I'm with you

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"Sto cercando un luogo...
Sto cercando un viso...
Non c'è nessuno qui, lo so.
Perché sta andando tutto storto, e tutto è confuso,
e a nessuno piace stare solo...
Non c'è nessuno che provi a trovarmi?
Non verrà nessuno a portarmi a casa?
E' una notte maledettamente fredda...cercando di immaginare questa vita...
Mi prenderai per mano, mi porterai in qualche posto nuovo?...Non so chi sei
Ma sono con te...

I'm looking for a place...
Searching for a face...
Is there anybody here, I know.
Cause nothings going right,
and everythigns a mess,
and no one likes to be alone.
Isn't anyone trying to find me?
Won't someone please take me home?
It's a damn cold night...trying to figure out this life...
Won't you take me by the hand,
take me somewhere new?
I dont know who you are
but I'm, I'm with you..."
Avril Lavigne - I'm with you


"Casa, dolce casa."

Felicity lasciò entrare Oliver ed Emma nel suo appartamento e si richiuse la porta alle spalle.

I tre rabbrividirono.

"Solo che qua dentro mancano solo i pinguini."

"Non avevi chiamato Laurel?"

"Si, le avevo chiesto di venire ad accendere il riscaldamento ma deve aver avuto un contrattempo."

"Chi è Laurel?"

"Un'amica."

Emma storse le labbra.

"Un'amica molto impegnata a quanto pare."

"Si, e anche ex eterna fidanzata di Oliver."

Il ragazzo la osservò di traverso.

"Sul serio?"

"Giuro!"

"E per te non è un problema? Cioè, la chiami per sistemarti casa?"

"Già. Il nostro rapporto è... è una lunga storia. Comunque, pazienza, grazie al suo bidone dovremo aspettare che la casa si riscaldi da ora, sempre se Oliver riesce a far ripartire il tutto."

"Sta dubitando delle mie abilità signorina Smoak?"

"Assolutamente no signor Queen."

"Ecco, più che altro dovresti iniziare a pensare seriamente a farti impiantare un condizionatore nuovo, tanto ora i mezzi non ti mancano, Presidente."

Emma sorrise a quello scambio di battute.

La complicità tra quei due era tangibile.

I loro sguardi, le loro parole, persino i loro battibecchi continui parlavano d'amore.

Questo, tuttavia, le mise addosso un senso di tristezza e solitudine inconscia e inspiegabile, come di qualcosa che non sapeva di avere ma del quale sentiva la mancanza.

Un senso di vuoto.

Aveva una casa da qualche parte?

Una famiglia?

Che anche lei avesse qualcuno che l'amava e che amava, che la stava aspettando o cercando, per riportarla al luogo e alla gente a cui apparteneva?

Ne dubitava. Tutto quello che riusciva a vedere era il buio, la sensazione di essere estranea persino a se stessa.

Non lasciò trapelare i suoi tristi pensieri quando Felicity le si rivolse dolcemente e con apprensione.

"Piuttosto, tu come ti senti?"

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