Capitolo 10 seconda parte

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"Ector! Finalmente il ragazzo si è svegliato!"

"PG, lascialo stare-sai che è permaloso!" Ero imbarazzata, ma quei due erano uno spasso!

"Piantatela! Il fatto che non sia come voi-che correte dietro a ogni gonna-non significa che stia dormendo! Sono solo selettivo e perseverante!" In coro, i due risposero:

"È un grandissimo rompi palle! Permaloso, cocciuto, impulsivo!" Per fortuna, entrò Misia a placare l'esuberanza dei ragazzi.

"Ecco perché non sopporto voi maschi! Sempre i soliti discorsi! Siete monotoni e noiosi!" Poi Ector ribatté:

"PG, non mi sembra che ieri notte si sia lamentata?!" O mio Dio! Stavano per toccare argomenti troppo imbarazzanti per me!

"Ector, non so cosa sia successo prima, ma quando sono arrivata io-ci siamo andati giù di brutto, vero Misia?" Mi sentii rossa come un peperone. Avevano trascorso la notte insieme, e il solo pensiero mi imbarazzava ulteriormente. Misia rispose con un tono giocoso:

"Idioti! Vi piacerebbe?! Ma sono felice di ispirarvi queste che rimarranno solo vostre fantasie!" Ero sicura che stessero scherzando. Poi Ector si avvicinò e mi disse:

"Bambina, non sottovalutare questa qui!" Indicando Misia, poi aggiunse:

"È una sadica pervertita! Se la fai arrabbiare, è capace di mangiarti tutto intero!" Guardai Misia, bella e delicata, e ascoltai attentamente la sua risposta.

"Siete noiosi! Sempre con questi racconti!" Respirai sollevata, pensando che fosse solo uno scherzo. Ma poi continuò:

"Vi ricordo che quell'idiota al quale vi state riferendo mi aveva sedotta e tradita-in più, si era vantato della misfatta; comunque, mi è rimasto sullo stomaco per una settimana!... Ecco perché ora li spoglio!" Con un sorriso crudele ma ammiccante, mi fissò. Tutti scoppiarono in una sonora risata, ma capii chiaramente che non si trattava di uno scherzo.

Che creatura letale si nascondeva dietro quel corpo statuario e quel bel viso? Mi augurai di non farla mai arrabbiare. Poi si avvicinò e mi disse con espressione seria:

"Tessa! Quello che sto capendo, dopo averci pensato tutte queste ore, è che l'incantesimo che ti era stato fatto per nascondere la tua natura ai nemici sta svanendo! Piano piano, il potere nascosto in te emergerà-potente come un'esplosione... dobbiamo insegnarti a gestirla, ma nel frattempo dovrai tenere gli occhi aperti... stai attirando troppo l'attenzione di chi non dovresti... come un faro per le navi."
"Un faro?!" risposi, stupita. "Questa è la seconda volta che vengo definita così negli ultimi giorni." Si guardarono con espressione preoccupata. Poi Ardon aggiunse:

"Tessa, chi altro ti ha avvicinato oltre a me? ...E quelle due Arpie che molto probabilmente mi stavano seguendo?" Mi feci coraggio e raccontai tutto.

"Oltre a voi, sono stata avvicinata-mentre ero al lavoro-da una professoressa pazza di nome Lysander." I loro sguardi trasmettevano rabbia e preoccupazione. Ector si lasciò sfuggire:
"Cosa ti ha detto quella strega?!" con un tono decisamente dispregiativo.

Era da tempo che mi stava cercando. Mi aveva invitata nella sua Accademia-una villa storica lungo la via Appia antica-dove mi aveva presentata a nove ragazzi, che aveva definito i discendenti dei regni distrutti di Illushera. Mi aveva detto che ero l'ultimo elemento mancante del gruppo, destinato a essere addestrato per combattere contro Thanar e liberare i dodici regni. L'interesse suscitato dalle mie parole era palpabile.

"Che figlia di puttana! Ci sta riprovando ancora! È rimasta la solita stronza!" commentò con passione PG.

"Quindi, o sta bluffando o ha trovato davvero i discendenti scampati al massacro," aggiunse Misia.

"Non possiamo lasciarli sotto le sue grinfie?!" continuò quest'ultima.

"Sento che ci devi raccontare altro," incalzò PG. Così continuai: "Mi è stata raccontata una profezia che non ricordo-e che, da quello che ho capito, ha diverse versioni. In più, ho cominciato ad avere degli strani svenimenti, che mi catapultano in un mondo parallelo, dove l'ultima volta sono stata ferita da un uomo vestito di nero qui sulla spalla." Scoprii il punto dove ora era rimasta una cicatrice.
"Cazzo! Quando sono cominciati questi svenimenti?!" mi chiese Ardon, mentre mi teneva per mano.

"Da quando ho toccato il battente in bronzo di un cancello murato lungo questo muraglione."

"Cancello murato?!" esclamò Ector.

"Sì-lungo questo muro, nascosto da un cespuglio, c'è un cancello murato; si vede solo il telaio e questo battente con sotto una scritta antica," risposi.

"Questo muro costeggia la proprietà di questo palazzo. Non mi sembra che ci sia un cancello murato," continuò Ector.

"Con lettere antiche e battente di bronzo?!" Ora era Misia a parlare-una sorta di ragionamento ad alta voce.

"Semplice! Ha scoperto un portale!" rispose PG, che si era appoggiato al muro e guardava pensieroso fuori dalla finestra. Non ci stavo capendo nulla! Il mio sguardo rimbalzava da uno all'altro, ascoltando le loro risposte o supposizioni. Ora eravamo tutti concentrati su PG, che continuò: "I portali magici sono strutture con forme e destinazioni diverse-sono circondati da energia e spesso corredati di scritte antiche che fungono da vere e proprie chiavi di accesso. Per dirlo in chiave moderna, sono delle password." Non credevo alle mie orecchie! Avevo scoperto un portale! Poi questa eccitazione si affievolì al ricordo delle parole di PG su Lysander, così domandai:

"PG! Che significa 'ci sta provando ancora'?" Forse si era fatto sfuggire più del dovuto, ma ora non lo avrei lasciato in pace. Cominciò la sua narrazione:

"Tessa, quella bastarda, per metterci fuori strada, diversi secoli fa, tentò una spedizione suicida con dei ragazzini ignari di tutto, che non discendevano dai sovrani dei regni, ma erano solo pedine alle quali lei aveva fatto il lavaggio del cervello. Li ha fatti uccidere tutti per dare il contentino al concilio supremo che l'aveva messa alle strette. Così portò questi ragazzi in una dimensione non compatibile con la loro natura; li abbandonò lì! Furono uccisi uno dopo l'altro." Ero scioccata! Lysander non poteva aver fatto questo!... Sembrava una brava persona! Anche Misia aggiunse dettagli alla storia.

Tessa-scacco matto- Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora