L'ora della veritá.

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Maria's pov
"Perché Gianluca... Perché hai fatto questo? Io mi fidavo di te...tanto da darti il mio cellulare...ma questo non ti dava il diritto di poter decidere se io avrei dovuto o meno leggere quei messaggi cazzo....è di Ignazio che stiamo parlando...io.." sbottai frustata, era da più di un ora che non facevamo che urlarci contro. Per fortuna quella sera i genitori di Gian insieme ad Ernesto erano stati invitati a cena da don franchino e per questo erano fuori. Se no, non oso immaginare la loro reazione alle nostre urla.
"Cazzo Maria...quante volte te lo devo dire che mi dispiace? Mi dispiace OK? Ma se ne avessi la possibilità lo rifarei di nuovo...tu non ti rendi conto di come stavi quando hai letto il primo messaggio...l'ho fatto per te lo capisci?" rispose lui, quasi sull'orlo di una crisi di nervi. Lo vedevo che camminava nervosamente avanti ed indietro per la stanza. Il ciuffo tutto scompigliato per via delle sue mani, che nervosamente non facevano altro che passarci e ripassarci su.
"Lo hai fatto per me o no non mi interessa. Nessuno ti da il diritto di poter decidere per me. Avresti dovuto avvertirmi da subito dei messaggi e dee notifiche...avrei dovuto decidere io se leggerli o no." urlai a mia volta. Ero seduta sul letto con le lacrime agli occhi, ormai piangere era l'unica cosa che mi riusciva bene.
"Come se la risposta non fosse ovvia."
"Non dare nulla per scontato, non possiamo sapere cosa avrei fatto...poiché tu non me ne hai dato la possibilità." sbottai ancora più irritata.
"Bhe scusami se ho voluto farti star meglio, invece che farti deprimere per tutta la settimana...perché fidati...se avessi letto quei messaggi non avresti fatto altro che piangere e io non lo sopporto...non sopporto vederti piangere, mi fa male. E sapere che piangi per colpa di Ignazio...lui che è mio fratello...io..." Rispose Gianluca con voce rotta, quasi come se stesse per piangere.
"Gian..." sussurrai vedendolo in quello stato.
"L'ho fatto per te..."
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Intanto a Marsala
Ignazio's pov
Un'altra sera passata a non dormire, un altro messaggio senza risposta. Erano le 2 di notte e come al solito mi ritrovavo nella stanza della musica, ero seduto al piano mentre stavo componendo qualcosa che rispecchiasse il mio animo in quel momento. Suonare il piano era un po come stare con lei...tutto mi ricordava lei. Ero immerso nella musica quando una voce mi fece sobbalzare.
"Ignazio... Io e te dobbiamo parlare."
Mi girai di scatto e vidi Corinne appoggiata alla porta. Alzai gli occhi al cielo. Non solo dovevo sopportare Ashley, ora anche l'amica...il mai una gioia proprio.
"Che vuoi?" risposi brusco mentre tamburellavo le dita sul mio ginocchio.
"Ho qualcosa da dirti....riguarda Ashley." disse lei con fare grave mentre entrava in stanza e si chiudeva la porta alle spalle.
"Senti...so che la tua amica è incinta e tutto ma a me non interessa di lei.." dissi io indifferente, ed era vero. L'unico sentimento che provavo nei confronti della bionda era l'odio.
"Non ti interessa perché tu ami un'altra vero? A Detroit dicesti di essere innamorato di una emh...non ricordo il nome." mentre parlava si andò a sedere sul divano.
"Come fai a saperlo?"
"Bhe Ignazio...tu non sai come sono andate le cose quella sera...io si...perché c'ero."
"E allora parla.." sbottai io irritato.
"No...parlerò solo se tu mi prometti una cosa." disse lei seria.
"Se quello che mi dirai mi farà ritornare alla mia vita di prima...si ti prometto qualsiasi cosa." affermai io quasi con un tono disperato. Sarei stato disposto a fare di tutto,a comprarle tutto quello che voleva non mi importava. L'importante era farla parlare.
"OK...promettimi che mi porterai a Pineto dalla mia famiglia."
"Te lo prometto." risposi io serio.
La vidi prendere un sospiro per poi iniziare a raccontare ciò che era successo quella notte a Detroit.
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°Intanto a Naro°
Emy's pov
Erano due giorni che Piero mi aveva portato a Nato, voleva presentarmi alla sua famiglia, anche se già la conoscevo, come la sua fidanzata ufficiale, ci teneva cosi tanto che non avevo potuto dire di no. Ricordo ancora come quando Piero glielo disse alla madre e lei per la gioia corse ad abbracciarsi sussurrandomi all'orecchio "non puoi immaginare quanto io sia felice di questo." E da allora diciamo che sono un membro ufficiale della famiglia Barone.
Io e Mariagrazia, la sorellina di Piero, abbiamo legato tantissimo e oggi ho passato l'intera giornata con lei ed Eleonora tanto che adesso Piero mi aveva 'rapita'.
Ci trovavamo su una piccola spiaggia deserta nei pressi di Agrigento, era davvero molto suggestiva poiché dietro di noi si apriva una grotta naturale, e sulla sabbia cristallina c'erano i nostri teli e accanto la tenda da campeggio. Avevamo deciso di passare la notte sulla spiaggia proprio per poter stare da soli, l'indomani la sua famiglia ci avrebbe raggiunti per stare tutti insieme al mare. Io e Piero eravamo distesi sul telo, l'uno di fianco alla altro, mano nella mano, mentre guardavamo le stelle.
"Oddio Piè guarda....una stella cadente, esprimi un desiderio." esclamai io, esultando come una bimba, era la prima volta che vedevo una stella cadente in tutta la mia vita, cosi non persi tempo e chiusi gli occhi.
'Desidero che Piero non si stanchi mai di me.'
Sentii Piero ridacchiare.
"Amore...il mio unico desiderio sei tu." disse lui mentre si girava su di un fianco e appoggiava la testa sulla mano per sorreggerla. Aprii gli occhi e mi girai anche io in quella posizione per poterlo guardare meglio. Era cosi bello, illuminato dai pallidi raggi della luna che in quella notte limpida faceva da sovrana nel cielo illuminando tutto con la sua pallida luce. Piero non indossava gli occhiali e aveva solo il costume, anche se erano le due di notte ed eravamo all'aperto, l'aria era caldissima.
"Tu cosa hai desiderato?" chiese poi lui curioso.
"Eh no caro mio....se te lo dico non si avvera." risposi io.
"Ma se centro io nel desiderio, e non me lo dici, come faccio a farlo realizzare?" chiese lui retorico.
"Barone non ci sperare, sarò come muta." affermati decisa.
"Se la metti cosi...." e in men che non si dica me lo ritrovi seduto a cavalcioni su di me mentre mi faceva il solletico. Iniziai a rodere e dimenarmi come una pazza.
"Se me lo dici allora mi fermo." disse lui ridendo per la mia reazione e le mie suppliche per farlo fermare.
"Okkey...okkey...basta però." dissi io ormai stremata. Lui alzò le mani e le incrociò al petto ma rimase comunque seduto a cavalcioni su di me, facendo peso sulle ginocchia per non farmi male.
"Io...io.." iniziai balbettante mentre sentivo le mie guance farsi rosse. "Ho desiderato che tu non ti stancassi mai di me." sussurrai tutto velocemente e con lo sguardo basso. Ero imbarazzatissima, di sicuro adesso sarebbe scoppiato a ridere. Ma invece...
"Ehi..." mi disse mettendomi due dita sotto il mento per farmi alzare il viso, appena lo feci i miei occhi incontrarono i suoi, cosi magnetici che inevitabilmente ci rimasi incollata.
"Non potrei mai stancarmi di te, e sai perché? Perché io ti amo Emilia, ti amo da impazzire, sei il mio primo pensiero da appena sveglio e il mio ultimo quando mi addormento. Non potrei mai stancarmi di te...mai. Tu sei quella che porterò all'altare, sei la donna che voglio al mio fianco per il resto della mia vita. Non mi stancheró mai di te perché voglio svegliarmi e addormentarmi con te, voglio passare giornate intere con te sul divano senza far nulla e poi...quando sarà il momento, voglio avere una casa piena di piccoli Baroncini con te e sai perché... Perché io ti amo. Quindi considera tuo desiderio esaudito perché io non mi stancheró mi di te...mai." disse lui guardandomi per tutto il tempo negli occhi. Senza accorgermene scoppiai in un pianto silenzioso durante il suo discorso. Nessuno ,mai, mi aveva detto cose cosi belle, nessuno mai aveva provato qualcosa di cosi forte e sincero per me tanto da aver progettato un'intera vita insieme. E la sola idea di quella vita mi faceva sentire bene.
"Oh Piero... Ti amo cosi tanto." sussurrati tra le lacrime. Lo vidi chinarsi su di me e appoggio la fronte sulla mia.
"Non piangere tesoro mio...ridi...perché quando lo fai sei splendida...ineguagliabile." disse lui chiudendo gli occhi e prendendo un profondo sospiro. Legai le mie braccia intorno al suo collo e gli lasciai un tenero bacio sul naso.
"Amore non fare il ruffiano ora...non tentar di far colpo con le vostre canzoni." sdrammatizzai io, facendolo ridere.
"Ma sei proprio terribile eh." disse fra le risate. Io in cambio gli feci una linguaccia. E lui mi bacio. Un semplice bacio a stampo ma che io volli approfondire. Io e Piero non ci eravamo mai spinti oltre ai baci, forse perché sia io che lui volevamo aspettare il momento adatto, forse perché volevamo consolidare bene la nostra storia, forse perché avevamo paura di scoprirci del tutto...fatto sta che in quel momento, su quella spiaggia, sotto quel cielo stellato...tutti i dubbi, le paure, le incertezze volarono via. In quel momento l'amore faceva da sovrano indiscusso. Accadde tutto cosi inaspettatamente, ci ritrovammo nella tenda a scambiarci baci che di casto non avevano proprio nulla. Le mie mani tremolanti si trovarono suo suoi fianchi proprio sul l'elastico del costume. Le sue invece si muovevano sicure sulle mie gambe, insinuandosi sotto la gonna del mio vestito.
"Tesoro... Sei sicura? Fermano adesso se no..non riuscirò a fermarmi." disse lui guardandomi negli occhi.
"Piero...ti amo." fu tutto quello che riuscii a dire in quel momento ma parve capire che non avevo nessuna intenzione di tirarmi indietro, ero decisa più che mai ad andare fino in fondo e non vedevo l'ora di farlo. Con un gesto deciso abbassai il suo costume, facendolo restare completamente nudo. Il suo sorriso si allargò maliziosamente.
"Ora sei mia." sussurrò al mio orecchio e poi ci ritrovammo in un vortice di passione. I nostri corpi che si incontravano e si univano, i languidi baci lasciati li un po ovunque, le mani che non facevano altro che tastare il corpo dell'altro, quasi a voler conoscere ogni particolare. In quel momento diventammo un'unica persona, in quel momento lo sentii mio...mio sul serio. Ora lui faceva parte di me come io facevo parte di lui. E fu proprio li, sotto quel cielo stellato, in quella piccola tenda sulla spiaggia di Agrigento che io e Piero ci dimostrammo per la prima volta Amore...ma quello con la A maiuscola.
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°Intanto a Marsala°
Ignazio's pov
"Quella...quella...aaahhh... Puttanazza troia." sbottai a denti stretti mentre in un impeto di rabbia scaraventai tutti gli spartiti che stavano sul piano a terra. Vidi Corinne visibilmente spaventata dalla mia reazione, ma proprio non riuscivo a calmarmi. Mi aveva raccontato tutto, si era scusata per aver assecondato l'amica ad accompagnarmi in stanza, mi aveva detto di Lorenzo e della gravidanza e del fatto che Milena fosse complice. La rabbia, l'odio e il disgusto iniziavano a salirmi...avrei voluto spaccare qualcosa, mi conteneva solo il fatto che per me qualsiasi oggetto di quella stanza fosse sacro.
"Calmati ti prego..." sussurrò lei.
Feci prima dei profondi respiri ad occhi chiusi, che senso aveva arrabbiarsi adesso? Ora che avevo la consapevolezza di non aver mai tradito Maria, di esserle sempre stato fedele, la consapevolezza di poter finalmente ritornare con lei.
No...non mi sai fatto vincere dalla rabbia, non questa volta.
"Corinne...prepara le valigia, ce ne andiamo in Abruzzo." esclamai sorridendo. Lei mi lanciò un occhiata strana, probabilmente pensando fossi matto, ma che lo pensi pure, poco mi importava.
"Ignazio... Tu non puoi immaginare quanto io sia felice do questo ma pensa bene, se Ashley è riuscita a fare questo a te immagina cosa potrebbe fare a me una volta scoperto tutto...io...io ho paura...non avrei dovuto dirti niente, ma voglio tornare dalla mia famiglia..io." sussurro lei tra le lacrime. Iniziò a singhiozzare ed io non sapevo che fare, odiavo queste situazioni cosi imbarazzanti, in fondo per me lei era una sconosciuta, cosa avrei dovuto fare? Abbracciarla?.
Lentamente mi avvicinai al divano e mi sedetti accanto a lei cingendole la spalla con un braccio.
"Ehi! Non piangere, andrà tutto bene e poi hai fatto bene a dirmelo, tu non sei come loro, sei una brava persona e poi non potrà farti nulla perché ci sarò io con te, e anche la mia famiglia e la mia famiglia de il volo...non sei da sola." sussurrai cercando di consolarla. Lei parve ricomporsi e si asciugò velocemente le lacrime con il dorso della mano.
"Allora cosa facciamo?" disse lei agguerrita.
"Per prima cosa prepariamo le valigie e nascondianole, domani mattina prenoto i primi biglietti e poi ho un piano..." ammisi io mentre un sorrisetto beffardo si faceva largo sul mio viso.
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°Intanto a Montepagano°
Gianluca's pov
"Capisco le tue motivazioni, ma non le condivido." sussurrò Maria stremata dalla nostra discussione, anche io non ne potevo più di litigare con lei. Ma nessuno dei due voleva cedere.
"Mi dispiace..." sussurrai a sguardo basso. Stranamente in quel momento i miei piedi scalzi erano la cosa più interessante del mondo,a farmi alzare lo sguardo fu una cuscinata che mi arrivò in pieno viso. Alzao di scatto la testa e la trovai sul letto a ridere.
"Eri cosi serio.."sussurrò tra le risate.
"Tu...vuoi la guerra." risposi io cercando do trattenere le risate, mentre prendevo il cuscino con la quale ero stato colpito.
"Solo se so di poterla vincere." disse lei ridendo e così, da lì, partì una battaglia di cuscini, lei cercava di colpirmi inutilmente visto che io, essendo più forte di lei, la tenevo per un braccio. Risate e colpi di cuscini erano gli unici suoni che riempivano l'aria di casa. Eravamo ancora da soli, ma a breve i miei e mio fratello sarebbero ritornato, ma ad interrompere il nostro gioco non furono loro. Fu il cellulare do Maria che con un trillo segnò l'arrivo di un nuovo messaggio. Ci bloccammo entrambi con i cuscini ancora a mezz'aria e ci guardammo negli occhi per quello che mi parve un eternità.
Lentamente abbassai il cuscino e mi chinai per prenderlo. Non protetti fare a meno di notare che era da parte di Ignazio e c'era scritta una frase, solo una.
'Sto venendo a prenderti.'
Ma cosa scriveva?... Bhe dalla discussione che avevo appena avuto con Maria, non avevo neanche la voglia di scoprirlo, cosi mi limitati a passarle il cellulare. Lei lo prese di scatto e lesse il messaggio, ma parve confusa quasi quanto me. Ed ecco...ora di sicuro sarebbe ricaduta nel baratro...ora di sicuro l'avrei rivista star malissimo per lui...lui che neanche la meritava...ora di sicuro...
I miei pensieri vennero interrotti da una cuscinata in faccia. Aveva posato il cellulare al lato del letto, lo aveva ignorato. Non protetto fate a meno che sorridere e cosi, quasi d'impeto la tirai a me e la baciai.
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°Intanto a Marsala°
Ignazio's pov
Avevo mandato Corinne a letto dicendole che mi sarei occupato io di tutto. Ero felice come una Pasqua, avevo appena mandato un messaggio a Maria, non volevo rovinarle la sorpresa, ma solo darle qualche indizio. Già mi immaginavo lei che mi abbracciava ,io che la baciavo, noi due insieme...magari a fare l'amore.
"Aaaah that's Amoreeeee." urlai senza neanche rendermene conto. Fortunatamente l'unica stanza collegata a quella era di mia sorella che però larve svegliarsi.
"Che minchia urli?" disse Nina tutta assonnata mentre si appoggiava allo stipite della porta.
"Nina miaaa, Nina bella. Sora mia." esclamai felice mentre corsi da lei e la abbracciati forte, prendendola in braccio e facendola girare.
"Igná ma ti scimunisti? Ca successi?" esclamò lei sorpresa.
"Taliaaa che ti devo dire. Amuní acca su su." e così dicendo la spinsi verso il divano e la feci sedere. Iniziai a raccontare tutta la storia che mi aveva detto Corinne. Quando finii il mio racconto lei si alzò e corse ad abbracciarmi.
"U sapevu io...tu sei mio fratello, non avresti mai potuto fare una cosa del genere...aaah Igná mio...." disse lei con il viso incollato nell'incavo del mio collo. La strinsi forte a me, mi era mancata tantissimo la mia 'sorellone' e solo adesso, da quando ero tornato, avevo ricevuto un vero abbraccio da lei.
"E mo...che hai intenzione di fare." disse lei sorridendo.
"Non lo so ancora, ma si accettano suggerimenti."
"E se tu..." iniziò lei.

*salve a tutti ragazzeed, sono ritornata reduce da un'influenza atroce, ma avevo voglia di aggiornare cosi stamattina mi sono svegliata alle 5 ed eccovi un nuovo capitolo bello fresco, mi scuso per gli eventuali errori/orrori ma ho troppo sonno per correggerli e sono in ritardissimo per la scuola, quindi il buongiorno ve lo auguro con il capitolo.
Che ve ne pare? Corinne è la nuova paladina non trovate? E poi cosa avrà in mente la nostra bella Nina? Secondo voi il gesto do Gianluca è stato avventato? E poi vi è piaciuto quel piccolo scorcio di Piero e Emilia? Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti e se il capitolo vi è piaciuto non dimenticate di lasciare una bella stellina. Un bacione a tutte.*

Dimmi che mai, che non mi lascerai mai!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora