Capitolo 32

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Sento mancarmi l'aria, le gambe cedere, poi solo il freddo del pavimento. Lucy si avvicina rapida e si inginocchia davanti a me abbracciandomi. Mi stringe più forte che puó, ma io non riesco a ricambiare subito. Sono troppo arrabbiata e spaventata per fare qualcosa di razionale ora, dato che la mia testa é completamente vuota. Mi porta sul letto e mi fa sdraiare.
-Come sai com'è fatto Jason?- chiedo guardandola. Spero si sia davvero sbagliata. Mi mostra una foto che tira fuori dalla sua tasca.
~Me l'ha data un mio amico che lavora in polizia. L'ha scattata col telefono due giorni fa, ma è riuscito a mandarmela via e-mail solo oggi.~ dice a bassa voce. La guardo e stavolta mi tremano le mani. È lui. È diventato più alto e ha messo su un po' di massa, ma i capelli e gli occhi sono gli stessi. Stesso sguardo vuoto ma maligno di sempre. Mi innervosisco quando vedo che sorride beatamente con quella bastarda della Flaurens. Ecco come faceva a sapere chi fossi, ecco perchè mi perseguitava e perchè aveva il mio numero. Tutto riporta a Jason. Una domanda peró mi sorge porle.
-Al telegiornale avevano detto che era in libertà vigilata e che non poteva avvicinarsi a noi. Perchè allora è qui?-
~Paul, il mio amico, mi ha spiegato che qui si terrà una piccola sentenza che dichiarerà se la libertà vigilata puó cessare o deve continuare. Ovviamente l'ordine restrittivo verso di voi è valido anche nel primo caso~ spiega senza quasi respirare. Si comporta normalmente, ma sento che qualcosa non va, c'è qualcosa in lei di diverso. Mi guarda intensamente, come se da un momento all'altro potesse sparire, e volesse di conseguenza stamparsi nella mente il mio volto. Mi mette a disagio.
-Smettila.-
~Come?~ chiede confusa.
-Non guardarmi così- rispondo triste. Alza un sopracciglio senza ancora aver capito.
~Così come scusa?~
-Come se potessi andartene da un momento all'altro lasciandomi sola. Come se questa fosse l'ultima volta che ci vediamo.-
Si morde distrattamente il labbro e il suo sguardo peró, invece di cambiare in meglio, si incupisce.
Smetto di guardarla e inizio a fissare le lenzuola non sapendo cosa fare, non sapendo come interpretare il suo sguardo.
~Non ti lasceró sola, mai~ afferma ad un tratto sicura, interrompendo il pesante silenzio che si era formato. Si siede al bordo del letto e mi alza il mento con l'indice e il pollice, facendo incontrare i miei occhi con i suoi.
~Non ti lasceró sola. Capito? Mi avrai sempre tra i piedi, non me ne andró nemmeno se me lo chiederai tu.~
Noto che ha gli occhi lucidi, ma non esce nemmeno una lacrima dai quei pozzi neri. Le sue parole mi scaldano dentro, rassicurandomi almeno su questo. Il mio telefono squilla ed entrambe sbuffiamo quasi rumorosamente. Quando leggo il numero sul display lo lascio cadere sul materasso, mentre le mani iniziano a sudarmi dalla rabbia. Risponde Lucy capendo che io non l'avrei fatto.
~Pronto?~
La vedo imbronciarsi e stringere il lenzuolo sotto il palmo della sua mano sinistra.
~Devi lasciarla in pace~ ringhia.
Non sento cosa le dice, ma credo che non siano cose molto belle, data l'espressione di irritazione sul volto della mia ragazza.
~Provaci e giuro che... Beh lo sai benissimo. Guai a voi se vi avvicinate.~
La sua voce è tagliente come una lama e freddo come il ghiaccio, ma guardandola, noto le sopracciglia corrucciate, gli occhi rabbiosi e la mano che trema dal nervosismo.
~Te lo puoi scordare, vai al diavolo~ dice seccata e attacca. Appoggia delicatamente il telefono sul tavolo, ma quando si avvicina e mi bacia di slancio, è tutt'altro che delicata. Questo mi fa capire quanto in realtà vorrebbe rompere tutto. Sembra quasi lei al posto mio e non il contrario. Se lei mi bacia aggressivamente, io rispondo dolcemente, lasciando che lei lentamente si calmi.
~Cosa ti ha detto?~ chiedo quando la vedo meno arrabbiata. Sospira e si allontana da me avviandosi alla porta.
~Niente di importante, solo offese e minacce a caso~ dice vaga. Esce dalla mia stanza e torna dopo un quarto d'ora circa. I suoi occhi sono stanchi, ma il sorriso che mi riserva é solo dolce. Mi avverte di aver informato i miei della situazione e che è pronta la cena ed io le chiedo di restare. Ride e mi prende la mano per aiutarmi ad alzarmi, poi si avvia verso la porta.
~Pensavo fosse scontato~ e scendiamo in cucina.
• • •
Sono le 23:40 e lei è di fianco a me con solo una mia maglietta lunga, coperta poi dalle coperte fino a sotto il seno, mentre i capelli biondi le cadono disordinati sul viso, rendendola ancora più bella. Mi incanto a guardarla e mi scappa un sorriso. Si accorge del mio fissarla e sposta lo sguardo dal soffitto a me. Mi guarda come nessuno mi ha mai guardata, come se fossi la cosa più importante di questo mondo. Non distolgo lo sguardo e continuiamo così per un po', contemplandoci a vicenda. Interrompo quel tranquillo silenzio con la mia voce orrendamente roca.
-Lucy?-
~Si?~
-....Mi abbracci?-
Non so perché ma ne sento il bisogno. Mi attira a se, facendo sprofondare il mio volto nel suo petto, mentre le sue braccia avvolgono il mio corpo. Inspira l'odore del mio shampoo molto lentamente e nello stesso modo espira. Le sue calde braccia mi fanno sentire al posto giusto e protetta. Mi bacia dolcemente il collo e poi mi prende la mano, facendo incrociare le nostre dita.
~Hai paura?~ chiede ad un tratto.
Non so come rispondere e mi prendo tempo per pensare.
-Si, credo di averne. Ho paura che ti facciano del male, che ne facciano ai mie genitori, che questa storia non finirà mai.-
Aspetto un po' per vedere se dice qualcosa, ma non risponde, quindi continuo.
-Ma la rabbia e l'odio superano la paura, dandomi la forza di affrontarlo. Ho giurato a me stessa che lui l'avrebbe pagata, ed io non infrango i giuramenti.-
Mi stringe più a se e la sento sorridere sul mio orecchio. Non so che tipo di sorriso sia e ammetto che la cosa mi infastidisce un po'.
~Non lasceró ti sfiorino nemmeno con un dito. E ti prometto che avranno ció che meritano~ dichiara sicura. La stanchezza inizia a farsi sentire, ma prima di addormentarmi riesco a dirle qualcosa che sicuramente il giorno dopo mi avrebbe chiesto di ripeterle. Ovviamente non l'avrei fatto.
-Non lasciarmi mai, perchè mi sono innamorata di te.-
Le ultime parole quasi le biascico e non so se ha capito qualcosa di ciò che ho detto.
~Anche io~ sussurra piano. I miei occhi si chiudono e mi addormento profondamente, con il suo profumo al posto dell'aria.

You're my storm.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora