Capitolo 10

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Mi ripresi dalla trance e con un sorriso appena accennato mi spostai e superai Harry, che rimase a guardare il punto contro la porta dove c'ero io ancora per un po' prima di girarsi e passarsi la mano tra i capelli.

-Sto andando al lago, vuoi venire? -gli chiesi aprendo la porta.

-No. -rispose secco, sedendosi sul letto con i gomiti sulle ginocchia.

Oddio, riecco l'Harry musone!

Bipolare.
Lo lasciai perdere ed aprii la stanza di fronte, controllai che non ci fosse nessuno e mi chiusi a chiave per mettermi il costume.
Quando la riaprii per uscire, saltai dalla paura ritrovandomi Harry davanti, con una mano appoggiata allo stipite della porta.
Notai che si era infilato una maglietta grigia scura, nel frattempo, finalmente.

-Harry, devi smetterla di fare così! -lo rimproverai mettendomi una mano sul cuore e rilasciando l'aria.

-Stai cambiando stanza? -mi chiese brusco, con il suo solito modo di fare.

Sinceramente quest'idea non mi aveva nemmeno sfiorato la mente, ma in fondo perchè no?

Lui si sarebbe sicuramente portato qualcun'altra nel letto quella sera, quindi era evidente che io avessi bisogno di un'altra camera.

-Beh, sì. Credo di sì. -dissi lasciando il borsone dietro la porta.

-Non... -cominciò lui, poi s'innervosì senza motivo e vidi la sua mascella irrigidirsi. -Puoi stare nella mia... nella nostra stanza. Ho tolto le lenzuola.

Si spostò per permettermi di vedere le lenzuola bianche aggrovigliate sul pavimento.

Lo guardai alzando un sopracciglio e lui sbuffò.

-Perchè ci tieni tanto? -gli chiesi incrociando le braccia al petto.

-Non ci tengo tanto... -sminuì lui ancora più innervosito. -Senti, fai un po' come cazzo ti pare.

Mi diede le spalle ed entrò in stanza, ma poi si voltò a guardarmi.

-Con chi vai al lago? -chiese a voce bassissima.

Mi venne da ridere e non mi trattenni, presi il borsone e lo appoggiai oltre la porta della sua stanza, affianco ai suoi piedi, poi lo guardai.

-Dove vado, con chi e perchè non è affar tuo. -dissi. -Non farmi pentire di averti concesso di dormire con me stanotte e non esultare... potrei ancora cambiare idea.
Mi voltai senza pensarci un secondo di più e scesi le scale.


Harry's POV

Con chi poteva andarci al lago, se non con quel rompi coglioni di Zayn?
Li osservavo dalla veranda, con i pugni stretti mentre lui la faceva salire sulle sue spalle un'altra volta per farla tuffare.
Lei indossava un costume a due pezzi di un arancione forte sopra, e nero sotto: il fisico da nuotatrice le permetteva di indossare quel costume senza nessun problema.
Era fatta bene: era muscolosa e soda in ogni parte del corpo ma comunque fine, e minuta.
Non era altissima, ma insomma... stava bene in quel corpo.
Era una delle ragazze fisicamente più belle che io abbia mai visto e non riuscivo proprio a scacciare dalla mia testa l'immagine di lei, nuda sotto di me, con i muscoli della pancia contratti e le mie dita strette attorno alle sue cosce.
Quando risalì in superficie, Ollie buttò le braccia al collo di Zayn e la sua risata divertita si sentì fino a qui.
Mi dava fastidio: mi dava fastidio perchè io non ero capace a farla ridere in quel modo.
Ollie alzò lo sguardo e mi vide.
Il suo sorriso si affievolì pian piano e si staccò da Zayn, ma lui le impedì di allontanarsi troppo incrociando le mani dietro la sua schiena.
Mi morsi l'interno della guancia e tornai dentro: non volevo vedere in che modo sarebbe riuscito a portarsela a letto, questa volta.

Fire Meet Gasoline [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora