POV LANDO
Dopo una giornata intensa, sia le FP1 che le FP2 si sono concluse, e sono più che pronto a godermi un po' di relax. Elena ed io stiamo attraversando la hall dell’hotel quando incrociamo Max e Charles.
"Ehi, Norris!" mi chiama Charles con un sorriso. "Che programmi per stasera?"
"Non molti, per ora," rispondo con nonchalance, scambiando un’occhiata con Elena, che tiene la testa leggermente bassa, come se stesse cercando di passare inosservata.
"Perfetto," interviene Max, diretto come al solito. "Stiamo organizzando una cena fuori con gli altri piloti e, ovviamente anche le ragazze. Dovreste unirvi a noi."
Mi giro verso Elena. È chiaro che la proposta l’ha messa un po’ in agitazione: i suoi occhi cercano i miei come se volessero una via di fuga. So che si sente fuori posto in questi contesti, e la sua insicurezza traspare in ogni piccolo movimento.
"Non so..." inizio, cercando di inventarmi una scusa che non suoni troppo scontata. "Elena potrebbe preferire restare a studiare. Le ho promesso che l’avrei aiutata."
Lei mi guarda, sorpresa, e per un attimo il suo nervosismo lascia spazio a una risolutezza inaspettata. "Non preoccuparti," dice con un sorriso forzato. "Posso benissimo studiare domani. Ci saremo."
"Fantastico!" esclama Charles, già soddisfatto. "Allora ci vediamo qui alle 20.30."
"Ci vediamo," aggiunge Max, con un cenno del capo, prima di allontanarsi con Charles.
Quando restiamo soli, Elena mi tira per un braccio, costringendomi a fermarmi. "Se volevi uscire, potevi semplicemente dire di sì," mi dice a bassa voce, quasi imbarazzata.
Sospiro, passando una mano tra i capelli. "Non volevo costringerti a venire se non te la sentivi."
Lei scuote la testa, un leggero sorriso sulle labbra. "Sto solo cercando di affrontare le cose, Lando. Non posso sempre scappare."
Le sorrido a mia volta, apprezzando il suo coraggio. "Okay, allora. Sarà divertente, promesso."
Più tardi, esco dalla doccia, l’asciugamano avvolto attorno alla vita, e trovo Elena seduta sul letto, intenta a frugare nella sua valigia. Indossa solo una mia maglia oversize, così grande che le arriva quasi alle ginocchia, e ha l’aria concentrata mentre sceglie cosa mettere.
Mi appoggio allo stipite della porta, incrociando le braccia. "Non è giusto, sai."
Lei alza lo sguardo, confusa. "Cosa?"
"Rubare le mie maglie e sembrare meglio di me mentre le indossi."
Elena arrossisce appena, ma un sorriso sfuggente le illumina il volto. "Non è colpa mia se le tue cose sono comode."
Scrollo le spalle con aria divertita. "Sei fortunata che ti lascio farlo."
Lei alza gli occhi al cielo, tornando a concentrarsi sugli abiti. "Cosa pensi che dovrei mettere? È una cena con i piloti, non vorrei sembrare troppo fuori luogo."
Mi avvicino, prendendo una tuta elegante verde scura. "Questo andrà benissimo. E fidati, non sei mai fuori luogo."
Elena mi guarda con un’espressione dolce, e per un attimo il tempo sembra fermarsi. "Grazie," dice piano, poi si alza, stringendo gli abiti contro di sé. "Adesso sbrigati, Norris. Non voglio essere in ritardo per colpa tua."
Rido e la lascio andare a cambiarsi, chiedendomi come sia possibile che una ragazza così incredibile abbia accettato di essere qui, con me.
Sono quasi le 20:30, e mentre cerco di sistemarmi i capelli, il tempo sembra sfuggirmi di mano. Non riesco a trovare un modo in cui mi stanno bene, e il nervosismo inizia a salire. Intanto, sento Elena che si muove nella stanza accanto, ma evito di guardarla direttamente, sapendo che è già pronta e probabilmente impeccabile.
Quando finalmente esco dal bagno, la trovo in piedi vicino alla porta, perfettamente vestita. Ha un semiraccolto mosso che incornicia il viso. Il trucco è leggero: un po' di mascara, una linea sottile di eyeliner e un accenno di correttore. È incredibile come riesca a essere così naturale e allo stesso tempo così perfetta.
Sta infilando le scarpe: un paio di décolleté nere col tacco, che la fanno sembrare ancora più alta e sofisticata. Il rumore del tacco sul pavimento è un avvertimento.
"Stai andando da qualche parte?" le chiedo, notando che ha già afferrato la borsa.
Lei si ferma un attimo e mi lancia uno sguardo deciso, forse un po’ irritato. "Sì, sto andando alla cena. Ti avevo avvisato, Lando: io non faccio mai tardi, e di certo non inizierò adesso per colpa tua."
Sono troppo sorpreso per rispondere immediatamente. Lei mi supera, aprendo la porta con una disinvoltura che mi lascia senza parole.
"Elena, aspetta un attimo!" la richiamo, infilandomi la camicia e mettendomi le scarpe.
"Ti aspetto nella hall," dice semplicemente, senza nemmeno voltarsi, prima di uscire e chiudere la porta alle sue spalle.
Sorrido tra me e me, scuotendo la testa. Questa ragazza sa come tenere testa a chiunque, anche a me. Affretto i movimenti, sapendo che non mi perdonerò mai se arrivo davvero in ritardo per una cena con gli altri piloti mentre lei è già lì, pronta e impeccabile.
Mi sistemo la giacca al volo, prendo il telefono e mi precipito fuori dalla stanza, con un unico pensiero in mente: non lasciarla mai più aspettare.
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Amore sotto i riflettori // Lando Norris
FanfictionQuando l'immagine di Lando Norris, pilota di Formula Uno, viene minacciata da scandali, la sua squadra di PR propone a Elena Harrison, una giovane studentessa di medicina, di fingere una relazione romantica con lui per risollevare la sua reputazione...