Una promessa mantenuta

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*Questo diciamo che è il primo capitolo ufficiale della storia, metto la nota all'inizio giusto per chiarire, infatti i capitoli precedenti sono stati scritti in terza persona, come se fossero raccontati da una terza persone (?), mentre invece da questo capitolo in poi i fatti verranno raccontati in prima persona dai protagonisti o dai vari personaggi che faranno parte nella storia poi con il tempo. Buona lettura e commentate condividete..bho fate qualcosa hahaha un bacione*


Maria's pov

"Puttanazza troiaaa" urlo mentre mi precipito giù dalle scale con una scarpa si e l'altra no. Proprio oggi dovevo svegliarmi tardi, mannaggia a me e che ieri non volevo staccare il telefono con Ignazio... eh già, sono passati 3 anni dal giorno del mio 16 compleanno e le cose tra noi sono cambiate, abbiamo deciso di mettere da parte i nostri sentimenti e di continuare ad essere solo migliori amici come una volta, perchè lui era troppo impegnato con i ragazzi e con il suo lavoro non potevo aggravargli ancora il peso mettendoci anche una bella storia d'amore, eravamo troppo giovani per capire realmente i sentimenti che provavamo l'uno per l'altra, cosi abbiamo deciso di dimenticare tutto, dai baci a quella specie di dichiarazione d'amore che lui mi fece sulla casetta dell'albero all'età di 15 anni. In questi 3 anni ci siamo tenuti in contatto grazie sopratutto skype e poi quando ritornava in Italia o lo andavo a trovare a Bologna dopo milioni di suppliche fatte ai miei genitori da parte mia ma anche da parte sua che diceva che dopo mesi interi passati fuori, non poteva restare un minuto di più senza la sua bedda. Eh già sono ancora la sua bedda, anche se abbiamo deciso di non voler provare a cimentarci in una storia d'amore io per lui sento un emozione che non so ancora descrivere, non riesco ancora a spiegare cosa sento quando sono vicino a lui, eppure sono sicura che quello che provo per lui va oltre la semplice amicizia e di questo non ne ho parlato mai con nessuno, neanche con Nina o con Milena che ormai sono le mie migliori amiche, Milena è una ragazza che frequenta la scuola di musica con me, solo che mentre io suono il pianoforte lei suona il violino, ho mantenuto fede alla promessa fatta ad Ignazio, ho continuato a studiare duramente il pianoforte e adesso devo dire che nonostante la mia giovane età me la cavo benissimo, il mio maestro dice sempre che quando suono è come se le mie dita iniziano a muoversi da se e producono melodie bellissime, anche perchè oltre a suonare canzoni famosissime ho anche composto un paio di canzoni, cosi quando Ignazio tornava qui a Marsala gliele facevo sentire e lui iniziava ad abbozzare piccoli testi, devo dire che su questo punto di vista siamo in una sintonia incredibile. A proposito di scuola di musica, sono in un ritardo tremendo sopratutto oggi che il maestro aveva detto che avrebbe dovuto comunicarci qualcosa di importantissimo. Cosi una volta scesa dalle scale ed essermi assicurata di essere ancora viva indosso l'altra converse e sistemo il nastro rosso tra i capelli. Questa è la prima volta che lo indosso dopo tre anni ma oggi ho bisogno del suo supporto più che mai e anche se lui in questo momento è lontano io ho bisogno di averlo vicino a me, anche se in senso metaforico.

Esco di corsa di casa e come ogni mattina passo davanti alla pizzeria dei desideri per fare un saluto a Nina che sta sistemando i tavoli per il pranzo, avere una pizzeria è proprio faticoso ed io ne so qualcosa infatti quando non ho niente da fare vado da Nina per aiutarla.

"Buongiorno Nina bella, oggi non posso trattenermi tanto perchè sono in tremendo ritardo" dico una volta essere entrata di corsa in pizzeria ed aver trovato Nina intenta a sistemare delle sedie.

"Puoi aspettare 5 minuti...devo assolutamente farti vedere una cosa" dice Nina speranzosa.

"Mi dispiace, devo scappare, ma per pranzo passo e mi prepari una bella pizza" le schiocco un bacione sulla guancia e faccio per uscire di corsa ma mi imbatto in Caterina che oggi è più raggiante del solito.

"Maria ma che fai te ne vai senza aspettare a...." non riesce a finire la frase che Nina la interrompe.

"Deve andare...vero? quindi vai...ciao Mariaaaaa" urla e poi mi raggiunge spingendomi fuori dalla pizzeria, che strana prima non voleva farmi andare via e adesso mi caccia. Bha...ma non ho tempo da perdere appresso a lei che devo correre a scuola. Fortunatamente non è molto lontana e appena arrivo ai cancelli vedo da lontano una figura correre con una custodia in mano.

Dimmi che mai, che non mi lascerai mai!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora