Protetto da copyright (SIAE, Patamu)
«Dì la verità! Lo dici a tutte?! Pensi davvero che possa credere alle tue parole?!»
Mi piazzo davanti a lui, le braccia incrociate e lo sguardo canzonatorio. Ora sono decisamente infastidita. Ma la sua espressione offesa mi colpisce. Per un attimo, mi chiedo se stia parlando sul serio.
Ben gli sta.
«Andiamo a riprendere il tuo cane!»
Cammino accanto a lui, rapita dalla bellezza del posto. Aiuole perfette, fontane eleganti, alberi imponenti. Non riesco a staccare gli occhi da quel palazzo... sono troppo curiosa di sapere com'è dentro.
Torno alla realtà e incrocio il suo sguardo. Ardon mi osserva, sorseggiando la sua bibita dall'alto dei suoi centonovanta centimetri.
«Eccolo lì, il tuo cagnolino intraprendente.»
Mi volto di scatto. Dio, grazie! È lei. Sta giocando con un gruppo di domestici che le lanciano un bastoncino.
«Che stronza! Lo sa riportare! Con me fa finta di non capire.»
Ardon ride. «Ora che hai ritrovato il tuo cane-che visibilmente sta benissimo e si diverte-ti va di fare un giro della casa? Ho notato che ti incuriosisce parecchio.»
Come una bambina davanti allo zucchero filato, rispondo d'istinto: «Sì, certo!»
Mi rivolge uno dei suoi sorrisi da fotomodello e-con estrema naturalezza-intreccia le dita alle mie.
Mi irrigidisco. Non sono mai stata mano nella mano con un ragazzo. Il cuore martella, le guance vanno in fiamme. Ma la situazione... mi piace. Lui è vero. Non c'è malizia nel suo gesto. Quella semplicità mi colpisce più di quanto voglia ammettere.
«Ok, vieni! Prima, però, devo mangiare qualcosa.»
Mi trascina verso una porticina che conduce alle cucine. All'interno, il via vai è frenetico: domestiche sistemano barattoli, sacchi di verdure, bottiglie di vino.
«Wow! Qui c'è parecchio da fare!»
Lui prende una mela da un cesto, ne addenta un morso e me ne porge un'altra.
«Prendi, mangia! Sono delle nostre alberature... particolari.»
La osservo: sembra una semplice mela rossa. Ma quando la mordo... il sapore dolce e amarognolo mi esplode in bocca. Un profumo di fragoline si diffonde nell'aria. La polpa è rossa, come la buccia.
Mentre assaporo quel frutto, i miei pensieri intraprendono sentieri pericolosi. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso.
I suoi movimenti sono eleganti, sicuri. La cucina non ha segreti per lui.
E a ogni morso che do alla mela, mi domando... che sapore avrebbe la sua pelle sotto le mie labbra?Avvampo. I suoi baci... sarebbero stati come diceva Alice? Stordenti. Travolgenti.
Mi vergogno di quei pensieri peccaminosi, eppure... desidero sentire le sue braccia attorno a me.
«Dici sul serio?!»
Sobbalzo. Cosa?!
Ardon è a due centimetri dal mio viso. Oh no. Spero con tutta me stessa che non sappia leggere i pensieri-come fa con la comunicazione mentale. Altrimenti sono fregata.
«Cosa?» balbetto, cercando di mascherare l'imbarazzo.
«A cosa ti riferisci?»
«Quello che hai detto prima, sul viale! Che dico a tutte quello che ho detto a te!»

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Tessa-scacco matto- Volume 1
FantasyUna ragazza con un marchio antico. Un'accademia che nasconde molto più di quanto mostra. Un amore proibito, capace di incendiare mondi. Tessa vive in bilico tra normalità e irrequietudine. Finché non incontra una donna dagli occhi troppo attenti, e...