capitolo 14

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Il mattino seguente si apre con il profumo avvolgente dei croissant appena sfornati, il ciambellone alle mele ancora tiepido e un bicchiere di succo d’arancia freddo

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Il mattino seguente si apre con il profumo avvolgente dei croissant appena sfornati, il ciambellone alle mele ancora tiepido e un bicchiere di succo d’arancia freddo. Sandy, con la solita indifferenza regale, mi snobba… almeno fino a quando non mi vede afferrare il pane tostato. E, come per magia, torno a essere la sua migliore amica.

Le dedico un po’ di tempo, godendomi quella mezz’ora di normalità prima di tornare agli allenamenti. Stessa sequenza, stessi movimenti, stesso sfinimento a fine giornata.

Ma giorno dopo giorno, qualcosa cambia. Il mio corpo risponde meglio, i movimenti diventano più fluidi, più precisi. Riesco a tenere il passo con Ardon senza sentire i muscoli in fiamme, a centrare più bersagli con l’arco, a galoppare a pelo senza la paura costante di cadere. E, per ben tre volte, sono riuscita a immobilizzare Ector.

Mi sento più agile, più forte. Ma non basta. Non a loro. Misia, Ardon, PG… continuano a pretendere di più, come se sapessero che dentro di me c’è qualcosa di più grande, qualcosa che ancora non riesco a controllare.

E forse è vero. Perché il mio risveglio non si manifesta solo nella forza fisica. È più profondo, più viscerale. Alterno momenti di euforia a scatti di rabbia improvvisa, tristezza e sconforto che mi travolgono senza preavviso. Il mio potere è ancora un enigma, e la convocazione all’Accademia che si avvicina non fa che alimentare il mio nervosismo.

E poi c’è lui.
L’attrazione per Ardon è una fiamma costante, un richiamo a cui non posso—e non voglio—sottrarmi. Lui, con la sua sicurezza imperturbabile, sopporta ogni mio sbalzo d’umore con la pazienza di un santo. Ma lo vedo. Lo sento. Non è immune.

Ed è questo che mi consuma più di tutto.

Giorno dopo giorno, notte dopo notte quando smanio sola nel mio letto e vorrei averlo vicino, tutto continua a muoversi, a cambiare, a bruciare.

E quando torno a casa, mi accorgo che non sono l’unica ad avere segreti. Mia madre parte sempre più spesso, con scuse poco convincenti e sorrisi stanchi che non riescono a nascondere l’ombra di preoccupazione nei suoi occhi.

La osservo, cerco di decifrarla, ma lei è brava a deviare le domande. Come se non fossi l’unica a custodire verità che non possono ancora essere dette.

“Amore, sei pronta? C’è Ardon che ti aspetta fuori!” mi chiama dalla cucina.

Mi precipito giù per le scale, già completamente vestita per gli allenamenti—oggi indosso leggings e una maglia termica. Entro in cucina e le do un abbraccio veloce. Lei mi guarda con sconcerto nel vedermi già pronta. Afferro una fetta di pane tostato e corro fuori di casa.

Dio, che meraviglia! I miei occhi e il mio cuore ancora non si abituano al fascino magnetico del ragazzo che mi sta aspettando nel cortile, con il suo sorriso sexy e travolgente.

Tessa-scacco matto- Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora