I genitori di Peter non sanno che noi ci stiamo frequentando, lo sanno poche persone...e lo immagina mezzo campus. Mi chiedo se gli farebbe piacere che io esca col figlio, se lui gli ha parlato di me, se Gas anche gli ha parlato di me, mi chiedo se sia la prima ragazza con cui esce che presenta ai suoi, se sia la peggiore fra quelle che abbia presentato...-Mariana, tu sei nuova dell'università?- Mi chiede Maribella, distraendomi dai miei pensieri. Mi giro verso di lei, e ricambio il suo sorriso, faccio cenno di si con la testa e spiego -Prima andavo in un università in Texas, dove sono nata e cresciuta, poi ho avuto la possibilità di venire qui e non me la sono lasciata scappare!- Tutti mi guardano stupiti, tutti a parte le ragazze e Gas, che sapevano delle mie origini texane. Il padre di Peter, Juan, mi studia per alcuni secondi, prima di pormi la sua domanda -Dal Texas al Main? Però, un lungo viaggio. Non ti mancano i tuoi familiari, i tuoi amici, la tua casa?- Faccio cenno di si con la testa, praticamente ci divide un tavolo. Sorrido e gli rispondo senza problemi -Si, ma a volte bisogna rinunciare a qualcosa per ottenere i migliori risultati!- Sembra veramente una risposta cinica, ma è la verità. Lui fa cenno di si con la testa e mi sorride. -Ed in cosa ti laurerai?- Mi chiede Mia. Non capisco perché tutte le domande siano rivolte a me. Da quello che ho capito le ragazze già le conoscono, io sono l'unica faccia nuova a questo tavolo, e questo mi stressa, ma non lo do a vedere. -In storia e letteratura!- Rispondo mostrando un sorriso dolce e cordiale. Peter mi sorride, ed io arrossisco leggermente, e cerco di nasconderlo. Pablo mi guarda e mi chiede -E cosa pensi di fare dopo il college?- Sorrido e rispondo -O una bibliotecaria, o una guida del museo. Ho già fatto dei lavoretti in Texas!-
Guardo Peter, che apre la portiera della sua auto e mi fa entrare. Quando si siede al sedile del conducente, gli sorrisi e gli chiesi -Secondo te gli sono piaciuta?- Lui si girò verso di me, mi sorrise dolcemente. Mi accarezzò una guancia e guardandomi profondamente negli occhi mi disse -Ma certo, sono i miei genitori, gli piacerai quasi quanto piaci a me- E mi diede un bacio furtivo sulle labbra. Quando noto che non ci dirigiamo verso il college, mi giro verso di lui spaventata, e gli chiedo -Dove stiamo andando? Hai sbagliato strada!- Lui fece cenno di no con la testa, sorrise in modo dolce e mi dice, sempre guardando la strada -No- Poi, nota la mia espressione preoccupata e mi chiese -Ti fidi di me?- Io ci pensa su, poi gli chiesi -Devo dire la verità?- Lui fa cenno di si con la testa, allora gli rispondo -No, veramente no!- Lui scuotette la testa, poi disse -Fallo!- Decido di fidarmi. Poi, quando si fermò in un luogo poco luminoso, dove non c'era nulla, inizio a preoccuparmi. Lui mi apre la portiera, mi prese la mano, e mi fece uscire. Ci avviciniamo ad un albero, mi sembra di averlo già visto. -Ti ricordi?- Mi chiede. Mi giro verso di lui e faccio cenno di no con la testa, lui mi sorride e mi dice, mettendo una mano sopra l'albero -è l'albero dove ci siamo fermati quando stavamo tornando dal ristorante. Non lo sapevi, ma è uno dei miei posti preferiti- Lo guardo e gli chiedo -Perché? c'è un motivo?- Lui fa cenno di si con la testa, si siede sotto l'albero, ed io mi siedo accanto a lui. Lui mi sorride e mi spiega -Avevamo una casa qui vicino, ed un giorno, o meglio una notte, i miei genitori avevano litigato, molto duramente, stavo molto male, così corsi via, e venni qui, passai qui la notte, e da quel momento, ogni volte che mi sentivo perso, triste o qualcosa del genere, venivo qui. Poi c'è un panorama!- Sorrido e mi affaccio alla ringhiera di legno, Peter si avvicinò a me. Guardammo il panorama, era veramente stupendo. -Hai ragione!- Dissi, ammirando il panorama. -Si, è veramente stupendo!- Mi accorsi che non guardava il panorama, ma me. Quando mi girai verso di lui mi baciò, ed io ricambiai, misi le mani dietro la sua testa, ed iniziai a scompigliargli i capelli. -Ti amo!- Sussurrai quando mi fui scansata per guardarlo negli occhi, lui mi sorrise e mi diede un'altro bacio. Penso che quello fosse il suo modo per dimostrarmi che mi ama, anche senza parole, a volte quelle sono di troppo.
(Scusate per il ritardo, mi era mancata l'ispirazione! Spero vi piaccia!)

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Diamonds Storia Laliter
FanfictionQuando due si devono incontrare, si incontrano. Quando due si devono amare, si amano. Quando il buio e la luce entrano in contatto creano un diamante, più forte ed indistruttibile che niente. Lui: il buio. Il classico "ragazzo cattivo", bello, for...