Capitolo 18

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POV ELENA

La cena si svolge in un ristorante raffinato, ma non sono mai riuscita a sentirmi davvero a mio agio in queste situazioni. La terrazza è luminosa e ha una vista che si perde nel nulla, ma la mia mente è già da un’altra parte. Nonostante l’atmosfera elegante, con le luci soffuse e il rumore delle voci che si mescolano al brusio, sento il mio cuore battere forte. Non mi piace essere al centro dell'attenzione, e stasera mi sento proprio così.

Arriviamo e ci fanno accomodare a un lungo tavolo rotondo. Lando, come sempre, sembra disinvolto, chiacchierando con Charles e Carlos, ma io mi sento un po' come una pesce fuor d'acqua. Non conosco bene nessuno e mi preoccupo subito di fare una brutta figura.

"Qui," dice Lando, indicandomi la sedia accanto a lui e tirandola gentilmente per farmi sedere. "Tutto ok?"

"Sì, grazie," rispondo, cercando di mascherare la tensione con un sorriso.

A destra di Lando si siede Max, con Kelly che gli sta accanto, mentre a sinistra c'è Carmen, la ragazza di George. Mi scambia un sorriso cordiale, e io ricambio cercando di sembrare più tranquilla di quanto mi senta.

"Allora, Elena," dice Kelly, con un sorriso aperto mentre scorre il menu. "Lando non ci ha detto molto di te. Cosa fai?"

Sento subito il mio respiro farsi più pesante, ma tento di non farmi prendere dal panico. "Studio medicina, sono al quinto anno," rispondo, "e sto facendo un po’ di tirocinio in ospedale e di volontariato con le ambulanze."

"Wow, interessante!" interviene Carmen. "Dev'essere davvero stimolante, anche se immagino anche molto impegnativo."

"Lo è, davvero. A volte è anche un po’ stressante, ma è una sfida che mi piace," rispondo, cercando di sembrare più a mio agio.

Nel frattempo, George si intromette con un sorriso malizioso. "E come vi siete conosciuti?"

Scivolo su un sorriso forzato e do un’occhiata rapida a Lando, che si fa subito avanti. "Ci siamo incontrati per caso, ma alla fine è andato tutto bene," dice con il suo solito tono disinvolto. "E fortunatamente, non è scappata subito."

"Eh, non mi sembra il tipo da scappare," risponde Rebecca, ridendo.

"Credimi, secondo me a volte ci pensa," scherza Lando, mentre io alzo gli occhi al cielo, un sorriso che ormai non riesco più a nascondere.

Il cameriere arriva e inizia a prendere le ordinazioni, mentre mi concentro per cercare di non sembrare troppo nervosa. Ma il tono di Lando è sempre lì, a rassicurarmi. "Stai tranquilla, sembra che stia andando tutto bene," dice in modo affettuoso, mentre ci scambiamo uno sguardo fugace.

"Che c'è?" gli chiedo sottovoce.

"Sei tranquilla, ma quando parli tiri fuori risposte così taglienti che non me l'aspetto mai," sorride lui, e io rispondo con un’altra battuta, cercando di mascherare il nervosismo con un po' di ironia.

La serata continua e i piloti iniziano a raccontare storie esilaranti delle gare passate, a tal punto che mi trovo a ridere insieme a loro. Kelly e Carmen sono gentili e mi fanno sentire a mio agio, e anche Rebecca, con il suo modo diretto, riesce a tirarmi fuori una risata.

Ma poi arriva Oscar, che decide di riprendere il discorso della hall.

"Elena, hai qualche speranza che tu possa insegnare a Lando a essere puntuale almeno a una riunione?" chiede con un sorriso, e tutti iniziano a ridere.

"Sono ancora in fase di allenamento," rispondo, facendomi seria. "Non so se c’è speranza."

"Mi fate sembrare il peggior ritardatario del mondo," si lamenta Lando, alzando le mani in segno di resa.

Amore sotto i riflettori // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora