Capitolo 49

6K 275 57
                                    

Ollie's POV.

Erano passati tre giorni da quella sera in spiaggia dove Harry aveva sputato fuori tutte quelle confessioni in una volta sola, come un fiume in piena.
Non ci eravamo più visti da allora e lui era riuscito a rimanere solo un giorno senza scrivermi o chiamarmi, dopo di che aveva cominciato a tempestarmi. Non rispondevo alle sue chiamate e la maggior parte delle volte ignoravo anche i messaggi, a parte quando percepivo la sua preoccupazione anche dietro delle parole scritte e allora gli rispondevo che andava tutto bene, anche se non era proprio così per nessuno dei due.
Quando quella mattina mi squillò il telefono sospirai, ma quando guardai chi fosse trovai il nome di Liam sullo schermo ed esitai nel rispondere: poteva benissimo essere Harry con il suo cellulare, pensando che solo in quel modo poteva riuscire a comunicare con me.
Tirai un sospiro di sollievo quando la voce di Liam dall'altro capo del telefono mi invitò alla sua festa di compleanno che avrebbe avuto luogo nel giro di pochi giorni. Mi chiesi che fine aveva fatto l'organizzazione della "festa a sorpresa" che aveva in mente Zayn, rispondendomi da sola pochi secondi dopo che molto probabilmente non era mai esistita veramente quell'idea da parte sua.
Non avevo seriamente intenzione di andare alla festa di Liam ma gli dissi che ci avrei pensato, lui sembrò capire la situazione ma mi pregò di pensarci veramente.
Passavo l'intero pomeriggio sdraiata a letto, ascoltando la musica mentre fissavo il soffitto fino a quando la playlist non finiva e allora la rimettevo da capo, oppure toglievo le cuffie e continuavo a star lì in silenzio.
Harry mi aveva detto che mi amava.
Non era forse quello che volevo sentirmi dire?
Eppure in quel momento la cosa non mi interessava più di tanto. Nel senso, okay, finalmente si era aperto del tutto con me e speravo con tutto il cuore che le sue parole fossero sincere e che non le avesse usate per farmi riavvicinare a lui e convincermi a perdonarlo.
Mi dispiaceva però che Harry l'avesse ammesso in quella situazione; aspettavo da tanto che me lo dicesse eppure avrei preferito che non me l'avesse detto piuttosto che dirmelo in un momento di debolezza di entrambi.
Speravo che tutto quel discorso non fosse dettato dal senso di colpa o dalla voglia di recuperare il rapporto ed in qualche modo sdebitarsi con me.
Ma perchè ci stavo sperando? Non sarebbe cambiato niente, in ogni caso.



Harry's POV.

Quella casa era fottutamente troppo grande solo per me.
C'era troppo silenzio.
Presi una birra ed uscii in veranda, sedendomi sulla sedia ad uovo, alzando entrambi i piedi.
Chissà cosa stava facendo Ollie...
Avevo voglia di lei, cazzo.
Di vederla, di starci insieme anche in silenzio, anche distanti come quella volta in spiaggia.
C'ero andato ogni sera dopo allora, sperando di trovarla, ma lei non era più venuta.
Le avevo detto che le avrei lasciato lo spazio ed il tempo necessario, ma la verità era che avrei voluto bussare ripetutamente alla porta di casa sua fino a quando non mi avrebbe aperto per esasperazione!
Però sapevo che era sbagliato, e che dovevo stare al mio posto questa volta evitando di fare cazzate e peggiorare ulteriormente la situazione come il mio solito.
Bevvi un sorso della birra ed osservai un gatto che attraversò correndo il giardino per uscire in strada.
Aspettai ancora qualche secondo e poi mi alzai, portai la birra in cucina, presi le chiavi della macchina, mi infilai le scarpe ed uscii.
Non avevo mai fatto niente di giusto nella mia vita fino ad ora, per quale diavolo di motivo avrei dovuto cominciare adesso?



Ollie's POV.

Uscii dal bagno dopo una doccia fresca e rilassante, già in "pigiama".
Mi stavo sfregando i capelli nell'asciugamano, camminando verso la camera, quando il campanello suonò.
Mi bloccai con la mano a mezz'aria: chi aspettavamo alle dieci e trenta di martedì sera?
Mia madre al piano di sotto andò ad aprire ed io mi avvicinai alle scale.

-La prego...

-Harry, io...
Chiusi gli occhi e mi appiattii contro il muro.

-Solo... provi a chiamarla, per favore. -la sua voce profonda mi fece venire la pelle d'oca nonostante fosse al piano di sotto ed io di sopra.

Fire Meet Gasoline [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora