Capitolo 26

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Harry fece capolino in cucina infilandosi una maglietta marrone a maniche corte.
-Mangia. -ordinò sciogliendosi poi il codino per rifarselo.

Io me ne stavo seduta al tavolo, con una tazza di the davanti e dei biscotti.

Non avevo molta fame ma Harry l'aveva preparato per me ed erano già le nove di sera, così mi sforzai di farmelo andare giù.
Mia madre doveva essere andata su tutte le furie una volta scoperto che ero scappata, soprattutto perchè non poteva avere la minima idea di dove fossi.
Non avevo con me il cellulare quindi non avrebbe potuto rintracciarmi in alcun modo.
Non avevo nemmeno le scarpe, un reggiseno e dei vestiti quindi figuriamoci se ero riuscita a prendermi il cellulare.
Comunque non m'importava granchè: non avevo nessuno con cui parlare.
Meredith non mi considerava più dalla nostra ultima discussione su Harry, quindi tolta lei non mi restava più nessuno.
A parte lui.
Finii di masticare il biscotto, lo ingoiai e mi voltai a guardarlo.
Mi stava fissando con entrambe le mani sui fianchi e l'espressione concentrata.

-Cosa? -domandai pulendomi la bocca.

-Devo trovare qualcosa da darti, subito. -disse secco e sparì in stanza.

Mi guardai: ero praticamente in mutande e la sua camicia, allacciata con qualche bottone appena, copriva solo il minimo indispensabile.
Però aveva un profumo buonissimo, profumo di lui.
Afferrai il colletto e me lo portai al naso inspirando: speravo di poterlo avere addosso per sempre.


Harry's POV.

Dovevo trovare qualcosa da darle: era fottutamente sexy con solo la mia camicia addosso e Dio, me la sarei scopata nel giro di pochi minuti lasciando perdere il discorso che avevo intenzione di farle sulla cazzata che aveva appena combinato e la cosa non andava affatto bene.
Poi cazzo, aveva detto "cosa?" con quegli occhi grandi e stupiti.
Cosa?
Hope, tu non avevi idea...
Una sagoma all'entrata della stanza mi fece voltare.
Aveva una mano appoggiata allo stipite, le gambe lunghe allineate, la camicia allacciata solo di due bottoni all'altezza del petto che lasciava intravedere la linea che separava i due seni e più sotto le mutande nere.
Afferrai la prima maglietta che vidi nel cassetto e gliela lanciai, poi mi affrettai alla porta per uscire e lasciarla sola ma lei mi bloccò con una mano sul petto rispingendomi dentro ed entrando anche lei.
Mi fece voltare di schiena e lei si girò verso il muro.

-Come mai non vivi coi tuoi? -chiese slacciandosi la camicia.

Sorrisi, non per la domanda che anzi mi irritava parecchio, ma perchè non si era accorta che riuscivo a vederla tramite lo specchio, anche se solo di schiena.

-Non credi che prima di parlare di questo dovremmo parlare di quello che hai combinato tu? -osservai incrociando le braccia.

Ollie lasciò cadere la camicia per terra e rabbrividii: pure la sua schiena era perfetta e... quel.cazzo.di.sedere, Dio quel culo era la mia rovina.
Prese la maglia e se la infilò velocemente, si sfilò i capelli da sotto di essa, poi raccolse la camicia ed io abbassai la testa prima che si voltasse e si accorgesse che non avevo smesso di guardarla neanche per un attimo.
Mi toccò il gomito e mi fece voltare.

-Va bene adesso? -chiese allargando le braccia.

Merda no!
La maglia era decisamente più lunga, le arrivava a metà coscia e la copriva meglio ma... no!
Cazzo indossava la mia maglietta!
Mi arresi: sarebbe stata bellissima con qualsiasi cosa ed ancora di più senza niente, ma con qualcosa di mio addosso era semplicemente illegale.


Ollie's POV.

-Chiamo Kim e le dico di portarti qualcosa di suo. - disse Harry dopo che i suoi occhi mi analizzarono da cima a fondo per parecchi secondi.

Fire Meet Gasoline [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora