Erano arrivate le festività natalizie, ed io non avevo un posto dove passarle, ne una famiglia con cui condividere quei giorni "speciali" per tutti, ma non per me. Rochi era andata a trovare la madre in Francia, Cande in Spagna dal padre e dal fratello ed Euge era andata in Italia a vedere e comprare la nuova collezione invernale, e per stare accanto a sua sorella che stava per partorire. Tuta l'università stava per partire, ed io ero l'unica che sarebbe rimasta. Non che mi interessasse festeggiare il Natale, o le altre festività, non lo avevo mai fatto, dato che mio padre non c'era mai, e mia madre si stancava di preparare. Era un giorno comune, come gli altri, solo che non si andava a scuola. Però a Natale io mi sentivo ancora più sola, perché vedevo tutti felici, ed io ero "normale", a casa era tutto normale, non c'era nemmeno l'albero o qualche decorazione. Molti pensavano fossimo ebrei, e per questo non festeggiassimo il Natale. Peter entra dalla porta e mi distrae dai miei pensieri, lui andrà in Canada. Mi guarda e mi sorride. Poi guarda il mio letto e chiede -Non hai preparato le valigie?- E si gira di nuovo verso di me. Faccio cenno di no con la testa, e lui alza un sopracciglio. Sospiro e mi siedo sul letto -Io non parto!- Gli spiego. Lui fa cenno di no con la testa, e sembra quasi indignato perché io abbia detto quello. Mi si avvicina e mi chiede, guardandomi negli occhi -Perché?- Sospiro e gli spiego -Mio padre è in prigione e mia madre si è risposata con uno che non mi piace!- Non pensavo che avrei mai detto a Peter qualcosa di così "personale" e "serio", ma lo ho fatto, e mi sento libera. Lui è il primo ha scoprirlo. Ricordo ancora quando avevo 14 anni, ero seduta sul divano ed ho sentito le sirene della polizia, poi si sono fermate tipo dieci pattuglie d'avanti a casa nostra, sono entrati ed hanno arrestato mio padre per strupo, omicidio e furto. Mi ricordo in tribunale, la ragazza della mia età che piangeva disperata, perché non solo un uomo che era un amico fidato di suo padre, che conosceva da quando era nata l'aveva strupata, ma aveva anche ucciso suo padre, perché lui aveva scoperto dei suoi furti e lo avrebbe denunciato alla polizia. -Mi dispiace- Dice Peter, e dalla sua faccia capisco che è veramente dispiaciuto. Faccio un sorriso finto, per non farglielo pesare e gli dico -Non preoccuparti, sono passati già 6 anni, non importa più, non era nemmeno un buon padre- Dico, ma è solo una finta, ho già le lacrime agli occhi. Lui mi abbraccia, ed io prendo un po' del suo calore e della sua calma, perché ne ho bisogno. Poi si stacca, e mi sorride, sembra che si sia come illuminato. -Ho avuto un'idea- Annuncia. -Vieni con me in Canada- Io lo guardo sbalordita. -Come?- Gli chiedo senza parole.
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Diamonds Storia Laliter
Fiksi PenggemarQuando due si devono incontrare, si incontrano. Quando due si devono amare, si amano. Quando il buio e la luce entrano in contatto creano un diamante, più forte ed indistruttibile che niente. Lui: il buio. Il classico "ragazzo cattivo", bello, for...