5. QUESTIONE DI PROSPETTIVE

33 7 0
                                    

BEA


«Non dico che vi dovete sposare, ma potrebbe risolvere molti dei tuoi problemi», mi fa presente Mad, e scuoto di nuovo la testa, mentre prendo posto sul divano con la mia ciotola piena di pop-corn.

È passato un giorno dall'incontro inusuale al bar con Killian, e ora le ragazze pensano che tra noi ci sia quel genere di intesa che farebbe aprire le gambe anche ad una suora di clausura.

«Problemi del tipo?»

«La tua astinenza sessuale, Bee.»

La guardo e piego la testa. È seria?

Non faccio sesso da qualche mese, precisamente da prima dell'infortunio e quindi dall'operazione. Vincent Ballin della squadra di football è stato un ottimo scopamico e supporto morale per quanto riguarda la parte sportiva della mia vita. Ma questo non significa che ora io sia in astinenza.

Eravamo davvero in simbiosi: una di quelle coppie che sa porre i propri limiti in camera da letto e non oltre. Molto spesso mi chiedevo perché tra noi non fosse scoppiata quella scintilla che in genere succede ad alcune coppie. Insomma, il sesso era fantastico e il dialogo era presente, ma oltre all'attrazione fisica non c'era altro che avrei potuto dargli.

Stella e Mad pensano che lo abbia mollato per tutto il trambusto successo dall'infortunio al post-operazione, ma in verità ho sempre desiderato che si guardasse intorno e trovasse la sua anima gemella.

Nell'ultimo periodo lo avevo visto e sentito molto più coinvolto emotivamente oltre che fisicamente: del tipo che spesso sproloquiava su come sarebbe stato se fossimo stati una coppia o qualcosa del genere. E siccome non volevo dargli false speranze, ho preferito chiudere i rapporti ed evitarmi un possibile e futuro: 'che ne dici di uscire insieme?'. Anche perché mi sarei immaginata la sua faccia delusa quando si sarebbe beccato un 'no, ti ringrazio.' e non ce l'avrei fatta.

Ho una buona amicizia con Vin. Ogni tanto ci sentiamo anche al telefono. Non ho perso del tutto i rapporti con lui, ma ora le cose sono differenti e ci limitiamo solo a sapere come vanno le cose.

«Sto bene e di sicuro non andrò a chiedere a Killian Carter di sbattermi per bene soltanto per alleviare il mio stress.»

«Sbatterti per bene, cavolo, ragazza», ridacchia Stella, venendosi a sedere sul divano accanto a me e rubando una manciata dei miei pop-corn. E menomale che prima ho chiesto ad entrambe se ne volevano anche loro, rifiutando l'offerta.

«Era per modo di dire.»

«È un gran figo», mi ricorda Mad.

Scuoto la testa divertita. «Pensa al tuo di figo.»

«Ough, non ricordarmelo. Mi ha appena mandato un messaggio», mormora, alzando gli occhi al cielo. Da quando Jack ha avuto il suo numero tre mesi fa, non fa altro che chiamarla a orari disparati, inviarle messaggi e poemi. L'ultimo era al quanto cringe e raccapricciante: qualcosa sull'accoppiamento delle api.

«L'hai aperto? Potrebbe essere il suo uccello», ridacchia Stella.

Rido.

«Hey! Ancora non è arrivato a quello, e spero non ci arrivi mai.»

«Dicono che sia bravo a letto», le rivelo maliziosamente. Eppure penso che lo sappia già. Cioè tutte noi sappiamo chi è un mostro sotto le lenzuola e chi no. Nell'università girano le voci. Specialmente se questo non è altri che Jack me le scopo tutte Marino. Penso che sia anche questo uno dei tanti motivi per il quale Mad non cede con lui. Semplicemente non si fida. Le professa tanto amore, ma ogni fine settimana se ne porta quante a letto?

THE PUCK PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora