Risveglio da incubo.

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Maria's pov
Venni svegliata dalle urla di emy che catapultandosi nella mia stanza iniziò a saltare sul mio letto e di conseguenza su di me.
"Maria...mariaaaaaa svegliaaaa è successa una cosa bellissimaaaa." urlò lei al mio orecchio, mentre come una furia mi scuoteva.
"Vai viaaa...voglio dormire..viaaaa" mi lamentai io mentre cercavo di farmi scudo nascondendomi con il viso sotto al cuscino, ma il mio piano fallii visto che il cuscino venne tirato via e gettato sul pavimento. Sbuffai rumorosamente e mi misi seduta guardando Emy che armeggiava con il cellulare in mano.
"Spero per te sia una cosa importante, se no puoi benissimamente considerati una persona morta." minacciai io con una voce ancora impastata dal sonno.
"È importantissimo, leggi." disse lei porgendomi il suo cellulare, sbadigliai stropicciandomi gli occhi e poi lo presi. Mi ci volle un po per mettere a fuoco le lettere che apparivano sullo schermo, anche perché appena sveglia ero più lenta di un bradipo per far ripartire il cervello. Notai che si trattava di un messaggio di Piero ed iniziai a leggerlo
"Emy, so che è da vigliacchi scrivertelo per messaggio ma io proprio non ce la faccio ad aspettare il giorno del ritorno, per questo decido di dirtelo qui e poi anche di persona. Emy, sei diventata davvero importante per me, e io sento di non averti ancora ringraziato abbastanza per la festa. Per questo, ti andrebbe di venire a cena con me quando ci incontreremo a Trieste?"
Appena finii di leggere il messaggio saltai in piedi sul letto e urlai.
"Un appuntamento...ti ha chiesto un appuntamento."
"Sembra un sogno...un appuntamento." rispose lei con aria sognante mentre si passava le mani fra i capelli.
"Ma...non ho ancora accettato." rispose poi lei con un filo di voce, tanto da farmi spegnere l'entusiasmo e farmi ritornare seduta sul letto.
"Perché non lo hai fatto?" chiesi io curiosa.
"Perché non voglio illudermi...perché so che quella sarà una delle sere più belle della mia vita." rispose lei sospirando, io la guardai manco avesse detto che i gatti volavano.
"Scusami ma....non capisco dove sia il problema?"
"Il problema è che sarà solo per una sera...perché si sente obbligato a sdebitarsi per la festa capisci? Poi il giorno dopo sarà tutti come prima." rispose lei con aria sconfitta.
"Non puoi saperlo finché non ci provi." risposi io saggiamente. "Insomma fregatene...accetta, passa una bella serata con lui...e poi il resto si vedrà... Insomma stiamo parlando di Piero, l'amore della tua vita..che ti ha invitato ad una cena." dissi io cercando di parlare con un tono convincente e persuasivo, cercando di farle capire che quella era un occasione da non perdere, altrimenti si sarebbe pentita per tutta la vita.
"L'amore della mia vita...non esageriamo.." rispose lei ridendo.
"Allora...accetti?" chiesi io.
"Solo se trovo il vestito perfetto...non voglio sfigurare, insomma...hai visto quanto è bello Piero?" chiese lei con aria sognante.
"Si l'ho visto e Ignazio è meglio." dissi io ridendo.
"Ma stai zitta che sei di parte." mi disse lei dandomi una leggera spinta mentre rideva.
"Anche tu sei di parte." mi lamentai io.
"Touchè." rise lei per poi prendere il cellulare in mano. Fece un profondo respiro e poi mi guardò.
"Allora accetto." concluse per poi iniziare a digitare il messaggio. Intanto io controllai il mio cellulare per vedere se Ignazio mi aveva mandato qualcosa, ma...nulla. In fondo per via del fuso orario li era jotta e conoscendolo adesso dormiva.

Dimmi che mai, che non mi lascerai mai!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora