitta" disse con voce calma " Sta zitta, zitta, zitta!" la sua voce si alzò, mentre lui riprendeva le forbici e colpiva nuovamente l'infermiera, più volte, ammaliato dalla cantilena delle sue urla.

E ancora. Lasciò cadere a terra lo strumento quando l'infermiera scivolò sul pavimento inerme. Il suo occhio sano che fissava impassibile Liu e le sue mani coperte dal sangue.

Scappa ed esci da qui.

Liu non ci pensò due volte. Si rialzò lentamente dal letto e si diresse barcollando verso la sedia dove c'erano degli abiti puliti. C'era un piccolo cartellino che diceva 'Guarisci presto -Billy'. Lo prese e lo gettò via, prendendo gli abiti e vestendosi velocemente., cercando di trattenere il dolore quando si piegava sulle sue ferite. Un'occhiata allo specchio gli permise di scoprire che tutto il suo corpo era pieno di punti di sutura.

Questi sono nuovi. Pensò mentre si sistemava meglio la maglia. Tornò indietro, vicino al corpo senza vita.

"Sei così fastidiosa... e mio fratello non è un bastardo o un demone"

Ti piacerebbe fosse così.

La voce nella mente venne ignorata e lui spinse il corpo sotto al letto. Usò delle tovagliette di carta, prese dal bagno collegato alla stanza, cercando di ripulire alla meglio il sangue sul pavimento.

Uscì dalla stanza e cercò di raggiungere l'uscita dell'ospedale, guadagnando del tempo per fuggire.

Tutto accadde in un istante. I movimenti che faceva provocavano un forte dolore alle sue ferite, ma Liu sapeva che a quel momento non poteva più tornare indietro.

Jeffrey Woods era un assassino.

Liu Woods anche.

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