-Cosa voleva? -mi chiese Harry scrocchiandosi le dita, nervoso.
Per un momento mi passò per la testa di mentirgli e sparare qualche cazzata per farlo ingelosire, ma la macchia scura sulla guancia mi ricordò che sarebbe stato capace di uscire di casa, andarlo a prenderlo e suonargliele pure per la parte che aveva risparmiato a Tom, quindi evitai.
-Niente. -sminuii slegandomi i capelli per sistemarmeli.
Harry seguì con gli occhi ogni mia singola mossa fino a quando non finii di rifarmi la coda.-Allora. -dissi sedendomi sul divano e tirando su le gambe chiudendomele tra le braccia. -Come mai non vivi coi tuoi?
Gli occhi di Harry scesero sulle mie gambe e strinse la labbra.
-Merda, Hope. -imprecò tra i denti.Alzai gli occhi al cielo e m'infilai la maglia tra le cosce per poi richiuderle e rifargli la domanda.
-Non cambia molto la situazione. -osservò lui.-Oh andiamo, vieni a sederti qui e rispondimi! -sbuffai.
Harry mi guardò ancora per qualche secondo, poi prese dell'acqua e si sedette affianco a me bevendo direttamente dalla bottiglia mentre io mi voltai verso di lui, aspettando che finisse.
-Non voglio parlare dei miei genitori. -disse poi asciugandosi le labbra bagnate col dorso della mano.-Beh, dovrai farlo. -feci. -Non vuoi dirmi perchè te ne sei andato da qui, non vuoi dirmi cos'è successo con Zayn, non vuoi dirmi perchè vivi da solo, non vuoi dirmi dove sono i tuoi genitori... insomma! Io... voglio sapere di te.
Harry abbassò la testa e si rigirò gli anelli delle dita più volte.
-Non abbiamo mai avuto un ottimo rapporto, quindi appena ho potuto mi sono comprato questa casa e sono venuto a vivere da solo. -borbottò.Aspettai qualche secondo ma lui non continuò, anzi si voltò a guardarmi e allargò la braccia alzando le spalle come se mi avesse detto fin troppo.
-Fine?! -esclamai.-Hope, ti prego... -si lasciò cadere la testa sullo schienale del divano e accennò un sorriso d'imbarazzo.
Gli infilai gli indici nel fianco per infastidirlo ma lui non si mosse, dimostrandomi di non soffrire il solletico e anzi, mi guardò male, mi afferrò per il polpaccio e mi tirò verso di lui fino a quando il mio sedere non toccò la sua coscia.
Misi il broncio, tirando fuori il labbro inferiore ed incrociando le braccia.
Harry sorrise e mi accarezzò la guancia scuotendo la testa.-Finiscila. -rise.
Alzai un piede e cercai di infilargli le dita nel naso, Harry rise di più e me lo strinse in una mano per morsicarmelo: amavo il suono della sua risata, come i suoi occhi si allungavano verso le tempie, le fossette gli solcavano quelle guance perfette e i denti dritti e bianchissimi sembrava gli illuminassero il volto.
Mi divincolai dalla sua presa, e mi sedetti sulle sue gambe guardandolo dritto negli occhi.
Harry si fece serio di colpo e cominciò a studiarmi il volto con gli occhi, come era solito fare.
Restammo così, fermi a guardarci per parecchi secondi, poi io mi allungai e gli lasciai un bacio sul mento, sfregando allo stesso tempo il naso contro le sue labbra ed Harry ne approfittò per bagnarmelo con la punta della lingua.
Feci una smorfia che lo fece ridere e mi pulii strofinandolo contro il suo collo prima di cominciare a baciarglielo, scendendo fino alle clavicole per poi risalire e tirare coi denti la pelle proprio sopra il suo pomo d'Adamo troppo pronunciato ma terribilmente sexy allo stesso tempo.
Percepii Harry deglutire in quel preciso istante e infilò le mani sotto la maglia per appoggiarmele sui fianchi e stringermeli.
Cacciai fuori la lingua e proseguii tracciando una linea bagnata fino al suo orecchio destro mentre raggiungevo le sue mani con le mie e, alzandomi sulle ginocchia, gliele portavo sul mio sedere.
Amavo sentire le sue mani addosso.
Amavo avere lui addosso.
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Fire Meet Gasoline [h.s.]
Fanfic~ Ci sono solo due cose sicure nella vita oltre alla morte: la prima è che la speranza è una debolezza dell'essere umano, la seconda è che non ci si abitua mai al dolore. ~ _ Non so quale strano potere eserciti su di me ma sono incondizionatamente a...