Piero's pov
Scalciai la ghiaia con un piede facendo alzare un po di polvere e sbuffai di nuovo. Il cellulare non aveva campo ed io ero li da circa 5 minuti, ad aspettare quei due vicino all'auto di Ignazio. Non dovevano essere andati molto lontani visto che l'auto l'avevano lasciata li e forse erano proprio in quella grande villa, dovevo solo trovare il modo di entrarci. Così, armato di coraggio, mi diressi con passo spedito fuori da quel parcheggio, quella villa era molto grande e probabilmente aveva un entrata sulla facciata principale che si trovava nel lato opposto rispetto al parcheggio. Che stupido ero stato a non pensarci prima. Uscii dal parcheggio e svoltai a destra seguendo la strada dietro ma quando arrivai davanti alla facciata principale della villa mi bloccai. Per terra c'era un grosso tappeto rosso che partiva dall'enorme portone di entrata e finiva all'ultimo gradino della scala che si trovava davanti all'ingresso. Ma non fu quello che mi colpii, avvicinandomi all'entrata notai che sul tappeto erano attaccati tantissimi post-it e tutto intorno c'erano delle candele che messe ai lati del tappeto conducevano una specie di strada verso la porta. Mi chinai leggermente per vedere cosa ci fosse scritto su quei post-it, così ne staccai uno dal tappeto.
"Un augurio speciale per un amico speciale, tanti auguri u barunieddu"
sorrisi leggendo quel messaggio, non riconobbi la scrittura ma avevo già iniziato ad immaginare chi potessero essere gli artefici, staccai altri bigliettini e su ognuno c'erano scritte frasi di auguri, tutte con calligrafie diverse, probabilmente ognuno era stato fatto da qualcuno. Ne staccai quasi la metà, leggerli tutti avrebbe impiegato troppo tempo anche perchè erano troppi e poi volevo entrare per vedere cosa mia attendeva all'interno, così, ancora con i post-it in mano entrai nella villa. Era buio all'interno, non riuscivo a vedere nulla, tastai la mia tasca alla ricerca del cellulare per fare luce, ma quando finalmente lo presi e lo sbloccai un rumore mi fece sobbalzare. La porta che prima che entrassi era spalancata si era chiusa di scatto facendomi provare una paura tremenda.
"C-c'è n-nessuno?" sussurrai io spaventato. Sentendo che nessuno rispondeva accesi la torcia del telefono e la puntai verso la porta, ma quello che videro i miei occhi furono soltanto il legno scuro dell'imponente portone, sospirai e mi girai puntando la torcia davanti a me. Non l'avessi mai fatto, perchè mi presi uno spavento epico. Iniziai ad urlare come una bambina facendo un passo indietro.
"Ma che minchia...." dissi per poi rifare luce verso la cosa che mi aveva fatto spaventare, scoppiai a ridere quando mi accorsi che era soltanto una statua e che prima dov'ero l'avevo proprio di faccia ecco perchè mi ero spaventato, per fortuna ero da solo, perchè se ci fosse stato Ignazio probabilmente mi avrebbe preso in giro per tutto il resto della mia vita. Sentì dei rumori soffocati, come qualcuno che vuole ridere ma cerca di trattenersi.
"Ragazzi...siete voi? c'è nessuno qua dentro?" dissi io cercando di fare luce all'ambiente intorno a me, era cosi buio che non riuscivo a vedere neanche dove mettevo i piedi, per questo non ero riuscito a trovare neanche degli interruttori. Improvvisamente ci fu uno scatto, come se qualcuno avesse premuto proprio un interruttore e vidi delle piccole luci che man mano di accendevano ed illuminavano i gradini di una scala. Alzai lo sguardo verso la cima della scala e vidi qualcuno correre verso destra, non riconobbi la figura anche perchè con la sola illuminazione della scala era impossibile, ma vedere quell'ombra scattare verso destra mi basto per farmi capire che non ero da solo in quella casa e che questo non era altro che uno degli scherzi idioti dei ragazzi, cosi di corsa posai il cellulare ed iniziai a salire le scale a due gradini alla volta per poi svoltare a destra, tentando di seguire l'ombra di quella persona che avevo visto scappare. Questa volta il corridoio non era del tutto al buio, per terra erano state messe una sedie di candele che facevano illuminava quel tanto che bastava per non farmi andare a sbattere contro i mobili che a destra e a sinistra creavano piccoli ostacoli al mio cammino. Mentre camminavo mi accorsi che l'intero corridoio era cosparso di petali di rose rosse, arrivai in una parte di corridoio dove c'erano una serie di porte che probabilmente conducevano a delle stanze, e in una di quelle c'erano nascosti i ragazzi lo sapevo. Mi avvicinai alla prima porta e abbassai lentamente la maniglia, la porta era aperta e cosi sorridendo la spalancai, ma quello che trovai all'interno fu il nulla, una semplice camera da letto ma che aveva tutte le luci accese, strano...l'intera casa era nella più completa oscurità e poi questa stanza era completamente illuminata, qualcosa non quadrava cosi decidi di entrare. Iniziai a guardarmi intorno ma non notai nulla di strano, cosi feci per uscire quando un piccolo quadratino rosso colpii la mia attenzione, mi avvicinai sul letto e presi quel bigliettino.
![](https://img.wattpad.com/cover/45843966-288-k177943.jpg)
STAI LEGGENDO
Dimmi che mai, che non mi lascerai mai!
Teen FictionQuesta storia parla del legame forte di un'amicizia che dura da una vita e che è messa a dura prova dalla distanza ma sopratutto dall'amore, riuscirà l'amicizia a prevalere sull'amore oppure l'anima di questi due giovani sarà costretta a sottostare...