Il pupazzo

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Maledetti...

Sempre in mezzo ai piedi, sempre a osservarti, sempre a contemplarti...

Sono tutti uguali, tutti in balia del silenzio, tutti...

Entrai in posesso di quel maledetto pupazzo circa due anni fa e da quel momento non me ne sono più liberato.
Lo chiamavo Jimmy. Passavo intere giornate con lui, sempre in silenzio, sempre muti. Io lo fissavo, lui mi fissava...

Purtroppo quello non era un pupazzo normale. Magari lo fosse stato.
Cominciai ad accorgermene da quando, nella notte, mi fece notare la sua VIVA presenza. La notte lo mettevo sul comodino, la mattina dopo lui si ritrova sulla mensola...

Non ne parlavo mai a nessuno, non volevo che mi facesse quelle cose orribili... quelle cose che mi diceva.

Alcune notti dopo mi disse che voleva uccidermi, che mi odiava, che lo sfruttavo per mio divertimento, che sarei dovuto andare al suo posto e soffrire come stava soffrendo lui.

Mi raccontò della sua vita, di quanta gente aveva ucciso, di quanti bambini innocenti aveva sterminato, in quante mani era passato...

Provai a parlarne con i miei genitori ma lui me lo impediva... entrava nella mia testa...
Lo vedevo, con il dito davanti alla bocca e con gli occhi pieni di odio.

Jimmy è un mostro.

Cominciai a odiarlo da quando mi ferì gravemente alla mano. Dissi ai miei genitori che ero caduto, ma io sapevo che era stato lui. Tutte le volte che piangevo lui sorrideva, con il suo ghigno maligno mi faceva capire quanto mi odiava.

Cercai più e più volte di sbarazzarmi di lui: lo buttai dalla finestra, lo chiusi nel forno, lo vendetti perfino ad un signore... ma lui tornava sempre.

Diceva che non poteva andarsene prima di aver finito con me.

Ormai sono passati più di quattro anni da quando l'ho acquistato. Ormai ha detto che il tempo è venuto...

Tutte le notti contempla il mio collo e vedo con quanto ardore continua ad avvicinarsi sempre di più...

Ormai manca poco...

Lui è vicinissimo...

Adesso, in questo preciso istante, sto scrivendo la mia storia perchè so che non mi resta molto tempo...

Sta qui accanto a me...

Ha un coltello in mano...

Si sta preparando a usarlo...

State attenti quando comprate un pupazzo...

Loro sono tutti uguali...

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