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"Ector! Mi stai soffocando!"
"Bambina, devi liberarti! Non parlare con il nemico!"
"Posso mordere, se non riesco con la forza?!"
"Prova pure, se serve a salvarti la vita!"
Che nervi! Oggi mi sento priva di forze, le immagini di quell'orribile sogno continuano a tormentarmi.
"Tessa, hai le mani libere. Colpisci ai fianchi o a parti vitali!"
Sembrava così facile, per loro!
"Misia, ci sto provando, credimi!" Non è affatto facile, pensai.
Ardon stava per intervenire, ma improvvisamente una voce familiare si fece sentire da fuori campo.
"Così non la stai aiutando! Siete troppo gentili con lei!" ... Cosa?
"Mamma, che diavolo stai dicendo?! Mi stanno massacrando! Mi stanno usando come un pungiball da giorni!"
"So' quello che dico!" replicò mia madre, afferrando una delle lance che Misia aveva appoggiato a terra.
"Ritirati, ragazzone! Ora vedrete cosa intendo!"
Non riuscivo a credere ai miei occhi: mia madre, a piedi nudi, impugnava una lancia!
"Mamma, ti sei drogata?!" ... Cosa stava cercando di fare?
"Tessa, tu puoi fare molto meglio di così! Sei una guerriera, una potente arma, anche se non te lo ricordi."
Iniziai a ridere, convinta che fosse uno scherzo. Ma il mio sorriso durò poco: rotolai sul fianco appena in tempo per evitare la lancia di mia madre, che si conficcò nel tappeto su cui ero sdraiata.
"Ma sei impazzita?!" esclamai, scioccata. Santo cielo! Mia madre non stava scherzando: il suo sguardo era determinato e feroce.
Riuscivo a schivare i suoi colpi, a volte persino ad anticipare le sue mosse. Saltellavo intorno a lei senza abbassare la guardia, tenendola d'occhio. Era incredibilmente veloce e potente.
Evitai un suo affondo, poi un altro diretto alla mia testa. Incrociai i polsi per bloccare la sua lancia, ma lei riuscì comunque a colpirmi con un calcio al fianco, scaraventandomi a terra. I miei polmoni erano in fiamme, non riuscivo a respirare, mentre mia madre sembrava fresca come una rosa.
"Marta, basta! È stanca! Potrebbe farsi male!" intervenne Ardon, visibilmente preoccupato.
"Ragazzo, non le hai detto nulla, vero?" domandò lei con voce ansiosa.
Mi domandai a cosa si riferisse , mentre dirigevo lo sguardo verso di lui. Fu una mossa sbagliata: mia madre mi colpì con un calcio alla schiena, facendomi crollare sul tappeto, in cerca disperata di aria. Mi sembrava di rivivere il sogno. Chiusi gli occhi, sentendomi spezzata.
Poi ricordai le parole suggerite da quella misteriosa voce... trasforma le tue emozioni in arma.
Percependo lo spostamento d'aria che annunciava il prossimo colpo di mia madre, riaprii gli occhi e riuscii a bloccare l'attacco con un'altra lancia. L'avevo materializzata, proprio come nel sogno. E ora quel sogno sembrava così reale.
"Ecco la mia bambina!" esclamò mia madre, finalmente fermandosi. Mi tese una mano per aiutarmi a rialzarmi, ma non mi fidavo affatto.
"Ora sei pronta!"Pronta per cosa? Non potevo crederci. Come avevo fatto ad ottenere un'arma del genere?!
"Come ha fatto?! È impossibile utilizzare una magia così potente sulla Terra!" esclamò Ector, incredulo.
"È come PG e Misia, vero?" rispose Ardon, cercando di trovare una spiegazione.
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Tessa-scacco matto- Volume 1
FantasyTessa una ragazza, dal carattere irrascibile ed avventato,cresciuta sola con la madre una stilista di moda molto ricercata, si trovano spesso a cambiare casa per lavoro, stabilita già da parecchi anni in un piccolo borgo dei castelli romani, lavor...