Numb

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"Mi sono stancato di essere ciò che desideri io sia, sentendomi così sleale, perso sotto la superficie...
Sono diventato così intorpidito,
non riesco più a sentirti lì...
Diventato così stanco, così tanto più consapevole di quel che che sto diventando...
Tutto quello che desidero fare
è essere più come me e meno come te...
E so che potrebbe darsi che anche io fallisca ma so che tu eri esattamente come me...con qualcuno deluso da te...

I'm tired of being what you want me to be, feeling so faithless lost under the surface...
And I know I may end up failing too...
But I know You were just like me with someone disappointed in you..
I've become so numb I can't feel you there
I've become so tired so much more aware
I'm becoming this all I want to do is be more like me and be less like you..."
Linkin Park - Numb


Emma non ricordava quanto tempo fosse passato dall'ultima volta che aveva dormito così.

Profondamente.

Beatamente.

Senza incubi.

Non che i suoi fossero veri e propri incubi.

Più che altro la lasciavano ansiosa e agitata.

C'era sempre il pirata misterioso, quello di cui non riusciva a scorgere mai il volto, per quanto si sforzasse di farlo, ma le circostanze erano sempre diverse.

La scena in quell'ufficio, quella fuori dal locale...e tante altre.

L'unica cosa in comune era che ogni sogno terminava allo stesso modo, lei su una nave e lui di spalle.

Lei che gli implorava di restare mentre lui svaniva lentamente, lasciandola sola, in balia del mare.

Si svegliava ogni volta in un bagno di sudore.

Con un senso di perdita indescrivibile.

Ma non quella volta.

Si stiracchio' soddisfatta della dormita, spiando con la coda dell'occhio verso il pavimento.

Le coperte erano state rimosse e ripiegate, e di Colin nessuna traccia.

Un senso di panico l'avvolse prima di rendersi conto dell'inverosimilita' della cosa.

Cosa si aspettava?

Che lui si facesse trovare là al suo risveglio?

Magari con una rosa e la colazione pronta?

Un rumore assordante, simile al tonfo di qualcosa che cadeva, interruppe i suoi pensieri.

Si alzò frettolosamente dal letto per correre a vedere da dove provenisse, dimenticandosi completamente del dolore alla caviglia, ma andò a sbattere contro una figura che nello stesso momento apriva la porta.

"Swan! Dove corri?"

Emma si allontanò dal ragazzo, scrollandosi le braccia di dosso.

"Possibile che ti svegli già accelerata?"

"Ho sentito un rumore."

Killian sorrise.

"Si, non hai idea di cosa sta succedendo di sotto!"

"Che vuoi dire?"

"Forse è meglio che lo veda con i tuoi occhi."

"Okay andiamo."

Si avviò verso la porta e il pirata finse un colpo di tosse.

"Emma."

"Che c'è?"

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