Ignazio's pov
Mi ritrovo da solo a camminare in un prato, mi guardo intorno e tutto ciò che mi circonda è la natura, ovunque io mi giri vedo solo alberi. Intraprendo un sentiero, non so dove sto andando ma di certo non posso stare fermo così continuo a camminare. Scanso i rami degli alberi che mi sfiorano il viso mentre cammino senza una meta. Arrivo in una radura dove c'è un grande lago, solo allora mi accorgo di avere una grande sete cosi mi avvicino all'acqua limpida. Ma quando stavo per avvicinarmi all'acqua sento delle urla.
"Ignazio....aiuto Ignazio.... Aiutami!" sento Maria gridare. Inizio a guardarmi intorno ma non la vedo da nessuna parte, cosi inizio a correre intorno al lago urlando il suo nome, devo trovarla...ha bisogno di me.
"Ignazio corri....aiutami ti prego...ho bisogno di te." continuava ad urlare lei. Io cercavo di seguire la sua voce. Mi incamminai senza pensarci due volte nel bosco. Correvo senza neanche fermarmi per riprendere fiato. Le urla aumentavano e io correvo, correvo a perdifiato, correvo peggio di come si corre ad una maratona. I rami degli alberi si facevano sempre più fotti ed iniziarono a graffiarmi e ferirmi, ma a me non importava... Mi importava solo raggiungerla.
"Mariaaaa...dove sei? Mariaaaa." continuavo ad urlare mentre correvo senza una meta precisa.
"Ignazio muoviti....sono qui....corri." sentì gridare alla mia destra. Subito mi bloccai per poi seguire un sentiero che sembrava essere sbucato dal nulla alla mia destra. Continuavo a correre, ero a piedi nudi e le pietre mi ferivano i piedi ma a me non importava, anzi il dolore riusciva a tenermi concentrato. Dovevo trovarla al più presto. Il sentiero finì e mi ritrovai in un prato. E finalmente la vidi, adesso non stava più gridando, adesso rideva. Ma la sua attenzione non era su di me, era su di un'altro. Era distesa sul prato mentre stava abbracciata con quest'altro e rideva...era felice.
"Mariaaaaa.." urlai mentre ripresi la mia corsa ma più correvo e più mi sembrava di non muovermi.
"Oh Ignazio... Sei in ritardo.." disse lei appena mi vide. Aveva lo sguardo perso nel vuoto.
"Maria ma che stai dicendo? Io sono qui..."
La vidi sorridere e abbassare lo sguardo verso il ragazzo sconosciuto che era steso con la testa sulle sue gambe.
"Proprio non capisci? Adesso c'è lui con me"
"No.... Io sono qui, ci sono io...Maria guardami." la supplica i io mentre continuavo a correre, ma non la raggiungevo...la distanza tra di noi rimaneva inalterata, anzi sembrava si allungasse sempre di più.
"Sei arrivato tardi...adesso ci sono io con lei." disse il misterioso ragazzo che si era alzato...aveva una voce cosi familiare...No, non poteva essere....
"No...No...NOOOO!" mi alzai di scatto guardandomi intorno, ero nella mia stanza. Niente prato, niente bosco, ma soprattutto niente Maria. Era stato solo un brutto sogno...cercai di tranquillizzarmi ma sobbalzai quando sentì dei violenti colpi fatti contro la mia porta. Mi alzai do scatto scalciando via le coperte, ero sudatissimo e a stento riuscivo a camminare. Era stato solo un sogno ma avevo il fiatone quasi come se quella corsa fosse stata reale. Aprì la porta della mia stanza e venni travolto in un abbraccio.
"Nina.." dissi sorpreso di trovare mia sorella davanti alla mia porta in piena notte. Ma non so perche, avevo bisogno di quell'abbraccio, che infatti ricambiai subito.
"Ti ho sentito urlare...sto bussando da tanto tempo...e tu non mi rispondervi, continuavo ad urlare...Igna mi hai spaventata a morte." sussurrò lei stringendosi sempre di più a me.
"Tranquilla...ho fatto solo un brutto sogno." le dissi io accarezzandole i capelli. Lei era più grande di me ma sin da bambini mi sono sempre preso cura di lei, interpretando la parte del fratello geloso, in fondo lei è la mia sorellina anche se di età è più grande di me.
"Ti va di raccontarmelo?" mi disse lei sorridendo.
Io presi un profondo sospiro...mi andava di raccontare il mio sogno? Chissà cosa avrebbe pensato di me se glielo avessi raccontato? Come avrei potuto raccontare che facevo incubi in cui la mia migliore amica mi sostituisce con Gianluca? Mi avrebbe preso per pazzo e di sicuro avrebbe iniziato a dire che le mie erano paure insensate. Cosi mi limitati a dire
"Resti a dormire con me?" chiesi quasi con un tono timido. Sin da piccoli quando avevo gli incubi mi andavo ad infilare nel suo letto quando Maria non c'era, e di sicuro adesso non potevo andarla a svegliare, anche perché mi sicuro mi avrebbe fatto il terzo grado sul mio incubo e io proprio non ne avevo voglia.
"Ma certo tesoro, andiamo." mi accarezzò dolcemente la guancia per poi prendermi per mano ed insieme andammo dentro e ci stendemmo sul mio grande letto. Io con la testa sul suo petto e lei che mo stringeva forte a se e mi accarezzava i capelli per farmi calmare, proprio come faceva quando ero piccolo. E furono proprio quelle carezze amorevoli che riuscirono a farmi addormentare.
Maria's pov
"Allora raccontami tutto quello che è successooo..." eravamo tornate da poco dalla cena del post-concerto. Adesso io ed Emy ci ritrovavano già in pigiama sul letto. Non avevamo ancora voglia di dormire anche perché eravamo ancora elettrizzatissime per via della serata che era appena finita. E poi durante la cena avevo visto uno scambio di sguardi sospetti tra Piero ed Emy e curiosa come ero dovevo sapere.
"OK...allora quando ci hai lasciati da soli...
~flashback~
Emy's pov
Maria se ne era andata lasciando me e Piero da soli, sbaglio o mi aveva appena invitata a stare al tavolo con loro? Ero diventata rossissima e non riuscivo a guardarlo negli occhi. Mi succedeva sempre quando parlavo con lui. La sua bellezza riusciva a disarmarmi tanto che non riusciva guardarlo.
"Emy...guarda che se non vuoi...non sei costretta ad accettare se non vuoi." aggiunse lui visto il mio silenzio. Merda perché quando ero con lui non potevo comportarmi da persona normale? Perché la mia maledetta timidezza doveva sempre fregarmi? Ma questa volta no, avevo il ragazzo che amavo avanti che mi stava invitando a passare la cena seduta accnto a lui e non potevo di certo rifiutare così al diavolo la timidezza e risposi.
"Ma certo che mi va, sarebbe un gran piacere per me." gli sorrisi e lui ricambiò davvero felice. Oddio il suo sorriso... 'No Piero, non puoi farmi questo' pensai.
"Fantastico!" disse lui " Ti andrebbe di avviarti con me? Devo raggiungere la mia famiglia,ma non mi va di rimanerti qua da sola."
"Ma no...n-non ti preoccupare. Posso sempre raggiungere gli altri." iniziai a balbettare io...merda il coraggio che credevo di avere prima già se ne era andato. Non volevo che Piero andasse via, ma doveva stare con la sua famiglia ed in un certo senso, in quel momento, io glielo stavo impedendo. E mi sentivo in colpa per questo.
"Insisto..." disse lui per poi prendermi la mano. "Dai, la mia famiglia è simpatica, non ti mangiano mica e poi...mi va di presentartel." e così dicendo mi trascino verso la sua famiglia, presentandomi loro come una sua 'cara' amica.
~fina flashback~
Maria's pov
"Cioè quindi mi stai dicendo che to ha presentata alla sua famiglia? Barone's family al completo?" dissi io, non potevo credere alle sue parole...
"Eh già..." rispose la mia amjc stringendo forte il suo cuscino.
"Ma non capisci?? È una cosa meravigliosa." ammisi io eccitata dell'idea. "Ti sta mandando dei chiari segnali amica mia, penso che dovresti fargli capire che c'è interesse anche da parte tua." dissi io con aria saccente di chi la sa lingua riguardo queste cose.
"Ma che cazz stai ricenn." ed eccola li che parlava in napoletano, lo faceva sempre quando si alterava o era in difficoltà e a me faceva ridere...la trovavo tenera.
"La verità...senti...perché non organizzi qualcosa per il suo compleanno?" proposi io.
"Qualcosa tipo?" mi disse lei incuriosita dalla mia proposta.
"Una sorpresa?"
"Eh se va bhe...na festa a sorpresa mo c facc..."
Io mi alzai di scatto a sentire la sua idea e laguardai con un sorriso a 75378 denti.
"No..." mi ammonì lei. "Era un'idea supida...non pensarci neanche." aveva già capito che io avevo approvato a pieno la sua idea e che nella mia mente si stava già formando un piano.
"Sarebbe la cosa perfetta, pensaci, già mi immagino come sarà contento Piero quando saprà che l'avrai organizzata tu." strinsi il mio cuscino sorridendo.
"Ma sei pazza? Capisci quello che hai appena detto? Come posso organizzare una festa di compleanno a sorpresa per Piero Barone da sola in due giorni?" disse lei in panico.
"Bhe...tecnicamente sono meno di due giorni e poi chi ti ha detto che sarai da sola?" le dissi io tentando di assumere un tono convincente.
"Ah si? E sentiamo chi ci aiuterebbe mai? È una cosa folla e poi ti ricordo che domani sera abbiamo un concerto e quindi il pomeriggio siamo impegnati con le prove e poi anche il giorno del suo compleanno abbiamo un concerto...è impossibile."
"Ma allora non capisci? Proprio perché è impossibile che dobbiamo farlo." lei mi guardò come se fossi pazza.
"Apprezzerà di più il gesto secondo me..."
"Non voglio provare a fare una cosa quando poj già saprò che andrà male.."sussurrò lei delusa.
"Non andrà male!" dissi invece io, con un tono convinto.
"Non capisci...organizzare una festa è una cosa impegnativa e in due non ce la faremo mai." disse lei.
"Ti ho detto che non siamo in due, Milena, la mia amica, domani arriva qui e lei ci darà una mano, poi ci sono anche Nina e i ragazzi che di sicuro vorrano darci una mano e potremmo chiedere anche Francesco e a Mariagrazia, tanto ho visto che stasera avete fatto amicizia." dissi io sorridendole, lei mi guardò per un po senza dire niente, stava cercando di valutare la situazione, ma alla fine con uno sbuffo finalmente si decise a parlare.
"E va bene...mi hai convinto...domani mattina prima di colazione penserò a cosa fare e poi mi aiuterai ad avvertire tutti e a dividere i compiti."
Mi lasciai scappare un urlo di gioia e l'abbracciai forte, scaraventando cuscino che prima avevo sulle gambe per terra.
"Vedrai farai un figurone con Piero." le dissi ridendo.
"Come minino dopo dovrà chiedemri un appuntamento." ammise lei facendomi la linguaccia.
"Ohoh...la ragazza vuole le cose in grandeee." la canzonai io, ricevendo in cambio un cuscino in faccia.
"Dormi adesso...per stasera hai anche parlato abbastanza." disse lei ridendo.
"Chiedo veniaaa...notteee." e cosi dicendo spensi le luci e mandai un messaggio a Milena.
"Ho grandi notizie, vieni a Roma carica di energie, abbiamo bisogno di te qui.
P.S domani mattina vengo a prenderti all'aeroporto con Emy. Buonanotte."
Premetti invio e poi mi coricai lasciabdomi cullare dalle braccia di Morfeo, domani sarebbe stata una giornata mooolto impegnativa.
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"Ripetimi ancora perché sono qui con voi invece di trovarmi di fronte a il volo?" ed eccola Milena che continuava a lamentarsi... OK devo anche ammettere che un po era colpa mia, le avevo promesso che appena sarebbe arrivata l'avrei presentata ai ragazzi, ma visto che non avevamo tempo da perdere appena era scesa dal treno io, lei ed Emy eravamo andate a fare delle commissioni per la festa. Emy aveva avuto una bella idea, infondo sapevo che le bastava solo un input e poi la sua geniale mente avrebbe sfornato qualcosa e infatti adesso ci trovavamo in giro per Roma alla ricerca di qualche pasticceria per ordinare le torte.... Eh già, le torte, voleva fare le cose in grande. Quella mattina non avevo ancora visto i ragazzi ma avevo mandato un messaggio ad Ignazio e uno a Gianluca dicendogli che dovevo parlare con loro senza Piero.
"Ti ho detto che a pranzo ti presento Ignazio e Gianluca." le dissi per quella che mi sembrava la milionesima volta, era proprio isterica certe volte.
"E Piero? Quando mi presenti Piero??"
"Eh Piero me lo devi lasciare stare.." disse Emy ridendo facendo ridere anche noi.
"Dai ragaaa muoviamoci,non abbiamo tempo da perdere."
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Eravamo in una pizzeria nei pressi di piazza di Spagna mentre pranzavamo con i ragazzi, per fortuna Piero era impegnato in una cena in famiglia visto che i genitori sarebbero partiti la sera. Ma lui non sapeva che Franz e Mariagrazia sarebbero rimasti li, loro erano il nostro diversivo, infatti dopo il concerto del 24 avrebbero dovuto tenere impegnato Piero per un po per poi portarlo nel luogo dove Emy stava organizzando la festa. Avevamo appena parlato della sorpresa ai ragazzi e loro sembravano entusiati all'idea e cosi accettarono quasi subito di poter partecipare.
"Contate anche su di me." disse il Ginoblino che insieme alla sua ragazza era venuto a pranzo con noi.
"Bhe...anche su di me, visto che domani voi sarete impegnati con le prove io, Milena e Mariagrazia potremmo occuparci di addobbare la sala" disse timidamente Maria ( Cardelli).
"Ma è un'ottima idea amore." disse felice Ernesto per poi stamparle un dolce bacio sulle labbra.
"Bhe...sarebbe un'idea, che ne pensi grande capo?" guardai Emy ridendo.
"È un'ottima idea...ci toglierebbe dai guai e poi ho già preparato degli schemi su come dovrà essere preparata la sala" e così dice do iniziò a tirar fuori dalla borsa una cartellina.
"Minchia...ma da quanto tempo è che organizzi sta cosa?" disse Ignazio meravigliato mentre guardava Emy prendere una serie di fogli e consegnarli a Milena e Maria.
"Da ieri sera.."rispose lei.
"Piero sarà felicissimo me lo sento." disse lui ridacchiando guadagnandosi una gomitata da parte di Gianluca. Il pranzo passò cosi velocemente tra una risata e l'altra, con Maria ed Ernesto che non smettevano di sbaciucchiarsi, Emy che discuteva al telefono con il catering per la festa, Milena che tentava in tutti i modi di intavolare una conversazione con un Gianluca che era più concentrato a far staccare Ern e Maria che a rispondere a lei ed Ignazio che era perso nei suoi pensieri. Non avevo potuto fare a meno di notare che oggi era stato particolarmente silenzioso, non faceva le sue battute come al solito, anzi sembrava triste. In quel momento lo stavo fissando, aveva lo sguardo basso verso la pizza che stranamente era ancora a meta, ed Ignazio che non divorava la pizza era qualcosa di tragico. Gli diedi un calcio sotto al tavolo per attirare la sua attenzione, lui subito alzò lo sguardo verso di me. Gli mimai un "tutto bene?" con le labbra, sabevo che se avessi parlato ad alta voce gli altri mi avrebbero sentito ed Ignazio non avrebbe parlato. Lui mi guardò per un po, per poi annuire e farmi un sorriso sbilenco. Dovette notare la mia espressione poco convinta perché subito riabbasso lo sguardo verso il suo piatto e riprese a giocare con la mozzarella che aveva sulla pizza spostandola da un lato all'altro con l'aiuto della forchetta. Stavo per alzarmi e trascinarlo via quando sentì il mio cellulare vibrare. Lo presi e lessi il mittente, era Nina;
"Ciao tesoro, so che siete impegnati con le prove ma ho bisogno di parlarti di una cosa urgente, riguarda Ignazio, ci vediamo alle 15 al bar dell'hotel.
P.S ti voglio bene♥"
Appena lessi quel messaggio capì che le mie supposizioni non erano vaghe, sapevo che c'era qualcosa che non andava e Nina mi avrebbe aiutato a capirlo.*salve a tuttiiiii, sono tornataaaa, vi sono mancataaa? Voi si, anche la mia storia mi è mancata hahahhaha,avete passato un buon ferragosto? Io sono appena tornata e visto che non ho nulla da fare ho deciso di finire questo capitolo e di pubblicarlo, permetto che non riprenderò a pubblicare un capitolo al giorno, ma ne metterò tipo uno ogni due/tre giorni. Allora il capitolo è breve perché è diciamo un capitolo di passaggio, sono cosi buona che vi anticipo che è di passaggio per una cosa ........... Non vi dico hahahahha comunque che ne pensare dell'incubo di Ignazio? E della sorpresa che Emy organizzerà per Piero? Riuscirà Emy a far colpo con Barone??
Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti *-* un besitooooo♥*
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Dimmi che mai, che non mi lascerai mai!
Fiksi RemajaQuesta storia parla del legame forte di un'amicizia che dura da una vita e che è messa a dura prova dalla distanza ma sopratutto dall'amore, riuscirà l'amicizia a prevalere sull'amore oppure l'anima di questi due giovani sarà costretta a sottostare...