Capitolo 29

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Harry's POV.

-Scusami. -fu la prima cosa che disse dopo alcuni secondi di silenzio.

Che cosa?!
Mi aveva appena fatto un pompino coi controcoglioni per essere il suo primo pompino (a meno che... beh, poteva sempre aver mentito e averlo fatto a quel coglione di Tom), comunque "scusami" non era certo la prima parola che mi aspettavo uscisse dalla sua bocca.

-Per prima... quel... -cercò le parole giuste da dire passandosi ripetutamente le mani sulle cosce non riuscendo a nascondere l'imbarazzo e l'agitazione. -Quando ho sbagliato...

Le bloccai il polso con la mano, poi tirai il lenzuolo quanto bastava per coprirmi le parti intime: io non avevo alcun problema a rimanere lì con l'uccello al vento ma sapevo che la imbarazzava e la rendeva nervosa, così mi coprii.
La tirai verso di me e la feci appoggiare al mio petto baciandole la tempia.

-Smettila. Di. Pensare. -scandii vicino al suo orecchio. -Smettila di farti le paranoie, in questo modo non vivi a pieno le cose che ti capitano.
Ollie rimase zitta così proseguii.

-Il fatto che tu abbia commesso un piccolissimo errore di percorso mi fa piacere. -ammisi con un sorrisetto. -Così ho la conferma che Tom non ha mai provato la meravigliosa sensazione di avere la tua bocca avvolta attorno al suo... -Ollie si girò e mi chiuse la bocca con una mano trattenendo un sorriso.

Dio, era così bella.
Mioddio, ma perchè ogni volta mi stupivo sempre della sua bellezza come se la vedessi sempre per la prima volta?
Non mi ero ancora abituato a lei, e a dir la verità non volevo abituarmici.
Perchè quando ci si abitua alle cose belle e ad essere felice, poi tutto finisce.
Tolse pian piano la mano dalla mia bocca e continuò a guardarmi.

-Sono veramente soddisfatto, come hai potuto notare. A te è piaciuto farlo? -le chiesi spudoratamente.

Mi aspettavo una sberla che però non arrivò.
Ollie si morse il labbro inferiore pensierosa, poi i suoi occhi tornarono nei miei.
-Sì, se devo essere sincera sì. -ammise.

-Grandioso! -esclamai alzando un pugno in aria. -Wohooo, quando me ne fai un altro?

Alzò gli occhi al cielo e sorrise buttandosi all'indietro per nascondersi la faccia sotto al cuscino, proprio come immaginavo.
Le infilai gl'indici nei fianchi e lei si dimenò ridendo per il solletico.
Allora realizzai che il suono della sua risata era diventata la mia nuova canzone preferita, quella che ascolteresti all'infinito fino al punto di arrivare ad odiarla.
Anche se, ne ero consapevole, non avrei mai potuto odiare una sola cosa di tutto quell'insieme di meraviglia che era.
Non riuscivo nemmeno ad odiarla per essersi quasi uccisa, figuriamoci se potevo arrivare ad odiare la risata che riusciva a rivoltarmi lo stomaco sottosopra e a sistemarmelo nello stesso momento.



Ollie's POV.

Mi feci una doccia, rubai lo spazzolino ad Harry e mi lavai i denti, dopodichè gli chiesi di riaccompagnarmi a casa.
Lui mi guardò senza dire niente, finì il suo caffè, prese le chiavi e qualche minuto dopo eravamo fermi davanti a casa mia.
Presi un respiro profondo e mi preparai a tutto quello che mi sarei potuta trovare una volta dentro.

-Hope. -Harry interruppe i miei pensieri, allungò la mano e strinse le mie dita. -Vuoi che entri con te?

-No. -risposi scuotendo la testa. -E' una faccenda tra me e mia madre ora. E poi... vuoi per caso morire?

Harry rise e appoggiò la guancia al poggiatesta chiudendo gli occhi.
-La verità è che mi viene difficile lasciarti andare... -disse con un filo di voce, quasi non volesse farsi sentire.

Ma le mie orecchie avevano sentito bene, altrochè e... mai e poi mai avrei mai pensato che una frase così sdolcinata sarebbe potuta uscire dalla bocca di Harry Styles.
Mi ricomposi e cercai di non sembrare stupita: avrei voluto che mi dicesse più spesso frasi del genere...

Fire Meet Gasoline [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora