Love me like you do

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"Tu sei la luce, sei la notte,
Tu sei il colore del mio sangue,
Tu sei la cura, sei il dolore,
Sei l'unica cosa che voglio toccare...Non avrei mai pensato che potesse essere così importante!
Tu sei la paura di cui non mi interessa, perché non sono mai stata così bene...
Seguimi attraverso l'oscurità...
Lasciati portare oltre i nostri satelliti...Puoi vedere il mondo che ti ha portato alla vita!
Quindi amami come sai fare tu,
Toccami come sai fare tu...
Cosa stai aspettando?

You're the light, you're the night
You're the colour of my blood
You're the cure, you're the pain
You're the only thing I wanna touch...
Never knew that it could mean so much...
You're the fear, I don't care cause I've never been so high...
Follow me through the dark,
Let me take you past the satellites...
You can see the world you brought to life...
So love me like you...
Touch me like you do...
What are you waiting for?"
Love me like you do - Ellie Goulding


Per tutto il pomeriggio Killian non aveva fatto altro che pensare all'espressione del viso di Emma, quando le aveva detto che doveva andare via.

Delusa, amareggiata e sospettosa.

Si era assentato parecchio nelle ultime settimane, e aveva sempre scelto delle scuse banali.

Commissioni, lavoro.

Tuttavia, anche se avesse voluto inventare ragioni migliori, non sarebbe servito a nulla.

Emma sapeva che mentiva.

Non era riuscito ad ingannarla in passato, non ci sarebbe riuscito in futuro.

Nonostante rattristarla e insospettirla fosse l'ultima cosa che voleva, non poteva farne a meno.

Non aveva scelta.

Non poteva metterla al corrente delle ragioni che lo tenevano spesso lontano da lei, che lo costringevano a recarsi in paese sempre più spesso.

Non subito, almeno.

Non avrebbe capito.

Avrebbe dovuto spiegarle troppo sulla sua vera identita', sulla sua vera vita, sul suo passato.

Ma i loro rapporti erano già abbastanza complicati per peggiorare le cose con un "sai, sei la Salvatrice, la figlia di Biancaneve e del Principe Azzurro. Ah, quasi dimenticavo, io sono Capitan Uncino."

Raccontare poi di un mondo magico, dirle che aveva dei poteri.

No...era troppo.

Perciò, per il momento, meglio nascondere la verità.

In più, oltre a questo, a tenerlo sulle spine c'era la strana sensazione che aveva da quando era uscito dalla dimora dei Patterson, di essere seguito e osservato.

"Colin, ma mi stai ascoltando?"

La voce di Laurel lo distolse dalle sue preoccupazioni.

Si passò stancamente la mano sugli occhi.

"Scusa, ero distratto."

La ragazza gli sorrise con comprensione.

"Si, e immagino che la tua distrazione abbia dei lunghi capelli biondi e due begli occhioni verdi."

Killian mandò giù l'ultimo sorso di caffè.

Il bar del centro, a quell'ora, era pieno di gente.

Ragazzi che si concedevano una pausa dallo studio, lavoratori che avevano appena terminato il loro turno.

E loro...a cercare di salvare il mondo.

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