Inconsolable

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"Chiudo la porta così come ho fatto tante volte prima di adesso.
Mi sono sentito come in una scena sul pavimento della sala di montaggio.
Stasera ti lascerò andare via senza una parola...
Tesoro non voglio sprecare un altro giorno, mantenere tutto dentro mi sta uccidendo... Perché tutto quello che ho sempre voluto sei tu...
Vorrei poter trovare le parole giuste per dirti: tesoro, vorrei dirti che ogni volta che vai via
io sono inconsolabile...

I close the door like so many times, so many times before..
Felt like a scene on the cutting room floor
When I let you walk away tonight without a word...
Baby I don't want to waste another day
Keeping it inside it's killing me...
Cause all I ever want, it comes right down to you...
I'm wishing I could find the words to say: baby, I would tell you every time you leave
I'm inconsolable..."
Backstreet Boys - Inconsolable






Se col senno di poi, Emma si fosse chiesta cosa aveva provato in quel momento, quando le loro labbra si erano unite e impossessate le une delle altre, non avrebbe saputo o potuto spiegarlo, non con parole conosciute almeno.

Le era sembrato di morire...e poi rinascere.

Malgrado i propositi di vendetta che avevano accompagnato le ultime ore della sua giornata, adrenalina ed elettricità si erano impadronite di lei che, quasi senza rendersene conto, si era seduta a cavalcioni sulle sue gambe.

Era controllata da qualcosa di superiore, un bisogno selvaggio che non poteva non assecondare.

Neanche se ne avesse avuto la forza.

Non si era neppure accorta del vestito, che le si era sollevato fino ai fianchi.

Almeno finché non aveva sentito il tocco della pelle, del polso senza mano di Killian che le accarezzava la coscia.

Il contatto fisico, la vicinanza stretta, la mano che le scioglieva la coda e passava tra i suoi lunghi capelli, la certezza di sentirlo ovunque, attaccato a se, erano le uniche cose delle quali era cosciente.

Alle quali non riusciva ad opporsi.

E soprattutto, non voleva opporsi.

La mano del pirata scese a sfiorarle le braccia nude, mentre le loro bocche continuavano la loro ricerca disperata.

Killian si lasciò sfuggire un suono basso dalla gola poi, improvvisamente, scostò le labbra.

Emma si rese conto che le sue dita le avevano afferrato il polso con una presa ferrea, non per attirarla a se, ma per allontanarla.

Stupita e senza parole, si spinse all'indietro per osservarlo in volto.

Confusa da quell'improvviso e inaspettato rifiuto, non riuscì ad emettere alcun suono, ma lo guardò interrogativa.

Il viso del Capitano era teso e incerto.

Inspirò profondamente, socchiudendo gli occhi, prima di parlare.

"Katia."

Emma capì al volo.

Si giro' e vide la governante avvicinarsi lentamente dall'interno.

Era diretta verso di loro.

Aveva una faccia serena e tranquilla, all'apparenza indifferente, mentre toglieva i piatti vuoti e sistemava le posate con cura sulla tavola, ma non riusciva a nascondere un sorrisetto divertito e malizioso.

Emma, nel frattempo, era scattata in piedi.

La signora Patterson li aveva interrotti a casa sua pochi giorni prima, ma aveva solo potuto immaginare quello che stava succedendo al piano di sopra.

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