Narra Mary:
Una settimana dopo...
Mi trovavo tirata per terra a pancia in su guardando il soffito, stava iniziando a piovere.
"Oh fantastico una giornata di merda sarebbe appena iniziata.."
Le foto di Louis da piccolo appese nella sua vecchia stanza che ora è la mia decoravano le pareti azzurre.
"Se solo le foto prendessero vita.."pensai.
Erano solo foto, buttai il mio cellulare dall'altra parte della stanza..non mi importava se lo rompevo, è strano quando ogni cosa ti fa ricordare lui..
"La strada, mentre mangi e quando ascolti una canzone, mentre usi il telefono, mi viene in mente sempre lui.."
Non hai mai sentito che puoi avere la felicità nelle tue mani e che in pochi minuti si scontrasse con la dura realtà del destino nel quale è stato scritto.
Mi faceva male la schiena per il pavimento troppo duro, sapevo che per rialzarmi ci voleva un bel pó, da quando siamo ritornati da Disney quel pizzico di felicità che avevo visto in Louis era svanito..come se fosse stato tutto una bugia.
Come il vecchio detto "Quel che è successo a Las vegas rimane a Las Vegas.."
Lui si era distaccato da me, come la prima volta che l'ho conosciuto.
Perché pensare a lui, quando dovresti avere in mente altre cose..come..
La tua carriera.
La mia....cosa? Dovevo essere realista ho lasciato perdere la mia carriera per stare con lui ...avevo lasciato per lui la cosa più importante,.....la cosa per la quale ho lasciato il mio paese.
Avevo ormai dimenticato i miei "amici" insieme alle loro promesse di rivederci presto , festeggiare insieme, fare tante feste, vivere la vita al massimo e viaggiare dappertutto.
"Ma le parole vanno e vengono.."
Perché mi faceva male il suo essere così freddo che lui aveva, dovrei essermi già abituata ma avevo fatto qualcosa di sbagliato, avevo amato il suo modo di comportarsi con me.
"Ci sono tanti altri ragazzi, Mary" pensai.
Ma io volevo lui.......lui era diverso...
-Mary tesoro, sto andando via-disse la signora Tomlinson dal piano di sotto.
-Va bene signora, buona giornata -dissi dolcemente.
-Potresti scendere un'attimo, per favore dovrei parlatri. -disse.
Mi guardai allo specchio, mi sistemai i capelli e la maglietta, scesi le scale la signora Tomlinson guardava ogni mia singola mossa.
-Eccomi signora, mi dica- dissi tranquillamente.
-Sei sicura di stare bene, sei pallida e ieri non hai mangiato niente..-rispose preoccupata.
-Si..sto bene-mentì.
-Va bene, e come ti trovi con il mio Louis -disse la signora.
-Beh..meravigliosamente, è un po complicato ma cerco di andarci d'accordo.-mentì di nuovo.
-Ah va bene, in questi giorni lui è un po strano, vedi se riesci a scoprire qualcosa,ok? , ora vado al lavoro tesoro, prenditi cura di Louis, ciaoo-disse.
Andò via di casa con la sua macchina, erano le 9 del mattino ma sembrava che fossero le 6 del mattino.
Vi starete domandando dove sia Liam..beh è una lunga storia.