Narra Louis:
Mi accomodai nel fresco prato ad aspettare che succedesse qualcosa, mi stavo annoiando molto, qualcosa mi diceva che quel che avevo fatto era una brutta cosa Louis
-non dovevi trattarla così - dissi sussurando.
Mi faceva impazzire, sentivo una sensazione davvero strana, non potevo smettere di pensare a quel che era sucesso.
'Che ti aspettavi Louis provarci con la babysitter, andiamo sei un Tomlinson'
'L'amore è una merda Louis, ma mica ti stavi innamorando'
Sentivo una voce in lontananza, così che uscì dai miei pensieri.
-LOUIS WILLIAM Tomlinson!!che cazzo hai fatto!?-
Urlava Liam da lontano per poi appoggiare la sua mano nella mia spalla.
-Non mi guardare con questa faccia da innocente LOUIS- disse questo riprendendomi.
-Hey che ti succede bro- dissi velocemente e confuso.
-Niente, ma che è successo con Mary?- Disse ancora più arrabbiato.
Volevo andarmene e cominciai a camminare ma, le mani di Liam mi presero e mi strinsero forte.
-Perché...lo hai fatto?eh? Sai che lei ci tiene a te?- disse Liam amaramente e lasciando un po la presa.
-Ma che stai dicendo lei non ci tiene a me, lo sta facendo perché è il suo lavoro da babysitter, no?!- Risposi avidamente.
-Merda..tu non cambi mai eh? Mi manca il vecchio Louis - disse Liam tristemente.
-E se ti manca il vecchio me perché sei ancora qua Payne!? Ti faccio pena perché ora sono cieco eh?!- urlai.
Un silenzio si creò in quel instante, odiavo quella situazione, subito dopo Liam mi rispose
-Non lo so neanch'io..- pochi secondi dopo qualcosa si appoggiò nella mia mano, era una catenina.
'Oh cazzo..' mi dissi tra me.
- Louis...questa è la catena che mi hai regalato per il mio compleanno, quando abbiamo compiuto 4 anni di amicizia...per questo lo faccio- rispose Liam dandomi la catenina.
Non sapevo cosa dire, quindi rimasi in silenzio.
-Me l'hai regalata e hai messo un...-dissi prima che mi interruppe.
-Stai zitto!- Dissi, odiavo quella storia
-Ah si..andiamo!- Mi prese dal polso e mi tirò via, sentivo le gocce di pioggia cadere nel mio viso, una sensazione di angoscia si creò in me.
-Dove cavolo mi porti?!- Domandai.
Lui non mi rispose, passarono i minuti e in tutto il percorso non mi parlò, sapevo che me lo meritavo..come la pioggia, ero tutto bagnato.
Dopo 10 minuti Liam si fermò.
-Ti lascio qui a casa tua, pensa alla cazzata che hai fatto e domani ci vediamo, non mi importa se non mi vuoi vedere , domani porterò anche a Mary e spero che cambi il tuo carattere perché mi sono...stancato- disse Liam arrabiato e mi spinse dentro casa e chiuse di colpo la porta.
Con le mani cercai la ringhiera della scala, arrivai nella mia camera e mi sdraiai a pancia in su , non avevo mai sentito Liam cosi..arrabiato...forse..aveva ragione.
Narra Liam:
Dahh mi faceva impazzire LOUIS!ora dove vivrà Mary? Non ho neanche il suo numero di telefono, dovrò chiamare la signora Tomlinson...
-Pronto..signora? Si signora sono Liam, mi potrebbe dare il numero di telefono di Mary non è che vogli provarci o cose così, è un'altra cosa voglio solo comunicarmi con lei, me lo dà, oh no l'educazione, me lo potrebbe dare ora, si in questo momento....., non dico che lei non abbia niente da fare, vorrei solo il numero....-
-Liam tesoro non c'è problema questo è il suo numero **********-
-Grazie mille signora, buona notte-
-Non c'è di che, grazie Liam ....-
Finalmente avevo il numero di Mary, decisi di chiamarla.-Mary!! Sono Liam-
-Oh..ciao Liam cosa vuoi.. *cof cof*-rispose Mary tossendo.
-Chi vuole andare a casa di Louis domani??- Dissi per animarla un pó.
-..Liam lui mi ha cacciata..- disse.
-No tranquilla, ora è tutto apposto, domani mattina presto ti porto-
-Va bene ma non sai dove viv..- Liam mi interruppe.
-Si invece, hai il GPS acceso, ti ho già localizzata.- dissi con un sorriso.
-Okay..Liam grazie *cof cof*- disse lei senza voglia.
-Va tutto bene?- dissi preoccupato.
-Si..credo di si, è solo un pó di tosse- disse velocemente.
Ecco cosa le è successo per essersene andata di corsa con la pioggia, tutto questo era colpa di Louis.
Il mattino seguente:
Mi alzai e mi preparai subito, presi il telefono e scrissi l'indirizzo di Mary, non era tanto vicino così decisi di chiamare un taxi.
'Spero di arrivare presto a casa sua e, non perdermi'