Capitolo 1

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"è ingiusto!" pensò Lali, già stanca di continuarlo a ripeterlo, però continuava a pensarlo. Il direttore continuava a guardarla, si era stancato di sentirla dire quella frase, anche se sapeva, in parte, che aveva ragione, ma mai lo avrebbe ammesso. Sulla sedia accanto a quella della ragazza, in vece, Peter sorrideva trionfante, aveva sbagliato, e la colpa ricadeva sulla sua compagna di banco. La ragazza, entrata da poco nella scuola, subito si era ribellata alla supremazia di Peter, e lo aveva affrontato, quando il ragazzo le aveva chiesto, o meglio, ordinato di darle i suoi compiti e di farlo copiare. Il ragazzo, non solo era entrato in ritardo, mezzo ubriaco, ma esigeva pure che gli facessero i compiti, lei non lo accettava. Il ragazzo, non era mai stato punito, dato che i suoi genitori donavano una grande quantità di soldi ogni anno. A Lali non andava giù, che solo perché fosse ricco fosse libero di fare quello che voleva, segretamente, questo era ciò che pensava gran parte della scuola, ma tutti lo temevano. A Lali non era andata giù il suo comportamento dal primo giorno, in cui, il ragazzo, era entrato in classe ubriaco, forse anche fatto, con i segni del rossetto sulle labbra e sul collo. I suoi amici lo avevano applaudito, uno gli aveva dato una pacca sulla spalla ed un altro aveva detto -Bravo il capitano!- Poi, barcollando si era seduto accanto a Lali, le aveva sorriso, poi si era girato verso una bionda ed indicando Lali aveva chiesto, scherzando -Ma che, ora accettiamo anche altri esseri, oltre agli esseri umani?- Tutti avevano riso, meno Lali. Il professore aveva tentato di far tornare la calma, ma la ragazza lo aveva fatto girare e gli aveva dato uno schiaffo. Il ragazzo si era toccato la guancia rossa, e l'aveva guardata in modo malo. Nella classe si senti un coro di "ooooooooh", tutti erano rimasti a bocca aperta scioccati dal comportamento, un tantino "giusto", della ragazza. Peter avrebbe tanto voluto ucciderla e se fosse stata un uomo lo avrebbe fatto, però era una donna, una donna orribile secondo il suo parere, ma pur sempre una donna e lui odiava chi picchiava le donne. Da quel giorno, i due litigano, nei corridoi, in classe, nel cortile, nella sala di musica e nell'ufficio del preside. I professori non riuscivano a domarli, il preside non riusciva a calmarli, ed i litigi erano sempre più frequenti e forti. Quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Non solo li avevano ripescati a litigare, non solo si stavano anche uccidendo quando li hanno trovati, ma erano nella stanza della ragazza. Peter ebbe una sanzione sopratutto per quest'ultimo fatto. Il preside era d'accordo con Lali quando diceva che non potevano punire solo lei per le litigate, perché non litigava certo da sola, e solitamente ogni scontro era derivato da un provocamento di Peter, da un suo insulto o da una sua azione. Questa volta era stato perché Peter era entrato senza permesso mentre la ragazza era nuda, ed aveva tentato di rubargli il quaderno di Fisica, che la ragazza continuava a persistere sul non volergli far copiare gli esercizi, che lui torva troppo difficili. La ragazza gli aveva anche proposto di spiegarglieli, ma lui non voleva, lui cercava sempre la strada più semplice. Lali non gliela rendeva facile però, forse per provocarla, il ragazzo continuava con l'idea di copiare. Il preside sospirò, li guardò e gli si illumino il volto, gli era venuta un'idea più che eccellente.

(Se volete sapere qual'è l'idea, mettette qualche stella e lasciate qualche commento!)   

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