Capitolo 5

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Lali si guardò in torno. Si sentiva un pesce fuor d'acqua, nel ristorante di lusso dove Peter le aveva dato appuntamento. Notò Peter che l'aspettava fuori al ristorante, mentre guardava l'orologio. Lo guardò. Poi si avvicinò. Peter le sorrise e le disse -Sei molto carina!- Lali sapeva che non era vero. Indossava un pantalone di tuta che le arrivava fino alle ginocchia, una maglietta blu ed una giacchetta rossa. Non era l'abbigliamento adeguato per un ristorante di lusso.    
Entrarono nel ristorante. Era bello, elegante, quasi "romantico", con tutti quei fiori, tutte quelle candele e la musica di sottofondo. Si sedettero ad un tavolo appartato. A Lali sembrava decisamente troppo romantico per i suoi gusti, un ristorante così ci sarebbe andata volentieri con un ragazzo che le piaceva ed a cui lei piaceva, non con Peter. Lali continuava a chiedersi che piani avesse in mente, cosa le avrebbe fatto, voleva farle uno scherzo? Lei aveva una missione da compiere. 
I ragazzi presero i menù ed iniziarono a leggere. Lali non ci capiva niente, le sembrava tutto scritto in ebraico, ma già mai avrebbe chiesto aiuto a Peter, che sembrava perfettamente a suo agio. Quando arrivo il cameriere, però, capì che avrebbe dovuto inventarsi qualcosa. Il cameriere la guardò, e lei capì in quel momento che non gli piaceva. "Sarà per il mio abbigliamento?" si chiese Lali, ma non ci fece molto caso. Peter la guardava, il cameriere la guardava, volevano sapere cosa volesse ordinare. Lali riportò lo sguardo sul menù. Peter la guardò e le chiese -Problemi?- Lali alzò lo sguardo, e si incontrò coi suoi occhi. "Anche se non era un tipo apposto aveva dei bei occhi" constatò Lali. Sospirò e gli disse -Non so il francese. Non ho la più pallida idea di cosa ci sia scritto qui!- Peter le sorrise. Il cameriere fece cenno di no con la testa, indignato. Peter sospiro e le chiese -Facciamo così, ordino io. Ti fidi di me?- Lali fece cenno di no con la testa, senza nemmeno pensarci. Peter si doveva aspettare quella risposta dopo tutto ciò che le aveva fatto, ma desiderava che lei dicesse di si. Peter portò gli occhi sul menù ed ordinò ciò che aveva ordinato per se.
Dopo vari minuti, arrivò il cibo. I due sorrisero, anche perché l'arrivata del cibo lì tolse da un silenzio imbarazzante. Lali provò il cibo e constatò, che, dopo tutto, le piaceva. Peter le stava per versare un po' di vino quando lei disse -Non ho ancora 21 anni, non posso bere!- Peter le sorrise e disse -Un piccolo strappo alla regola, non fa male. Non essere così "perfetta" in tutto!- Lali lo guardò male. Sapeva che Peter aveva ragione, ma non lo avrebbe mai ammesso. Sospirò e bevette un sorso di vino, le piacque, così ne bevette un altro, e finì il bicchiere. Peter rise leggermente e poi le chiese -Mai bevuto?- Lali fece cenno di no con la testa e si fece versare un altro bicchiere di vino.

Uscendo dal ristornate, Lali barcollava, ed inciampò nel marciapiede. Peter la prese, per non farla cadere. Quando la rimise in piedi, Lali rideva, senza un perché. Peter le prese la mano e le disse -Tu non puoi guidare in queste condizioni, dové la tua auto?- Lali si girò verso di lui e gli disse, fra una risata ed un'altra -Non ho una macchina, sono venuta in taxi. Andiamo con la tua auto!- Peter la guardò, le sorrise e le disse -Io non ho l'auto, ho una moto, la moto che tu mi avevi consigliato di non comprare, avevi ragione!- Lali sorrise e disse -Non sono mai andata su una moto, mi piacerebbe!- Peter la guardò sorpresa, ma decise di accettare. La fece salire dietro e le disse di stringerlo forte. Lali lo fece. Si fermarono qualche isolato prima dell'università perché Lali non si sentiva bene. Si misero sotto un albero. Peter la guardò, si aspettava che Lali vomitasse, ma lei tentò di baciarlo. Peter la fermò e le disse -Non bacio le ragazze mentre sono ubriache. Io e te ci baceremo, ma tu sarai sobria e lo vorrai!- Peter si stupì di ciò che aveva detto. Fino a poco tempo prima se ne sarebbe infischiato che la ragazza fosse sobria o ubriaca. E poi perché baciare Lali? Lui la odiava. Non ci penso su molto, anche perché suono il telefonino di Lali. Lui lo prese e rispose -Pronto, chi è?- Dall'altra parte non si ottenne risposta, poi la voce di Rochi infuriata -Che ci fai col telefonino di Lali? Lei dov'è? Che le hai fatto? Come sta?- Peter guardò Lali. Si era tolta gli occhiali, si era alzata la maglietta e si poteva vedere la pancia, continuava a ridere ed il suo alito puzzava di alcol, unendo il quadro, sembrava un ubriacona. Sospirò e le rispose -Ha bevuto un po', ed è un po' brilla!-     

Peter guardò l'orologio, erano in ritardo per il copri fuoco, il cancello era chiuso, e le guardie lì vicino. Peter tappò la bocca di Lali, e la fece avvicinare ad un punto del cancello di ferro dove si poteva scavalcare e non c'erano guardie. La fece scavalcare e poi scavalcò lui. La portò verso i dormitori, e notò tre persone d'avanti alla loro porta, già pensava che sarebbe stato mandato nella stanza del preside, quando notò che erano Candela, Eugenia e Rocio. Tiro un sospiro di sollievo e gli si avvicinò di soppiatto. Le tre lo guardarono male. Euge abbraccio l'amica, poi la guardò negli occhi e le chiese -Stai bene? Che ti ha fatto?- Lali scoppio a ridere, come aveva fatto la maggior parte della serata. Peter si mise le mani nella tasca della giacca e le guardò tutte e quattro. Lali rise nuovamente e disse -Niente, ci siamo divertiti! Abbiamo bevuto, mangiato, fatto un giro in moto, ho quasi vomitato, scavalcato un cancello e ci siamo quasi baciati!- 

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