Impossible

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"Ricordo anni fa, qualcuno mi disse che dovevo fare attenzione riguardo all'amore.
L'ho fatto.
E tu eri forte e io non lo ero,
la mia illusione, il mio errore.
Non me n'è importato, ho dimenticato.
L'ho fatto.
E ora che tutto ormai è fatto,
non c'è più niente da dire.
Te ne sei andata e così senza fatica hai vinto.
Ora puoi andare avanti, diglielo...
Dì loro tutto ciò che so ora,
gridalo dall'alto del tetto,
scrivilo sulla linea di cielo:
tutto ciò che avevamo ora è andato.
Dì loro che io ero felice e il mio cuore si è spezzato.
Tutte le mie cicatrici sono aperte...Dì loro che ciò in cui ho sperato ora sarebbe impossibile...

I remember years ago, someone told me I should take
caution when it comes to love.
I did.
And you were strong and I was not, my illusion, my mistake,
I was careless, I forgot.
I did.
And now when all is done,
there is nothing to say.
You have gone and so effortlessly. You have won,
You can go ahead tell them...
Tell them all I know now,
shout it from the roof tops,
write it on the sky line:
all we had is gone now.
Tell them I was happy and my heart is broken, all my scars are open.
Tell them what I hoped would be impossible..."
James Arthur - Impossible






"Tu, amico, hai bisogno di qualcosa di forte!"

Oliver estrasse dalla bacheca degli alcolici uno dei migliori whisky, salvati dalla vecchia cantina di suo padre dopo il fallimento della Queen Consolidated.

Felicity l'aveva convinto che buttarli via sarebbe stato un terribile spreco e che avrebbero sicuramente avuto occasione per consumarli.

Come sempre, aveva avuto ragione.

Killian prese il bicchiere senza parlare, continuando a fissare il vuoto.

Non aveva resistito: appena si era reso conto della gravità delle condizioni di Emma, era corso fuori dalla stanza, scontrandosi con una biondina tutto pepe, che ora lo stava guardando seduta sul divano di fronte.

"Come sta?"

"Dorme. Le ho fatto un incantesimo del sonno."

Il pirata schizzò con lo sguardo verso Felicity, allarmato.

La ragazza lo notò e mormorò incerta.

"Stavo scherzando. Ovviamente."

"Certo...ovviamente. Comunque, non riesco a capire come sia potuto accadere."

"Non sappiamo se avesse problemi di memoria già da prima o se sono stati una conseguenza dell'incidente con l'auto."

Killian parlò con amarezza.

"Non credo abbia molta importanza ora."

Felicity si alzò e gli si sedette accanto.

Notando la scena, Oliver decise di allontanarsi, raggiungendo Laurel in cucina.

La sua biondina era molto più brava di lui con le parole e se c'era una persona capace di far ragionare qualcuno o regalare parole di conforto, quella era di sicuro lei.

"Allora, Colin...ti chiami così vero?"

"Si."

"Mmm..."

"Che c'è?"

"Nulla nulla, è che di solito ho un talento naturale nel capire se una persona dice la verità o sta mentendo."

"Questa non mi è nuova."

"E tu lo stai facendo spudoratamente."

"Dici?"

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