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7:30. Il suono della sveglia è un colpo di cannone-mi strappa dal sonno senza pietà. Dio santo, chi ha deciso che svegliarsi debba essere così brutale? Ieri sera, al cinema con le amiche. Sono tornata tardissimo. Avrei dovuto ignorare quelle due pazze... ma è sempre più forte di me.
Fuori, il diluvio non dà tregua, con tuoni e fulmini che orchestrano un concerto apocalittico. Il tepore del letto e il profumo di vaniglia delle lenzuola pulite sono un rifugio perfetto, un abbraccio che vorrei non lasciare mai.
Eppure, la realtà incombe. Il lavoro mi chiama-quella maledizione necessaria che finanzia il mio sogno: il master in archeologia in Grecia. Tutti quei pomeriggi sui libri, il diploma con lode... Per cosa? Per inseguire un'idea folle: scavare nella terra alla ricerca di frammenti di passato. Eppure, l'idea mi dà i brividi, nel senso buono.
La sveglia insiste. Un torturatore implacabile. Alla fine mi arrendo, rotolo giù dal letto e, con la grazia di un gufo obeso, mi trascino verso il bagno.
L'acqua calda della doccia mi avvolge, sciogliendo la stanchezza. Ma la vera battaglia è con i miei capelli. Una criniera ribelle che affronta tre spazzole, un litro di spray ravviva-ricci e una dose di pazienza infinita. Il profumo di mela verde si mescola al vapore, trasformando il bagno in un'aroma-terapia improvvisata.
Mia madre dice sempre che questi capelli li ho ereditati da zia Lucia. Grazie tante. Avrei preferito gli occhi blu—violacei di mamma invece di questa foresta indomabile. Ma quando mi guardo allo specchio, devo ammettere che non sono poi così male — le ciocche castane contrastano bene con i miei occhi color miele. Le lentiggini, invece, sono un mistero genetico.
Ogni volta che mi lamentavo, mamma ribatteva con il suo solito sarcasmo: "Ringrazia il cielo di non aver preso tutto da Lucia: naso aquilino, fianchi a fiasco, sedere basso..." Un sorriso mi sfiora le labbra. Se mia zia avesse sentito quelle descrizioni, avrebbe scatenato una guerra.
La colazione è semplice ma perfetta: un bicchiere di succo d'arancia fresco e vivace, seguito da pancake soffici, impreziositi dal dolce sapore delle fragole appena schiacciate.
Nel frattempo, Sandy—la mia Spanador di un anno e mezzo, una piccola esplosione di energia, un incrocio tra un Labrador Retriever e un Cocker Spaniel—si agita impaziente accanto alla porta. Nonostante la pioggia incessante, non vede l'ora di uscire. I suoi occhi languidi e l'energia travolgente sono un invito a lasciarmi trascinare fuori, anche se non ne ho alcuna voglia.
Sandy trotterella felice, inzuppandosi mentre io imprecò sottovoce. Ogni cespuglio è una scoperta, ogni angolo una nuova avventura.
Un ricordo mi balza alla mente: un anno fa, proprio durante una di queste passeggiate, Sandy si era trasformata in un detective improvvisato. Il suo naso infallibile aveva scovato una busta sospetta tra i cespugli. Dentro, l'odore pungente di qualcosa di illegale mi aveva fatto gelare il sangue. Con il cuore in gola, avevo improvvisato una fuga degna di un agente sotto copertura. Per fortuna, quei tipi non si erano accorti di nulla.
Ripensandoci, sorrido. Sandy non ha idea di quanto spesso il suo naso curioso ci abbia messo nei guai.
Ora, mentre salta da un cespuglio all'altro sotto la pioggia, torno a casa di corsa. Una volta asciugati e con Sandy finalmente calma, mi preparo per la giornata. Con il pranzo nello zaino e la divisa del lavoro piegata alla perfezione, mi avvio verso la fermata dell'autobus.
Un'altra giornata al "Bar Bistrot di Amanda" mi aspetta—il mio lavoro da due settimane, con una paga che definire modesta sarebbe un complimento.
L'autobus procede lento lungo il tragitto—sei fermate che separano casa mia dal lavoro—mentre il finestrone mi regala scorci di città già pronta per il Natale. Le strade brillano di luci e festoni, e i negozi ostentano decorazioni che sembrano voler strappare un sorriso anche al cielo grigio. Mi perdo in questa atmosfera, con il cuore che si scalda al pensiero che mancano appena due settimane al grande giorno.
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Tessa-scacco matto- Volume 1
FantasyTessa una ragazza, dal carattere irrascibile ed avventato,cresciuta sola con la madre una stilista di moda molto ricercata, si trovano spesso a cambiare casa per lavoro, stabilita già da parecchi anni in un piccolo borgo dei castelli romani, lavor...