Dubbi.

657 51 5
                                    

Maria's pov

Venni letteralmente tirata dal Ginoblino per tutto il backstage.

"Ern ma si può sapere dove mi stai portando cosi di corsa?" dissi io ridendo.

"C'è Maria...finalmente te la posso presentare di persona." Disse lui tutto felice mentre svoltava a destra continuando a correre.

"Ginoblino calmatii...non riesco a starti dietro con questi tacchi." I piedi mi facevano un male cane e per fortuna che per tutta la durata del concerto ero stata seduta,non avrei immaginato la condizione dei miei piedi sopratutto dopo questa corsetta con Ernesto che non mi ci voleva proprio.

"Nessuno ti ha obbligato a mettere quei cosi che chiamate scarpe, ci rallentano soltanto." Disse lui sbuffando.

"Scusa tanto Ginoblino.." alzai gli occhi al cielo. "Ma devo metterli per forza."

"Guarda che si vede lo stesso che sei nana, con o senza quei trampoli." affermò lui ridendo.

"Ehy...." gli diedi uno schiaffetto sul braccio mentre ridevo "Mi ritengo offesa."

"Maa vaaa..." Mi cansonò lui per poi riprendere a camminare "Maria ci sta aspettando fuori al camerino di Gian." disse lui felice.

"Non vedo l'ora di incontrare la ragazza che ti ha fatto perdere la testa."

"Oh...ti piacerà, è fantastica." Dall'espressione che aveva Ernesto in quel momento si poteva notare da lontano un miglio quanto fosse innamorato, un po lo invidiavo, nonostante fosse cosi giovane aveva già trovato il suo Grande Amore, la sua anima gemella. Era davvero fortunato sopratutto perchè la persona che lui amava con tanta passione ricambiava i suoi sentimenti, almeno da quello che avevo potuto vedere io. Non conoscevo Maria di persone ma da quelle poche volte che avevamo potuto parlare avevo capito che ci teneva a lui...e anche tanto. Chissà se io avrei trovato presto il mio Grande Amore, per come mi sentivo in quel momento ero sempre più convinta che il mio Grande Amore fosse Ignazio. Per tutto il concerto non avevo fatto altro che guardarlo,ammirarlo in tutta la sua bellezza. Era davvero il mio punto di riferimento, la mia ispirazione... le sue parole prima di salire sul palco erano arrivate diritte al mio cuore, senza filtri. Questo era l'effetto Ignazio Boschetto che aveva su di me. Quelle parole avevo risvegliato in me un qualcosa che mi aveva portato a pormi delle domande.. Avrei dovuto parlargli o avrei dovuto prendermi ancora un po di tempo per capire cosa provavo verso di lui? Sul serio ero pronta a rischiare tutto per seguire ciò che mi diceva il cuore? Ero pronta a mettere a rischio la nostra lunghissima amicizia per seguire i mie i sentimenti? Ero così confusa...forse avrei dovuto parlarne prima con qualcuno per poi vedere cosa avrei dovuto fare. Perchè non poteva essere semplice? Perchè l'amore era cosi complicato? Infondo non chiedevo molto, solo di poter capire qual'era la strada giusta da intraprendere, avrei dovuto seguire il cuore o il cervello? Insomma questa era la domanda del secolo, altro che 'essere o non essere'.

Ernesto improvvisamente si fermò e mi lasciò il polso che per tutta la durata della corsa teneva stretto. Alzai lo sguardo per vederlo mentre andava verso una ragazza bionda, più o meno alta come me, era davvero una bellissima ragazza, aveva i capelli legati in una coda alta e indossava un meraviglioso abito lungo di un marroncino molto chiaro. La ragazza inizialmente non si accorse di noi, ma quando il suo sguardo si posò su Ernesto che correva verso di lei, un sorriso spontaneo le illuminò il viso e anche lei iniziò a correre nella direzione di Ernesto. Una volta vicini i due si abbracciarono forte per poi scambiarsi un bacio che avrebbe potuto far concorrenza ai migliori film romantici. Cavolo...allora era quello l'effetto dell'amore? Mentre li guardavo immaginai me e Ignazio in quella posizione... Lui che mi stringeva e io con le dita affondate tra i suoi capelli, un bacio da standing ovation...un momento, ma cosa mi veniva in mente, scossi la testa, ma cosa stavo pensando? Dovevo riprendermi. Cosi mi avvicinai verso i due piccioncini, che intanto si erano staccati.
"Amore mio" disse rivolgendosi alla bionda "ti presento Maria, Maria ti presento la tua omonima, ovvero l'amore della mia vita." concluse guardando con occhi sognanti Maria.
"Finalmente conosco la ragazza che ha fatto perdere la testa a Ginoblino" disso felice allungando la mano verso di lei "piacere di conoscerti, io sono Maria" la ragazza mi sorrise dolcemente e mi strinse la mano
"Il piacere è tutto mio, io sono Maria, sai Ernesto mi ha parlato molto di te." disse lei felice.
"Posso dire lo stesso di te. Anzi aggiungo che lui mi parla quasi solo di te...vero Ginoblino." ammiccai verso Ern che era arrossito e gli pizziccai dolcemente la guancia, facendo ridere Maria.
"Erneeeee vieni un attimo dentrooo." sentimmo urlare Gianluca da dentro il camerino.
"Scusatemi ragazze ma il dovere mi chiama." disse ridendo.
"Vai..ti aspettiamo qua, faccio io compagnia alla tua bedda." dissi io sorridendogli.
"OK, grazie, non ci metterò molto e poi quando torno sarò tutto tuo." disse lui rivolgendosi a Maria e lasciandole un dolce bacio sulle labbra.
"Non metterci troppo amore, già mi manchi"
"Volo, tesoro mio!" e cosi dicendo andò in camerino dal fratello, ok che erano carinissimi insieme, ma facevano venire proprio il diabete, a stento riuscivo a trattenere una risata mentre li guardavo, erano troppo dolci per i miei gusti...ah gli effetti dell'amore, ecco a cosa portava!
Rimanemmo cosi solo noi e ci guardammo per un secondo per poi scoppiare a ridere.
"Sai devo dire che all'inizio ero un po scettica quando Ernesto mi aveva parlato di te.." disse lei ritornando seria all'improvviso, io la guardai con uno sguardo consufo, non sapevo dove voleva arrivare cosi la spronai a continuare..
"Cioè.. Ora mi spiego... Ernesto è un ragazzo molto riservato, non lega subito con le persone, ma già dal giorno in cui ti ha incontrata subito mi ha parlato di te, e diciamo che sono rimasta sorpresa della cosa.. Cioè conoscendolo mi sembrava strano che si fosse affezionato a te cosi facilmente...per questo all'inizio ero diciamo scettica verso di te...ma poi con il passare del tempo ho imparato a conoscerti, anche perché abbiamo parlato tramite skype e adesso che diciamo credo di conoscerti volevo ringraziarti." mi disse lei sorridendo.
"Ringraziarmi..? E per cosa?" le chiesi io più confusa di prima, potevo capire quello che intendeva quando aveva detto che era scettica sul mio conto, chi non lo sarebbe sopratutto se si trattava di Ernesto. Ragazzi come lui non esistevano al giorno d'oggi, Ernesto era un vero gioiello, un ragazzo d'oro ed è proprio questa sua particolarità che portava le persone che gli stavano accanto a proteggerlo dagli sconosciuti, per questo riuscivo a capire il fatto che era scettica, ma proprio non capivo perché mi stesse ringraziando.
"Per essere stata accanto a lui questa settimana. Sai io e lui siamo molto legati ed Ernesto è un ragazzo che necessita di molto contatto fisico...e anche se stiamo insieme da poco, quando non stiamo insieme, la lontananza lo distrugge, ma in questa settimana ho visto che la mia distanza non gli pesava le altre volte e ho capito che è perché ci sei stata tu...perché ha potuto finalmente parlare con qualcuno, anche perché da quando a Gian è successo... Cioè... Diciamo che a Gianluca non va giù il fatto che siamo molto legati per questo quando siamo lontani Erni tende a tenersi tutto per se...e ci sta male." spiegò meglio lei.
"Non avrei mai immaginato una cosa del genere, io sono davvero felicissima di poter essere stata d'aiuto ad Ernesto, è davvero un ragazzo speciale e io davvero in questa settimana mi sono affezionata tantissimo a lui... non so perché a Gianluca non vadi giù la vostra storia ma si vede lontano un miglio che siete fatti per stare insieme, siete...perfetti." le sussurrai io, le cose che mi aveva detto mi avevano leggermente destabilizzata, perché a Gian non andava giù la loro storia? Secondo me qui c'era qualcosa sotto....e a quanto pare tutti lo sapevano...tutti tranne me.
"Grazie mille, spero potremmo diventare amiche." disse lei timidamente, mi fece così tenerezza che senza pensarci due secondi l'abbracciai. In quel momento i fratelli Ginoble uscirono dal camerino di Gian.
"Abbiamo interrotto qualcosa?" disse Gianluca una volta che ci vide abbracciate.
"Un secondo che vi lascio da sole e già ti abbracci la mia ragazza." mi disse Ernesto ridendo.
"Oh...hai scoperto il mio piano segreto, in realtà la mia era tutta una falsa perché volevo avvicinarmi a lei" scherzai io staccandomi da Maria che subito si fiondó fra le braccia del suo ragazzo. La mia battuta provocò una risata generale.
"Bhe..che ne dite se ci lasciate un po da soli?" disse Ernesto guardando prima Gian e poi me.
"Ma guarda tu...che fratello ingrato, non ci vediamo mai e quando possiamo stare insieme mi snobba per la ragazza." si lamentò Gianluca.
"Dai Gian andiamo, lasciamo i piccioncini da soli." dissi ridendo e prendendo Gian per il polso "ragazzi porto questa sottospecie di Grinch via cosi potete stare soli." dissi ridendo, trascinando via Gianluca.
"E cosi per te sarei il Grinch?" disse lui ridendo, una volta che ci fummo allontanati dalla coppietta felice.
"Nhaa....però stavi rovinando un momento dolce." lo ammonì io.
"Non me me frega un cazzo del momento dolce." affermò lui brusco.
"Proprio non ti capisco Gian... Perché non vuoi che Ernesto sia felice? Perché non approvi il loro amore?"
"Perché l'amore fa schifo...perché l'amore fa soffrire e mio fratello ha già sofferto abbastanza per la mia partenza 6 anni fa...non mi perdonerei mai se soffrisse anche per amore...non se lo merita."
Rimasi colpita dalle sue parole, mentre parlava Gianluca mi guardava fissa negli occhi, in quel momento il verde prevaleva sul marrone, i suoi meravigliosi occhi luccicavano. Quello sguardo non era uno sguardo qualunque, i suoi occhi erano cosi tristi e malinconici. Guardandolo finalmente vidi il vero Gianluca e non il Gianluca Ginoble de il volo. Il suo era uno sguardo carico di tristezza, uno sguardo che aveva da raccontare qualcosa...qualcosa di triste. Finalmente capì che l'aria da ragazzo ventenne spensierato era solo una maschera... Il vero Gianluca non era quello che appariva davanti allo schermo, il vero Gianluca era quello che in quel momento avevo davanti agli occhi. Un ragazzo fragile con la paura dell'amore, non sapevo cosa gli fosse accaduto in passato ma adesso avevo capito che era una cosa di cosi grave da averlo riuscito a terrorizzarlo.
"Gian io..." provai a dire ma venni bloccata da lui.
"No...non dire niente,non ho bisogno della tua compassione." e detto questo si staccò dalla mia presa.
"Gian...aspetta io.."
"Ci vediamo a cena" e cosi dicendo se ne andò via da me quasi correndo. Rimasi li ferma mentre lo guardavo andare via di corsa...maledetta me che non riuscivo mai a parlare, avrei dovuto consolarlo e invece ero riuscita a non dire un bel niente. Che razza di amica ero se non riuscivo ad aiutare gli altri nel momento del bisogno?
Sobbalzai quando sentì una mano sulla mia spalla, mi girai di scatto e vidi che era Ignazio.
"Tranquilla sono io...non volevo spaventarti." sussurrò lui accarezzandomi una guancia con la mano.
"No..tranquillo...non mi hai spaventata." lo tranquillizzai io.
"Tutto bene? Sei pallidissima, sembra che tu abbia visto in fantasta." mi disse lui con aria preoccupata.
"Ma si tranquillo, anzi....ti stavo venendo a chiamare." gli sorrisi per fargli capire che andava tutto bene. Ma non era cosi, ero in pensiero per Gianluca...chissà dov'era andato.
"Anche io ti stavo cercando, i tuoi genitori ti stanno aspettando, vai...sono nel mio camerino."
"Oh...corro." mi avviai ma vidi che lui non mi stava seguendo, cosi mi girai e gli chiesi "tu non vieni?"
"No..devo fare una cosa, ma tranquilla 5 minuti e vi raggiungo." disse lui con fare vago mentre si girò verso la direzione dove era scappato Gianluca ed iniziò a camminare con passo svelto.
Con una scrollata di spalle mi incamminai verso il camerino di Ignazio, avevo troppe cose a cui pensare in quel momento, non potevo di certo mettermi a pensare anche allo strano comportamento di Ignazio. Forse per come ero scossa in quel momento, lo stano comportamento di Ignazio era solo frutto della mia immaginazione. Cosi senza pensarci più di tanto andai nel camerino di Ignazio dove trovai i miei e i suoi genitori. Ah... quanto mi erano mancati!
Ignazio's pov
Avevo assolutamente bisogno di parlare con Gianluca. Non so cosa mi stava accadendo quella sera ma dovevo chiarire la questione. Da quando Maria mi aveva confessato di aver passato la notte sveglia a parlare con Gianluca uno strano campanello d'allarme aveva iniziato a suonarmi nel cervello. Erano solo amici lo so, ma durante il concerto avevo notato gli sguardi che Gianluca mandava a Maria di tanto in tanto e la cosa proprio non mi andava giù. Quindi meglio chiarire la questione sul nascere, Maria era mia e nessuno me la doveva toccare. Tantomeno Gianluca che, dopo quello che aveva passato ,aveva deciso di usare le ragazze solo come dei giocattoli e io non gli avrei permesso di utilizzare Maria...mai.
Raggiunsi il parcheggio che di trovava dietro l'Arena. Decisi di alzarmi il cappuccio della felpa per non farmi riconoscere dalle fan che erano appostate la fuori per vederci. Spalancai la porta che dava al parcheggio dove avevamo lasciato il nostro van. Sentivo urla ovunque, ragazzine urlanti che non facevano altro che dire il nome do Gianluca. Bene...forse lo avevo trovato, lentamente mi avvicinai al van cercando di rimanere nell'ombra per non farmi vedere.
"Igna...aspetta, non possiamo andare nel van da soli, ci sono troppe personem" sobbalzai a sentire quella voce. Mi girai e trovai Gianluca appoggiato con le spalle al muro. Era vestito tutto in nero e per questo non lo avevo notato, si confondeva nell'ombra.
"Ottimo nascondiglio." gli sorrisi io cercando di nascondere il fatto che mi aveva spaventato a morte.
"Mi hanno riconosciuto lo stesso.." disse lui abbassando lo sguardo.
"Gianluca Ginoble che non va dalle fan per essere circondato da mille ragazze?" scherzai io.
"Non ho voglia stasera."
"C'è qualcosa che non va?" potevo essere arrabbiato con lui quanto volevo ma era pur sempre uno dei miei migliori amici. Mi preoccupavo a vederlo cosi triste, qualcosa lo turbava e io ero li per aiutarlo.
"Nha...solite cose..sono solo stanco." la buttò lui sul vago.
"Sai che puoi dire tutto a zio Ignazio." gli misi un braccio intorno alle spalle e lo guardai sorridendo.
"Non è niente, te lo giuro..." non mi guardava negli occhi, Gianluca lo faceva sempre quando qualcosa non andava e non aveva voglia di parlarne.
"È per Valeria vero?"
Lo vidi alzare gli occhi verso di me.
"Non ti sfugge mai niente a te eh?" disse lui facendonun mezzo sorriso.
"Che ci vuoi fare...ho i poteri." dissi io ridendo. "E comunque non penso che dovresti stare cosi per una come lei...lo so che ci sei rimasto malissimo dopo quello che è successo ma...non ne vale la pena Gian." ritorna subito serio, mi faceva male vederlo in quello stato.
"Lo so Igna...lo so, ma fa male...ancora." sussurrò lui.
"Passerà... Te lo prometto!"
"Non ne sono poi cosi sicuro..."
"Ah Ginó ascoltami bene" lo presi per le spalle e lo guardai "tu sei Gianluca Ginoble cazzo e nessuno, neanche quella, ha il diritto di farti stare male. Mi capisti? E poi stai tranquillo beddu mio...il tuo grande amore prima o poi arriverà." lo vidi sorridere a quelle parole.
"Grazie Igná" mi disse lui per poi abbracciami, ricambiai l'abbraccio dandogli una pacca sulla spalla.
"Ma non ti permettiri di guardare a Maria che ti spezzo le gambe."
Lui scoppiò a ridere
"Maria è bella e tutto, ma non fa per me...sai che io voglio solo divertirmi adesso...non ho la testa per una relazione seria." disse lui ridendo.
"Aahh..che beddu quannu capisci li cose."
"Andiamo dalle fan mentre aspettiamo gli altri?" disse lui mentre iniziò a passarsi le mani tra il ciuffo per aggiustarlo.
"Miii Gianluuuu peggio di na fimmina si, dai annamu dalle nostre bedde volovers." e cosi dicendo lo presi per le spalle e lo trascinai verso l'esterno dove le ragazza ci stavano aspettando.

*ciao a tutti, chiedo perdono per questo capitolo che è stato scritto proprio malissimo. Non avevo molta ispirazione oggi, però quello di domani sarà migliore, credo. Comunque volevo ringraziare tutti per le visualizzazioni e per le votazioni. Mi raccomando non dimenticate di votare ecc e di commentare non vedo l'ora di sapere cosa pensate di questo capitolo, finalmente Maria sta iniziando a rendersi conto di quello che prova per Ignazio, e poi il Ginoblino e Maria sono di una tenerezza unica...chissà cosa è accaduto al nostro povero Gian :( un bacione a tuttiiii* ♥

Dimmi che mai, che non mi lascerai mai!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora