Capitolo 14 - Nuove Scoperte

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A Sister
Potrebbe essere successo che ho fatto una scomessa e l'abbia persa

Da Sister
Che genere di scomessa?

A Sister
Avete fatto entrare Denny?

Da soster
Si Caroline ti sta preparando le valigie ma rispondi alla mia domanda

A Sister
Che se riusciva a baciarmi entro stasera dormivo dovevo stare qui per 3 mesi
Mentre se non me lo riusciva a dare per l'intero mese doveva non doveva fare lo stronzo ma essere dolce.

Da Sister
E hai perso. Povera ma che devo avere una migliore amica così stupida

A Sister
Ma a cui vuoi bene

Da Sister
Ovvio, Denny é appena andato via con le tue 2 valigie baby

A Sister
Scema dillo a Caroline vedi come reagisce

Da Sister
Che cazzo di scommessa era sono Caroline sto srivendo da cellulare di Maria ma tu sei fuori e non poco ma che cazzo fai?

A Sister
Aiuto

Da Sister
A volte sei così immatura.

A Sister
Non succederá nulla

Da Sister
Devi dormire nel suo stesso letto

A Sister
No dobbiamo in 2 stanze diverse

Da Sister
Hai capito che in 3 mesi si sará portato 50 puttane diverse in quella stessa casa dove devi viverci tu

A Sister
No invece perché la scommesa riguardava anche che se perdevo non doveva portarsi nessuna di dentro per scoparsela. E lui ha accettato.

Da Sister
Tu sei pazza ti lascio con il tuo "coinquilino di 3 mesi a causa di una cazzo di scommessa"

Blocco il cellulare appena sento la porta d'ingresso aprirsi per poi chiudersi violentemente.

Denny entra in salotto con le 2 valigie
D:ho capito perché non volevi andare la tua amichetta biondina mi fuso il cervello

si butta sul divano dove sono stesa io. Mi sta schiacciando i piedi
H:stronzo i miei piedi
Li tiro fuori da sotto il suo sedere e li metto sulle sue coscie
D:si i tuoi piedi da mio sedere sono finiti sulle mie coscie
H:sto più comoda.

Ridiamo
D:che ore sono?
H:bho?vedi sul mio telefono è affoanco al tavolino vicino a te
Lo prende
D:la password
H:23-03
D:che data é?
H:compleanno di Maria.

D:chi é?
Mi mostra il telefono e vedo la foto mia e di mia cugina piccolina di 2 anni: Jessica.
H:mia cugina Jessica ed io
D:com'é carina.
H:lo so

Sorrido a ciò che mia zia, nonché madre di Jessica mi diceva sempre che Jessica era la.mia fotocopia di quando ero piccola.

D:questa piccolina é Jessica?
Mi mostr una foto:sono io da piccola è l'unoca mia foto che ho da piccina. Al mio battesimo. Poi non ho mai visto nessun altra foto.
H:sono io da piccola
D:wow tu e Jessica siete uguali.

H:lo dice anche mia zia, ma adesso dammi il telefono.
Mi allungo verso di lui ma li allunga verso il lato opposto per nonfarmelo prendere
D:questo chi é?
Mi rimetto al mio post e mi ridá il celluare
Un lacrima mi riga il viso.
Me la asciuga e mi abbraccia
D:mi spiace
Ricambio l'abbraccio e piango sulla sua spalla.

Non voglio farmi vedere debole.
Ma in queste occasioni quando si parla di Luke e Mike crollo. Sono stati l'inferno per me.

Mi stacco da lui e corro in bagno e mi chiude dentro. Mi sciaquo la faccia rigata dalle lecrime che finalmente hanno smesso di scendere.

Sento qualcuno bussare alla porta del bagno. É Denny.
D:Hope scusa é colpa mia.
Apro la porta.
H:non è colpa tua, non ti preoccupare. Sono io che crollo al sol nominare di quel nome
Gli sorrido, uno di quei sorrisi falsi che nessuno ha mai notato non fossero veri.

D:togli quel sprroso finto dal tuo volto
Smetto do sorridere
D:perché l'hai fatto?
H:cosa?
D:quel sprrisp finto
H:nessuno si é mai accorto che avessi sorriso falsi

D:quindi la tua é solo una maschera?
H:diciamo che mi sono creata un muro con gli stessi mattoni che mi hanno lanciato in passato.Non so questi sorrisi finti li ho messi come scudo con la mia famiglia. Nesuno se neai reso conto.

Mi siedo appoggiata al muro accanto alla porta del bagno mentre lui si siede di fronte a me

H:Raccontami della tua vita.
D:perché ti interessa?
H:Tu sai tutto di me e io non so nulla di te ecco il perchè.
D:Tutto ciò che ci diciamo qui dentro rimane qua dentro?
H:si

Pov's Denny
D:che devo dire, bhe, mio padre abbandonò me e mia madre quando io avevo 5 anni, non ricordo nulla di lui tranne il disprezzo che avevo.

Flash-back
Il pulmino dell'asilo mi riaccompagnò a casa. Entrai e non vidi nessuno. Come al solito. Avevo 4 anni all'epoca
***
Come ogni giorno alle 18 vidi mia madre entrare in casa.
D:mamma finalmente sei tornata
L'abbracciai con tutta la forza che avevo.
M:piccolo cosa hai fatto di bello oggi?
D:niente, come sta lui o lei?

Indico la pancia di mia madre. A quell'epoca mia madre era incinta di 8 mesi ma continuava lo stesso a lavorare.
M:benissimo é forte come te.
D:ma é un maschietto o una femminuccia?
M:te l'avrò detto un centinaio do volte è una sorellina, quindi una femminuccia
D:che bello come si chiamerà
M:Miranda.

Continuammo a parlare finché non fui più ora di andare a cenare.
D:mamma ma papá non mangia?
M:ancora non è tornato credo abbia del lavoro da svolgere nel sup ufficio.

Cenammo e poi ci dirigemmo verso il salotto. Mentre guardavamo un film sentimmo la porta d'ingresso aprirsi e ritrovammo mio padre con un coltello in mano

M:amore dove sei stato?
P:amore un cazzo, so che quel bambino non é mio quindi mi prenderó mio figlio vero e lo porterò lontano dalla madre puttana che ha
D:che vuoi dire papà?

P:vuol dire che se adesso non vieni con me morirà
Mi mise il coltello alla gola
P:tu non chiamare la polizia se no farai una brutta fine.
Mi trascinò nella sua macchina e mi allacciò la cintura

Salì anche lui e sfrecciò per le strade di New York.
D:perché hai detto quelle cose a mamma? e adesso dove stiamo andando?
Piansi
P:piccolo Denny vedi il bambino che ha tua madre nella pancia?
D:la mia sorellona Miranda
P:bhe non sono suo padre
D:che intendi dire?
P:lo imparerai quando sarai più grande adesso sei ancora piccolo.

Il tragitto su lungo e noioso e silenzioso tranne per alcuni miei singhiozzi che uscivano dalla bocca.

Arrivanno in un posto desolato senza una strada senza casa senza nessuno. Era un bosco cove c'era solo una casetta in legna.

Mi chiuse in una stanza con un bagno incorporato e ogni giorno mi porta del cibo. Ma erano solo avanzi.
Ogni giorno sentivo voci di donne entrare e uscire da quella casetta dove io era riunchiuso.

Sentivo dei gemiti e donne che urlavano il nome di mio padre ma non capii che succedeva.

Dopo 2 mesi la polizia finalmente ci trovò. Arrestarono mio padre e finalmente riabbracciai mia madre e vidi la mia piccola sorellina, Miranda.

Fine Flashback

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