"Ho lasciato che il mio cuore si innamorasse...e mentre si stava innamorando, tu l'hai reclamato.
Era buio e mi sentivo sfinita finché non mi hai baciato sulle labbra e mi hai salvata.
Le mie mani erano forti,
ma le mie ginocchia erano decisamente troppo deboli per stare tra le tue braccia senza cadere ai tuoi piedi...
Ma c'è un lato di te che non avevo compreso: tutte le cose che dicevi non erano mai vere
e i giochi che hai fatto, li hai sempre vinti...I let it fall, my heart,
And as it fell you rose to claim it.
It was dark and I was over,
Until you kissed my lips and you saved me.
My hands, they were strong,
but my knees were far too weak to stand in your arms without falling to your feet...
But there's a side to you that I never knew,never knew.
All the things you'd say, they where never true, never true,
And the games you'd play, you would always win, always win..."
Adele - Set fire to the rainErano passate quasi tre settimane dal loro "primo" appuntamento.
E già Killian ed Emma non riuscivano a stare lontani l'uno dall'altro.
La loro ultima uscita era stata all'insegna della baldoria ed erano stati in giro fino a tardi.
Killian stava ancora dormendo profondamente, quando sentì il suono del campanello dell'attico di Thea, dove si era stabilito temporaneamente.
Era ancora intorpidito dalla nottata appena trascorsa.
Era stata fantastica.
Le cose sembrava si stessero pian piano mettendo in ordine, anche se Emma non dava segni di miglioramento.
Il fatto di trovarsi in un mondo senza magia aiutava molto.
Niente attacchi improvvisi di mostri e nessuna principessa di ghiaccio da salvare.
Si sentiva positivo e rilassato.
Percio' si chiese, infastidito, quale pazzo si presentasse a casa di qualcuno a quell'ora del pomeriggio??
Avrebbe volentieri fatto finta di non sentirlo, ma lo scampanellio era insistente e fastidioso.
Si alzò dal letto di malavoglia, senza preoccuparsi di indossare qualcos'altro oltre ai boxer.
Tra tutte le persone che poteva aspettarsi di trovare dietro la porta, quella era l'ultima della lista.
"Laurel."
La ragazza lo squadro' da capo a piedi, arrossendo leggermente imbarazzata.
"Forse avrei dovuto chiamare prima."
"Oh no, tranquilla."
Le fece spazio per farla entrare.
"E' successo qualcosa?"
"No, è solo che passavo da queste parti e ho pensato di venire a farti un saluto."
"Molto gentile da parte tua."
"Tieni."
Gli porse un sacchetto.
"Brioches e caffè."
"A quest'ora?"
"Colin... Sono le nove del mattino."
Killian fissò sbalordito l'orologio appeso alla parete..
Segnava le nove in punto.
Ciò significava che aveva dormito per quasi ventiquattro ore.
Laurel si rese conto della reazione del ragazzo.
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La memoria del cuore
FanfictionSul finale de "La Principessa e il Pirata", Emma e Killian vengono avvolti da una luce accecante che li porta in un luogo sconosciuto: Starling City. Sono separati e sperduti. Quando Hook crede finalmente di averla ritrovata, si accorge che qualcosa...