Save the last dance for me

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"La musica è bella
come il vino frizzante, và e divertiti, ridi e canta, ma mentre siamo separati non dare il tuo cuore a nessuno,
ma non dimenticare chi ti porterà a casa e in quelle braccia ti troverai...
Quindi, tesoro, riserva l'ultimo ballo per me..
Piccola non sai che ti amo così tanto?
Non lo senti quando ci tocchiamo?
Non ti lascerò mai andare via...

The musics fine like sparklin' wine, go and have your fun, laugh and sing,but while we're apart don't give your heart to anyone,
but don't forget who's takin' you home and in whose arms you're gonna be...
So darlin' save the last dance for me...
Baby don't you know I love you so?
Can't you feel it when we touch?
I will never never let you go..."
Michael Bublé - Save the last dance for me








Per essere pieno inverno, l'aria all'esterno quella sera era piuttosto mite e piacevole.

Il grande cortile dell'azienda era circondato da fiori e piante e, al centro, troneggiava una grande fontana.

Killian non aveva mai visto nulla di simile: l'acqua creava giochi acrobatici incredibili, che raggiungevano qualche metro d'altezza e si mescolavano a luci variopinte.

Se non avesse avuto la certezza del contrario, l'avrebbe considerata magia.

Guardò la ragazza che camminava al suo fianco, silenziosamente.

Quando si era avvicinato a lei non sapeva cosa aspettarsi e aveva avvertito un po di disagio in lei, ma in quel momento, seppure un po nervosa, sapeva che era rilassata, riconosceva il suo stato d'animo dall'espressione così familiare del suo viso.

"Va meglio?"

Emma sembrò ridestarsi da un sogno.

"Oh si.. Molto. Allora, Colin, sei di Starling City?"

"Beh, non proprio. Diciamo che mi reputo cittadino del mondo. E tu?"

Un ombra le attraversò il volto.

"E' una lunga storia."

Già. E lui la conosceva bene.

"Ma non parliamo di me! Dimmi, cosa fai nella vita?"

"Il pirata! Sono il Capitano della Jolly Roger e vado in lungo e in largo per gli oceani a saccheggiare e a cercare tesori perduti."

La ragazza scoppiò a ridere.

"Devo ammettere che la faccia da pirata non ti manca!"

"Non so se prenderla come un complimento, tesoro."

Il corpo di Emma fu scosso da una vertigine improvvisa.

Una sensazione di qualcosa di già vissuto.

Come un ricordo.

Ma troppo confuso e sfuggente per coglierlo.

Il modo in cui aveva pronunciato la parola tesoro.

No. Impossibile.

Killian si accorse del suo cambio d'umore.

"Emma va tutto bene?"

"Si,sto bene."

Sviò l'argomento.

"Prima, in sala, mi stavi chiedendo qualcosa."

Non era una domanda.

"Si beh. Ti avevo vista lì, sola. Mi stavo chiedendo come mai nessun cavaliere ti avesse ancora chiesto di ballare."

La memoria del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora