Maria's pov
Ignazio era partito da poco insieme a Vito che doveva accompagnarlo all'aereoporto visto che quest'ultimo doveva far ritorno a Bologna per fare le ultime intervisti e finire gli ultimi preparativi prima dell'inizio del grande tour italiano. Ero cosi emozionato all'idea che, dopo 6 anni ,ci saremmo visti per 3 mesi tutti i giorni che al momento dei saluti, per la prima volta non ho pianto. Infondo avremmo dovuto passare solo un altra settimana separati e poi finalmente saremmo potuti stare insieme. Erano le 8 di mattina, era presto lo so ma eravamo tutti in piedi dalle 7 visto che Ignazio doveva partire e noi tutti volevamo salutarlo. Mi trovavo ancora in casa Boschetto ed ero appena uscita dalla doccia di Ignazio quando sentì il cellulare squillare. Feci una corsa in camera sua, avevo ancora i capelli bagnati che sgocciolavano sul pavimento e un asciugamano legato intorno al corpo. Non controllai neanche chi fosse dall'altro lato del telefono che risposi:
"Pronto?" incastrai il telefono tra la spalla e la guancia e mentre aspettavo la risposta iniziai a tirare i vestiti puliti dalla borsa che stamattina mamma mi aveva portato. Fortunatamente aveva messo in borsa tutto l'occorrente per la giornata. I miei erano venuti qui in casa Boschetto stamattina alle 6 e 30 portando vassoi pieni di cornetti,caffè ,cappuccini e altre cose varie visto che , come avevano detto loro, questa sarebbe stata l'unica occasione per poter fare colazione veramente tutti insieme senza sentire la mancanza di Ignazio o presto senza sentire anche la mia mancanza, visto che a breve sarei dovuta partire anche io per poter inseguire i miei sogni. Ero figlia unica ma non ne avevo mai risentito perchè stando tutti i giorni con Ignazio e anche con Nina per me era come se avessi un fratello ed una sorella e poi i miei genitori essendo quasi sempre impegnati con il bar non avevano molto tempo da dedicarmi, ma questo non mi è mai pesato più di tanto perchè quando avevano la giornata libera la passavamo sempre insieme proprio come una vera famiglia e il fatto che a breve sarei partita per poter seguire il mio sogno o il ragazzo dei miei sogni, questo ancora non lo sapevo, faceva star male i miei e questo lo si poteva vedere. Ma non mi avrebbero mai impedito di andarci, perchè loro meglio di me sapevano che questa era un occasione più unica che rara che non poteva essere riufiutata. Intanto mentre mi perdevo nei miei pensieri come facevo sempre non mi accorsi che la persona dall'altro capo del telefono mi stava chiamando ad alta voce, cosi mi risvegliai e prestai attenzione a quello che stava dicendo.
"Amore....Maria....Tesoro mi senti??" Michia....era Lorenzo, alzai gli occhi al cielo, sapendo quanto lui lo odiasse, ma tanto non poteva vedermi e trattenendomi dallo sbuffare risposi.
"Scusa Lori....ero sovrappensiero, comunque dimmi.." Risposi cercando di avere un tono gentile e pacato.
"Bhe..non sono io quello che deve parlare, ieri mi hai mandato un messaggio dicendomi che dovevi parlarmi e poi visto che non mi hai risposto più ho deciso di chiamarmi, cosa volevi dirmi tesoro mio?" Ma quanto parla questo? Cioè gli voglio bene e tutto ma quando iniziava a parlare proprio non lo sopportavo, sopratutto di prima mattina. Ma per fortuna o non.. sinceramente non saprei, oggi finalmente lo avrei lasciato, non potevo più continuare questa commedia della ragazza innamorata.
"Ah si...scusa se poi non ho risposto ma stavo con Ignazio e non ho proprio preso il telefono in mano." Tirai fuori dalla borsa l'intimo, un vestitino estivo a fiori, mia madre lo adorava e non mi stupì per niente di averlo trovato li in borsa e poi mi avviai verso il letto per prendere le converse che ieri mi tolsi.
"Ovviamente...quando c'è lui il tuo fidanzato non esiste.." disse lui in tono scocciato. Era sempre stato geloso di Ignazio e del rapporto che io avevo con lui..bhe infondo lo capivo, anche se lui e Ignazio erano molto amici quando uscivamo tutti e tre le persone scambiavano me e Ignazio per coppia e mai me e Lorenzo. Anche quando uscivamo da soli sono sempre stata restia alle dimostrazioni di affetto in pubblico... cioè restia lo ero solo con lui, con Ignazio mai e puntualmente lui non faceva altro che farmelo notare e io mi limitavo ad una scrollata di spalle, certe cose a certe persone non si devono proprio spiegare, perchè sarebbe inutile, non potrebbero mai capire. Alla sua risposta alzai nuovamente gli occhi al cielo e dirigendomi verso il bagno, con un po di difficoltà visto che ero in asciugamano, con i capelli bagnati, il telefono incastrato tra la spalla e la guancia e le mani pieni di vestiti e anche le converse. Sembravo un equilibrista, cosa alquando ardua, se fossi riuscita ad arrivare nel bagno sana e salva avrebbero dovuto darmi un guinness world record come minimo.
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Dimmi che mai, che non mi lascerai mai!
Teen FictionQuesta storia parla del legame forte di un'amicizia che dura da una vita e che è messa a dura prova dalla distanza ma sopratutto dall'amore, riuscirà l'amicizia a prevalere sull'amore oppure l'anima di questi due giovani sarà costretta a sottostare...