18. BUGIE

55 7 0
                                    

BEA


Credo che qualcuno mi abbia dato una bastonata in testa e quindi il motivo per il quale davanti a me ho un Killian diverso, è solo perché è tutto frutto della mia immaginazione: l'angolo del cervello dove il mondo gira per come lo voglio far ruotare io.

È impossibile che l'impostore di fronte a me, che ride, scherza e parla con dirigenti dei Canucks e giocatori attuali, per il quale nutre una certa ammirazione, sia lo stesso che fino a qualche ora fa, il massimo dell'espressione facciale che aveva ottenuto, era un leggero ricurvo delle labbra, che facevano presagire ad un sorriso, ma spoiler dei spoiler, non è mai arrivato.

Eppure, guardalo, come se la spassa, mentre io non solo devo sorbirmi tutti i deliri di Jenna e quindi, raccontarle un mare di bugie, soltanto per convalidare la tesi che io e l'impostore di fronte a me, siamo fidanzati, ma anche inventarmi di sana pianta cene e romanticherie varie che a vedercelo Killian, sarebbe solo il cameriere antipatico di turno che porta i piatti.

Romanticherie che preciso, non sarebbero nemmeno da lui.

Tuttavia, mi faccio forza e ingoio il groppo in gola, quando Walt e gli altri uomini, decidono di uscire fuori e mostrare a Killian la piccola pista di hockey che ha sul retro della casa.

Per tutta la cena, non mi ha degnato di uno sguardo, il che mi ha risparmiato di dover fingere ulteriormente, visto il senso di colpa che mi attanaglia da quando ho messo piede fuori dalla sua macchina.

Ha una fidanzata.

Non ci credo. Davvero, come può accettare tutto questo, sapendo che all'università lo aspetta una ragazza che sicuramente muore per lui.

Cancellare l'immagine di una qualche tipa, distesa sul pavimento a gambe aperte, mentre aspetta lui.

Dio, era disgustoso.

Comunque, è un egoista, e non appena andremmo via, metterò in chiaro le cose, sia con lui e sia con quella povera ragazza.

Non voglio passare per la sfascia relazioni dell'università. Non per un ragazzo che darebbe via la sua dignità per colpa dell'hockey. Non lo giudico, su alcuni aspetti, come il suo carattere anti-sociale, che sembra utilizzare solo con chi vuole lui. O anche i suoi modi scorbutici. Ma odio chi si approfitta di una situazione per trarre i propri vantaggi.


Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Una volta ritornati dentro e finito di cenare, ci alziamo tutti e usciamo fuori. Sorrido alle stronzate da tea che dicono le mogli trofeo di alcuni giocatori di hockey presenti, e cerco di rendermi più partecipe possibile.

«Anche io non adoravo questo, Bee», mi sussurra Jenna.

Porgo la mia attenzione su di lei. «E poi?»

THE PUCK PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora