prima mi dici che stai poi te ne vai

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Sono veramente arrabbiata.
Furibonda.
Cioè veramente Joseph se ne era andato con Samantha?
Invece di tornare a casa con me?
Cioè dico... hai una figlia!!!
O almeno stai per averla, questo dovrebbe spronarti un attimino a ragionare... non a fare quello che ti pare con chi vuoi tu...
Capisco che a volte posso essere soffocante ma la hai appena incontrata!!!
Come minimo si staranno già baciando!
Sei una cretina Sarah!!
Una cretina!!!
Dovevi portarcelo a forza a casa!!!
Sono io quella che dovrebbe baciare.
Io!!!
Non lei.
Forse lo ha fatto perché ha bisogno di un nuovo incentivo...
Magari sa già di avermi conquistata e quindi preferisce qualcun altra che può risultare una sfida.
0ppure magari, questo fatto di diventare padre non gli piace neanche un po.
Ho davvero bisogno di vedere qualcuno di amico.
Non mi va la solita chiacchierata al telefono con qualcuno.
Mi convincerebbe che sotto sotto Joseph ha pure ragione.
Voglio solo tornare in un posto a me familiare.
E quando vedo casa mia, la mia vecchia casa, tiro un sospiro di sollievo.
Suono il campanello e aspetto.
Qualcuno mi aprirà e se così non fosse mi siederò sul marciapiede ad aspettare.
La porta dopo qualche secondo si apre.
Davanti a me c'è Giulia
" Sarah?!" esclama Giulia sorpresa
" ciao... mi fai entrare???" le chiedo.
Giulia mi guarda, ci pensa un attimo su e poi mi invita ad entrare
" dai entra..." mi dice.
Mi avvicino alla porta ed entro.
L'odore di casa mia mi riempie le narici e sul mio volto si dipinge un flebile sorriso.
" vuoi mangiare qualcosa?" mi chiede Giulia" però ti avverto... quando arriva Lorenzo sloggi... sai bene che da i numeri se ti trova qui..."
" mmmh" rispondo" si... sono solo di passaggio..." rispondo
Giulia fa un sospiro e torna ad armeggiare con la padella.
Sta cucinando della pasta
" non credere che a me non dispiaccia questa situazione..." mi dice" ma un bambino... Sarah non ti ci vedo proprio a fare la mamma..."
Faccio spallucce mentre la guardo
" non è un vostro problema..." rispondo
" lo è invece che cavolo!!!" esclama Giulia" sei mia sorella!!! Dovrei essere felice e forse un pò lo sono... però Sarah... è veramente troppo presto... e poi un bambino ti porta via tempo..."
" si chiama Jessica..." rispondo" e sarò ben felice di donarle tutto il tempo che è necessario..."
Giulia scuote la testa
" quindi è una bambina..." dice Giulia" comunque sia Sarah... a me dispiace tanto... se hai bisogno di qualsiasi cosa... io... ci sono okay? Chiamami... un pasto caldo non lo ho mai negato a nessuno..."
" voglio solo stare un pò da sola... nella mia stanza... posso?"
" si certo..." dice Giulia" se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami... io arrivo subito..."
Annuisco e quindi salgo al piano di sopra.
Aprire la porta di camera mia risveglia un sacco di ricordi...
Il mio pianoforte in fondo alla stanza...
La mia scrivania...
C'è ancora il testo di L'ultima volta su uno di quei fogli sopra di essa...
Ad attirare l'attenzione però è il mio pianoforte.
È ancora tutto come lo avevo lasciato.
Mi siedo sul piccolo sgabello li vicino e decido di iniziare a suonare qualcosa.
Dicono che la musica aiuta quando sei triste...
Le mie mani scorrono veloci sui tasti producendo una melodia rilassante.

Wise men say only fools rush in
but I can't help falling in love with you...

Canto io lasciandomi trasportare dalla musica.

Shall I stay
would it be a sin
If I can't help falling in love with you...

Mentre canto non mi accorgo che la porta della mia stanza si apre.

Like a river flows surely to the sea
Darling so it goes
some things are meant to be
take my hand, take my whole life too...

Like a river flows surely to the sea
Darling so it goes
some things are meant to be
take my hand, take my whole life too
for I can't help falling in love with you
for I can't help falling in love with you...

Quando finisco di suonare mi lascio andare in un sospiro.
" paganini è tornata all'ovile alla fine" dice una voce alle mie spalle.
Istintivamente mi volto.
Davanti a me c'è Lorenzo.
" scusa... io... sono passata a trovare Giulia... e mi ha detto che il mio vecchio pianoforte era ancora qui... perfettamente conservato... me ne vado subito..."
Poi mi alzo e faccio per andarmene ma Lorenzo mi ferma.
" no... no... stai pure..." dice" siediti... parliamo un po... ti va??"
Mi siedo sullo sgabello e lo guardo dritto negli occhi.
" senti... Sarah... mi rendo conto che ho sbagliato con te..." dice Lorenzo" in realtà è stato papà a farmelo capire... si insomma... tu ormai hai diciotto anni... non sei più una ragazzina da proteggere e forse non lo eri nemmeno prima..."
Mi lascio andare in un sorriso
" quello che cerco di dirti è che mi dispiace okay... di averti detto quelle brutte cose... si che... non sei più mia sorella... la verità è che la tua assenza pesa in questa casa okay?? Cioè... io... ogni tanto vengo qui... in questa stanza... e spero di trovarti nel tuo letto che dormi... ancora come un tempo... poterti cucinare i pancake e sentirti suonare... oppure vederti trafficare con il tuo borsone di tennis... vederti tornare dagli allenamenti, vederti andare a correre e tornare con una fame da lupi... poi prepararti da mangiare e passare del tempo con te... magari con un gelato... sentire la tua risata e vedere quel sorriso... si insomma... quello che cerco di dirti è che... mi manchi Sarah..."
Nel sentire queste parole non riesco a non commuovermi.
" ma adesso hai la tua vita... insomma la tua famiglia... c'è Joseph e tutto il resto... e adesso pure la bambina... Giulia mi ha detto che si chiamerà Jessica... beh ecco... se sono ancora in tempo... vorrei che... si insomma... vorrei diventare suo zio... accudirla quando la lascerai da noi perché sarai presa dai tuoi impegni... la farò giocare... e proverò a proteggerla come con te... perche se qualcuno gli fa del male... io... io beh non rispondo più delle mie azioni!!!" dice Lorenzo cercando di risultare serio.
Io però non riesco a non scoppiare a ridere.
" non ridere!! dico sul serio" esclama Lorenzo.
Lo guardo con un sorriso timido.
Poi mi alzo e lo stringo a me in un abbraccio.
" grazie..." gli dico cercando di tenere a freno le lacrime, però è inutile.
Non riesco...
Iniziano a rigarmi le guance...
" Sarah..." mi dice Lorenzo con un sorriso
" mh?"
" ricordati sempre... ovunque vai... non importa quanto lontano... ovunque sei... se hai bisogno di qualsiasi cosa... non esitare a chiamarmi... io corro da te... okay?"
" si..." gli rispondo.
" dai... facciamo qualcosa che ti tiri su..." dice Lorenzo veloce" gelato?"
E sa benissimo che al gelato non posso dire di no...

touch the sky ~ Holdarah~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora