Cap 1 La Visita

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Parsel "ciao piccola"

Pensieri "ciao piccola" i pensieri di Harry saranno scritti normalmente per evitare confusione

Dialogo ciao piccola

Incantesimi Avada Kedavra

[Ricordi]

15 agosto 1996

È mezzanotte al numero 4 di Privet Drive, in una stanza piccola ma ordinata si può apprezzare la figura di un giovane di non più di 16 anni, dall'aspetto fragile, dai capelli neri arruffati e dagli impressionanti occhi verde smeraldo. Il suo volto mostra una profonda tristezza; ricordando gli eventi accaduti alla fine del suo quinto anno, nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, a causa della sua impulsività e stupidità, perse la persona che considerava un padre, il suo padrino Sirius Black, che cadde dietro il velo, a causa della cugina di quest'ultimo; Bellatrix Lestrange, quando in compagnia dei suoi amici, andarono al ministero pensando che Voldemort lo avesse rapito. Sentirsi in colpa e rancore contro il regista per avergli nascosto cose, che avrebbero evitato l'accaduto.

Questo giovane è Harry Potter, conosciuto come IL prescelto, da una stupida profezia che da quando è stata resa famosa, ha portato solo disgrazia alla sua vita: prima i suoi genitori, Cedric e ora il suo padrino.

Una potente Luce interruppe i suoi pensieri deprimenti, facendolo spaventare di sorpresa.

- Chi c'è? - chiese allarmato, temendo che Voldemort avesse trovato un modo per raggiungerlo.

"Tranquillo bambino mio, non ti farò del male", disse la voce di una donna, si sente materna e amorevole, inviando onde di calma al suo corpo.

- Cosa fai nella mia stanza? Come sei entrato? -nonostante sia calmo, non abbassa la guardia, non si fida ancora, non dopo tutto quello che è successo, è stordito dalla luce e questo lo ha con i nervi a punta di testa, è praticamente indifeso e non può vedere bene, solo una silhouette.

"Sono venuto a darti l'opportunità di cambiare tutto", rispose, a poco a poco si apprezzava meglio man mano che la luce scompariva, trattenne il respiro, di fronte c'è la donna più bella che abbia mai visto, è alta come 1.87, la sua pelle è molto bianca, quasi pallida, i suoi capelli erano biondi dorati molto lunghi e aveva degli impressionanti occhi azzurri, di un colore che Harry non aveva mai visto a nessuno, veste come una dea greca, con i suoi lunghi abiti bianchi con dettagli d'oro.

- Cosa vuoi dire? -domò dopo essere uscito dallo shock, vedendo una donna che ha l'aspetto di una dea mitica.

"Ti darò l'opportunità di evitare tutte quelle morti e molte altre, ma dovrai dare qualcosa in cambio", la guardo impressionato, le sta offrendo qualcosa che sa che non rifiuterà, anche se deve dare la sua vita.

-Non capisco, come posso evitare che tutte le persone che hanno dato la vita per me, tornino? - chiedo speranzoso.

"Prima di tutto, lascia che mi presenti, poi ti dirò cosa ho in programma per te", rispose la donna, Harry annuì solo.

-Mi chiamo Evelia (1), sono la madre di ogni essere magico che esiste, la magia stessa- dire che Harry è sorpreso, è poco.

- Significa che sei pura magia? -domando impressionato, per essere di fronte a qualcuno così importante e potente

-È molto più di questo, sono una magia ancestrale, la prima, sono stata quella che ha creato tutto ciò che riguarda la magia, quella che ha dato vita a esseri come draghi, unicorni, fate, elfi, anche il potere che hanno i maghi e le streghe, glieli ho concessi. Sono qui perché ho scelto te e qualcun altro, in modo che cambino il destino del mondo magico, questa guerra l'unica cosa che sta ottenendo sono le morti, stanno attirando l'attenzione dei babbani verso di voi e questo non può succedere.

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